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Us Avellino, De Vito: "Strada tortuosa ma sono fiducioso, faremo di tutto per sbagliare il meno possibile"

Il nuovo direttore sportivo dei Lupi si presenta alla stampa: "Ritorno in uno stadio dove si sono fatte cose importanti e dove si è cercato sempre di fare il meglio. Credo di essere stato vittima, e non carnefice, di quella situazione in cui si è persa la B"

Ecco le dichiarazioni di Enzo De Vito, nominato in data odierna responsabile dell'area tecnica dell'Us Avellino. Il nuovo direttore sportivo ha firmato un contratto che lo legherà alla società biancoverde sino al 30 giugno 2023.

"I momenti belli della carriera, a volte, si mescolano a quelli di preoccupazione"

Un momento particolare per il nuovo ds irpino: "Ritorno in uno stadio dove si sono fatte cose importanti e dove si è cercato di fare il meglio possibile. In questi momenti, mia madre si sta operando alla Clinica Montevergine, i momenti belli della carriera a volte si mescolano a momenti di preoccupazione. Nella notte, abbiamo prima avuto un colloquio telefonico e poi ci siamo incontrati con la dirigenza. Il motto che porteremo avanti io e il mister sarà quello di sbagliare il meno possibile. Una squadra forte ha elementi di valore e che possono fare la differenza. Penso e spero che si possa fare bene. Non ho mai avuto la possibilità di avere giocatori come Di Gaudio, Maniero e Dossena. Sono convinto dell'ottimo lavoro che è stato fatto, ma il calcio è così: pagano i direttori, gli allenatori, ma sono convinto che questa squadra ha i valori per fare bene".

Un ritorno a casa per Enzo De Vito: "Mancavo qui da quattro anni. All'epoca, era normale che non potessi pensare, dopo sette anni, di continuare qui. Gli errori, sicuramente, sono stati fatti e fare esperienza con club importanti mi ha sicuramente completato. Farò di tutto per evitare di sbagliare. È sicuramente una strada tortuosa, ma sono molto fiducioso. Non abbiamo la bacchetta magica, ma Avellino è qualcosa di unico. Non si può spiegare cosa sono i tifosi qui. Ne parlavo anche con i presidenti che ho avuto, a Parma per esempio. Sappiamo quanto sia importante quello che loro rappresentano per noi: una marcia in più. Ma dobbiamo essere noi a far sì che i tifosi possano sostenerci".

"Farò il giusto mix. Ho avuto l'opportunità di parlare con molti dirigenti della federazione e..."

Sul progetto tecnico: "Farò il giusto mix. Poi, gli obiettivi bisogna prima raggiungerli. Una soluzione del genere può essere ideale per la nostra squadra. Credo anche alle sinergie con gli altri club. Oggi è bello vedere tanti giovani in Serie A. Se, però, sei giocatore ad Avellino, lo puoi essere anche in Coppa Campioni".

Sulla vicenda del fallimento, avvenuta nell'estate del 2018: "Credo di essere stato vittima, e non carnefice, di quella situazione in cui si è persa la B. Non credo di aver avuto delle responsabilità giuridiche, sebbene sia di professione anche un avvocato. Sono stato l'ultimo a venire qua, il 9 agosto, e a piangere perchè si è perso tanto. Sono stato contento, poi, per il ritorno in Serie C. Ho avuto l'opportunità di parlare con molti dirigenti della federazione e molti mi hanno parlato dell'Avellino come una delle migliori società da un punto di vista gestionale. E ciò fa onore. Farò il possibile per cercare di ottimizzare ciò che è stato lasciato da chi ci ha preceduto".

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