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Raffaele Di Napoli: "L'Avellino farà un grande campionato, merita palcoscenici diversi"

"Deve seguire l'esempio Milan"

A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Raffaele Di Napoli, allenatore: "Il girone C quest’anno è il più forte. L’Avellino farà sicuramente un grandissimo campionato perché merita palcoscenici diversi. Ci saranno Foggia, Crotone e Catanzaro che partiranno nella griglia davanti a tutti. Non rinuncerei a pensare a progetti seri come possono essere Monopoli, Francavilla e altre sorprese che ad oggi possono sembrare in fase di costruzione ma faranno un grande campionato. Come l’anno scorso c’è stato il Campobasso, il Monterosi. Come sempre un bel campionato nel girone C. I tifosi dell’Avellino non devono pensare che all’assenza delle squadre blasonate, occorre una programmazione. Non bisogna fare proclami, altrimenti si creano aspettative che durante un’annata possono essere anche controproducenti: capita un periodo in cui la squadra non rende come ci si aspetta, emerge delusione e si innescano dei meccanismi che non ti portano a raggiungere gli obiettivi. Con questo allenatore, il direttore De Vito e una proprietà molto seria si può programmare e arrivare fino in fondo. Credo sia questo il segreto di una squadra che deve vincere. Questi campionati sono sempre molto difficili. Chi vince è perché è più costante in tutto, come il Milan che ha vinto il campionato perché più continuo nei risultati, una grossa società e grossi dirigenti alle spalle. Questi ingredienti ci sono tutti ad Avellino. Se si lasciano lavorare allenatore e direttore i risultati arriveranno. Lo stesso vale per Foggia, Crotone e Catanzaro, tutte con gli occhi puntati. Non è detto che se prendo calciatori di curriculum vinco il campionato, magari punto su chi è affamato, giovani che corrono. Perché questo è un campionato in cui c’è bisogno di corsa, intensità, organizzazione, grande struttura societaria. Quest’anno l’Avellino sta creando questo tipo di ambiente che, messo insieme al dodicesimo uomo – che sono i tifosi – può far bene. Sarei onorato di essere l’allenatore del Giugliano perché ha una proprietà importantissima, seria, molto vogliosa di far bene. Giugliano è una piazza che è fuori dal calcio professionistico da tanti anni, quindi c’è grande entusiasmo. Ho avuto dei colloqui, che ha sondato anche altri allenatori. Ho parlato con altre squadre, aspettiamo il 30 giugno e vedremo cosa succederà. Sono lusingato e orgoglioso di essere attenzionato dalla famiglia Mazzamauro e dai direttori che sono due ragazzi in gamba. È stato un piacevole colloquio".

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