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Citysightseeing Palestrina 87 – 50 Scandone Avellino, brutta caduta per gli irpini

Bruttissima sconfitta per la Scandone, dominata in lungo e in largo

Citysightseeing Palestrina 87 – 50 Scandone Avellino

Citysightseeing Palestrina: Egwoh 3, Rischia 12, Rossi 16, Barsanti 9, Mennella, Mastroianni, Moretti 2, Thiam 16, Agbogan 3, Bartolozzi 7, Cacace 13.

Scandone Avellino: Ondo Mengue 15, Genovese 5, Bianco 5, Cherubini 2, Ventrone 3, Scardino, Pappalardo, Locci 6, Rajacic, Iovinella, Marzaioli 6, De Leo 8.

Quintetti

Citysightseeing Palestrina: Rischia, Rossi, Cacace, Bartolozzi, Cecconi.

Scandone Avellino: Cherubini, Marzaioli, Ondo Mengue, De Leo, Locci.

Palestrina schianta la Scandone.  I padroni di casa si sono imposti con il punteggio di 87 – 50 e hanno dominato la gara in lungo e in largo.

Ecco le dichiarazioni del coach De Gennaro:

Partita che mi aspettavo per quanto riguarda la fisicità, ma che non mi aspettavo dal punto di vista dell’atteggiamento dei miei ragazzi. Mi aspettavo un po’ più di aggressività, almeno nella fase iniziale, anche se avevo Ondo Mengue che ha avuto una distorsione quindi non avrei voluto portarlo, mentre Ventrone aveva un problema all’inguine, quindi ho cercato di tutelarli per quello che ho potuto. Come ho detto in conferenza stampa (e lo ribadisco stasera dopo averla vista dal vivo), Palestrina è una squadra che si gioca buone chance per poter salire: giocano insieme da 3 o 4 anni e si vede che hanno meccanismi già ben automatizzati, sia dal punto di vista offensivo che difensivo. Purtroppo stasera sono arrabbiato solo per quanto riguarda l’atteggiamento della mia squadra, perché mi aspettavo qualcosa in più dal punto di vista del carattere, che purtroppo stasera non ho visto. Ci sta, fa parte del campo. Ora testa bassa e pedalare. Da domani si torna in palestra, bisogna archiviare questa partita e pensare a mercoledì, a Salerno. In casa nostra, dobbiamo assolutamente cercare di affrontarla a viso aperto, senza avere paura di subire la fisicità e le mani addosso e di giocare come sappiamo giocare. Ripeto: senza aver paura della squadra che abbiamo di fronte, ma giocando a viso aperto e giocandoci le nostre chance.

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