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Scandone, i tempi stringono e un nuovo salvataggio "sulla sirena" potrebbe non bastare

Le scadenza incombono

Questa è la settimana decisiva per il futuro della Scandone, ma i segnali non sono per niente positivi. Entro il 2 settembre, infatti, dovrebbe essere versata la fideiussione da 40mila euro, utile per completare l'iscrizione in Serie B. L'eventuale pagamento di tale cifra, però, non garantirebbe una strada in discesa per la compagine irpina che, ad oggi, si trova senza neanche un giocatore e senza staff tecnico (per non parlare della totale assenza della dirigenza). In queste settimane si sono rincorse voci di nuovi acquirenti, il sindaco Festa si è detto fiducioso, ma evidentemente lo stato di salute finanziario è un macigno troppo grande per rendere "leggero" il cammino biancoverde.

Addirittura si pensa di poter ricorrere all'ipotesi wild card, prima scartata, ma ora forse considerata l'unica ancora di salvezza. Il presidente Cardillo, del basket Club Irpinia (militante in C), non ha mai nascosto la sua disponibilità ad una "fusione" che di questi tempi renderebbe felici anche i vertici della Lega nazionale (preoccupati per le sorti della Scandone). Resta, però, pur sempre un'ipotesi, ancora lontana dall'essere perseguita, così come quelle di una ristrutturazione del debito o una sponsorship (con il marchio Givova che si sarebbe fatto avanti). Una situazione paradossale, insomma, che semmai dovesse essere sbloccata potrebbe non garantire una stagione tranquilla, così come è stato per il calcio.

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