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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Fatti, non parole: questo vogliamo per il nuovo corso dell'Us Avellino firmato D'Agostino

Modello aziendale, partnership ed entusiasmo ritrovato: la piazza può ben sperare

Da Sidigas SpA al Gruppo D'Agostino. Il cammino dell'Avellino e dei suoi tifosi verso la ricerca della felicità è stato lungo e tortuoso. Oggi, come, probabilmente, mai accaduto negli ultimi anni contrassegnati da fallimenti, telenovelas societarie e sofferenze di ogni genere, la piazza irpina può dormire sonni tranquilli, lasciandosi alle spalle uno dei periodi più controversi e negativi della storia del club.

L'avvento di D'Agostino

Mesi duri, gli ultimi, quelli che hanno contrassegnato l'esistenza dell'Unione Sportiva Avellino e tenuto in apprensione l'intero popolo biancoverde. La battaglia quasi infinita tra Luigi Izzo e Nicola Circelli, l'incertezza legata alle ottemperanze richieste dalla Covisoc sui criteri di solvibilità economica dei soci dell'Idc e, non per ultimo, i vari deferimenti incassati dalla società e dai suoi ex presidenti (Claudio Mauriello e lo stesso Izzo) hanno creato scompiglio e timore nella tifoseria irpina.

Poi, all'improvviso, ecco il momento di Angelo Antonio D'Agostino. Dapprima criticato, per la sua iniziale "timidezza" nell'esporsi e nel mettersi in gioco, dallo zoccolo duro del tifo biancoverde, da quella Curva Sud sempre al fianco dei propri colori e della propria squadra ma che, di fronte a quanto accaduto nell'ultimo periodo, ha deciso, seppur in maniera sofferta, di disertare le gare in casa e in trasferta dei lupi, il nuovo socio di maggioranza ha spiazzato tutti, anche i sostenitori più scettici e pessimisti, prendendo di polso la situazione e rigenerando l'entusiasmo di una tifoseria che, già a partire dall'ultima gara contro la Ternana (2-0), era pronta a risalire sui gradoni dello stadio "Partenio-Lombardi" e a incitare i propri beniamini per tutti e novanta i minuti dell'incontro.

Eppure, i problemi sembrano non terminare, almeno in quella che - come ribadito da mister Eziolino Capuano - si è rivelata la stagione più travagliata della storia recente dell'Us Avellino. Alle esasperanti vicissitudini societarie che ci hanno accompagnato fino a qualche settimana fa, si è aggiunta, infatti, l'emergenza coronavirus, con la sospensione di tutti i campionati calcistici e, quindi, anche quello di Serie C, al quale la compagine biancoverde prende parte. I tifosi biancoverdi, dunque, dovranno aspettare ancora un po', prima di riabbracciare i propri ragazzi, autori di una stagione fin qui molto positiva e determinati nel voler regalare ancora emozioni al proprio pubblico. 

Le prossime "sfide" del club biancoverde

Ora, con il calcio italiano fermo e tutta una serie di dubbi riguardanti la ripresa o, nella peggiore delle ipotesi, il prosieguo della stagione in corso, l'attenzione si sposta sulle prossime scadenze alle quali la nuova Idc, targata Angelo Antonio D'Agostino e Innovation Football, dovrà rispondere "presente", a cominciare dal termine ultimo riguardante il pagamento degli stipendi, fissato al prossimo 16 marzo. Successivamente, l'Us Avellino dovrà testimoniare, una volta per tutte, dinanzi alla Covisoc i requsiti di solvibilità economica dei suoi soci, atti a dimostrare solidità e affidabilità da un punto di vista economico e societario, ciò che al sodalizio biancoverde è mancato, appunto, in questi mesi.

Siamo sicuri, da questo punto di vista, che il nuovo organigramma societario riuscirà a ottemperare a tali impegni. Il progetto del gruppo D'Agostino, volto a trasformare l'Us Avellino in un modello aziendale, sta già riscuotendo consensi, con la società irpina che è riuscita a chiudere ben tre accordi di sponsorizzazione (Cosmopol, Marinelli e M.A.C) fino al termine della prossima stagione 2020-21 e che è destinata, nel breve o medio termine, a concretizzare altre partnership. L'ambizione di Angelo e l'intraprendenza del figlio Giovanni hanno restituito sicurezza all'intero ambiente, scacciando quell'alone di insofferenza che, dalla scorsa estate, aleggiava sull'Avellino e sulle vecchie proprietà, incapaci di dare seguito alle parole con i fatti. Oggi, l'Avellino può vantare di essere una società forte e, a confermare questo pensiero, vi è anche il presidente di lega, Francesco Ghirelli, il quale ha speso tantissime parole di elogio nei confronti della nuova proprietà.

Fatti, non parole: siamo fermamente convinti che Angelo Antonio D'Agostino incarni questi valori e che sia in grado di riportare il Lupo nei palcoscenici che gli competono. Quando tutto sarà finito (andrà tutto bene) e si tornerà a parlare di calcio giocato, quell'entusiasmo, fino a qualche tempo fa svanito, tornerà a far vibrare il "Partenio-Lombardi", imponendo quella legge che non solo il popolo irpino, ma anche i più nostalgici del calcio, ancora oggi, ricordano con affetto.

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