Us Avellino, Bernardotto: "I miei parenti irpini mi hanno chiesto di dare il massimo per questa maglia"
Il nuovo bomber dei lupi, classe 1997 e con un passato tra Lanusei e Vibonese, svela le sue lontane origini irpine (Roccabascerana) e le sue motivazioni: "Sono disposto a ripagare la fiducia della tifoseria a caro prezzo"
Dal ritiro di Sturno, il nuovo attaccante dell'Avellino, Gabriele Bernardotto, si è presentato alla stampa con tutta la sua voglia di incidere con la maglia biancoverde.
I ricordi del bomber: "I tifosi biancoverdi a Rieti furono fantastici"
L'ex bomber di Lanusei e Vibonese, 23 anni, confessa la lunga corte del club biancoverde e le sue origini irpine: "Sono due anni che l'Avellino mi segue: per me quando una piazza del genere ti dà così tanta attenzione è sempre un onore. Spero di ripagare la fiducia della società, del mister e dei tifosi con tanti gol. Ho dei parenti in Irpinia, a Roccabascerana: mi hanno detto di dare sempre il massimo per questa maglia e sono disposto a ripagare questa fiducia a caro prezzo".
Tra i ricordi vissuti in carriera, vi è proprio il campionato vissuto in Serie D con il Lanusei, nella stagione 2018-19, e il testa a testa con i lupi per la corsa alla C: "Giocarsi il campionato con una società come quella dell'Avellino è stato un onore, per noi giocatori e per la società del Lanusei. Avevamo 10 punti di vantaggio, quando però vedevamo che i lupi portavano a casa la vittoria in ogni partita abbiamo avuto un po' di paura. Siamo arrivati allo spareggio e lì è emerso il tasso qualitativo superiore dell'Avellino. E' stata comunque una bella esperienza. I tifosi irpini a Rieti sono stati fantastici, fino a quel momento non avevamo mai avuto partite del genere, con questo pubblico".