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La lettera di Jacoviello fa tremare il mondo del calcio dilettantistico

Il vice presidente del comitato regionale F.I.G.C., avvocato Jacoviello, si è dimesso dal suo incarico e in una conferenza stampa ha spiegato le motivazioni

Il vice presidente del comitato regionale F.I.G.C., avvocato Jacoviello, si è dimesso dal suo incarico e in una conferenza stampa ha spiegato le motivazioni: "dovevo andare via prima ma c'era la decisione di voler recuperare il comitato, quando è mancata totalmente la fiducia non potevo proseguire.

Sono entrato in questo mondo e si parlava di calcio, con l'avvento di Pastore nel 2012 io non sentivo più parlare di calcio e l'oggetto non era più il calcio ma più una vera attività commerciale. Oggi ho preso coscienza di tutto questo, e non vuol dire che ho fatto un passo indietro, ma non mi ci ritrovo più anche se sono dentro da tanti anni".

Chiare quindi le motivazioni che diventano ancora più esplicite nella lettera che ha inviato a Pastore e Tavecchio, ma anche a Malagò e al senatore Sibilia presidente del CONI regionale: la gestione Pastore e l'inchiesta giudiziaria che vede coinvolto quest'ultimo." Ho deciso di dare le mie dimissioni da vice presidente vicario, è stata una decisione sofferta ma io sono entrato per fare calcio e non per altre situazioni. Le mie dimissioni non sono il frutto di una delusione sportiva o perché non mi hanno accontentato in qualcosa, io sono entrato in questo mondo negli anni 90 e nel 2000 sono stato eletto nel CR Campania e ho sempre cercato di valorizzare il mio territorio, ora non si parla più di calcio e non mi va più bene".

Ed ora cosa succederà? Trema il mondo sportivo calcistico regionale. L'inchiesta va avanti e gli organi nazionali dovranno pur prendere una decisione anche alla luce delle rivelazioni avvenute nella conferenza stampa, scritte di proprio pugno nella lettera che ha lasciato interdetti molti presenti.

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