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Giovedì, 28 Marzo 2024
Calcio

L'Avellino ai playoff di serie C, Giovanni D'Agostino: "Obiettivo stagionale sfumato, ma c'è ancora una fiammella accesa"

Le parole dell'amministratore unico del club biancoverde in vista della post season: "Abbiamo avuto aspettative diverse e fatto peggio dell'anno scorso. Il Presidente è stato molto duro martedì: se la fiammella non diventa incendio, la scelta sarà drastica"

Intervenuto nel corso della conferenza stampa di presentazione di "We are in Playoff", evento dedicato ai risultati ottenuti dalle formazioni giovanili U15, U16 e U17, l'amministratore unico dell'Avellino Giovanni D'Agostino ha parlato del prossimo impegno della prima squadra nei playoff di Serie C, in programma il prossimo 4 maggio con il match, in gara secca, valevole per il secondo turno della fase del girone.

"Oggi siamo qui per festeggiare le selezioni giovanili, che è un po' un ossimoro, visto il fallimento della prima squadra, avendo chiuso al quarto posto in regular season. La delusione arriva in maniera forte quando ci sono delle premesse diverse. Abbiamo, probabilmente, sbagliato perché abbiamo avuto delle grandi ambizioni e abbiamo chiuso peggio dell'anno scorso. Le persone si sono disaffezionate, ho provato a fare iniziative di qualsiasi genere per far innamorare di nuovo i tifosi. Bisogna sudare la maglia e, evidentemente, questo è mancato. Martedì abbiamo fatto una riunione importante in sede, dove era presente anche il Presidente: è stato molto duro. L'obiettivo stagionale è sfumato, ma c'è ancora una fiammella accesa. Siamo irpini, siamo duri, ed è il momento di lottare e dimostrarlo. I nostri calciatori devono capirlo".

"Se questa fiammella di speranza non diventerà incendio di passione, la scelta sarà drastica"

"Ieri, a Lauro, c'erano Aloi, forse il più odiato del momento, e Matera: si sono presi gli sfoghi dei tifosi" continua l'amministratore unico. "Ho apprezato, però, il fatto che tutti questi sfoghi possano tramandarli ai propri compagni. Dobbiamo cercare di preservare questa fiammella e alimentarla il 4 maggio, quando giocheremo. Forse i ragazzi non hanno capito dove siamo, forse siamo noi un po' presuntuosi e la colpa, in quel caso, è nostra. Ma i ragazzi hanno capito di aver deluso ed è uscito un po' di amor proprio. Spero di vederlo il 4 maggio, altrimenti il Presidente è stato chiaro. Martedì, per la prima volta, hanno visto pragmatismo e decisione da parte sua. Se questa fiammella non diventa un incendio di passione, la scelta sarà drastica. Vedere mio padre abbattuto, a Foggia, è anche una sconfitta mia. Se il presidente perde, sarebbe una cosa troppo negativa per questa città e per l'intera provincia. I calciatori dovrebbero dargli forza, questo è il momento in cui ha bisogno del loro sostegno".

"I giocatori devono essere umili, seri e rispettosi e dimostrare quello che guadagnano. Le chiacchiere stanno a zero" conclude D'Agostino.

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