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Venerdì, 19 Aprile 2024
Calcio

Messina-Avellino, Braglia: "Sappiamo come gioca Capuano, in campo per fare la nostra gara"

Le parole del tecnico biancoverde in vista del match di domenica: "Sappiamo che i nostri avversari hanno avuto dei problemi con il Covid, ma sarà una trasferta difficile contro una buonissima squadra"

Ecco le dichiarazioni di mister Piero Braglia, in vista del match Messina-Avellino, valevole per la quattordicesima giornata del campionato di Serie C, girone C, in programma domenica allo stadio "Franco Scoglio" alle ore 17:30.

"Sappiamo come gioca Capuano, qui ha un sacco di amici"

I biancoverdi affronteranno una nuova trasferta in terra siciliana: "Lavorando come tutte le settimane. Sappiamo che i nostri avversari hanno avuto dei problemi. Noi abbiamo avuto 12 calciatori fuori in un colpo solo l'anno scorso. È una trasferta difficile, hanno una buonissima squadra. È chiaro che noi siamo in un momento discreto, dobbiamo andare là e fare la nostra gara, con molta umiltà, determinazione e voglia di fare. Sappiamo come gioca Capuano, qui ha un sacco di amici. Speriamo di continuare a migliorarci e a fare le cose che stiamo facendo con più continuità. Ci tengo in modo particolare a finire questo ciclo di partite fino alla sosta, per dare soddisfazione ai ragazzi".

Sulla compagine peloritana: "Capuano lo conosco sotto molti aspetti, ognuno vuole fare il calcio che gli pare. Io ho sempre cercato di mettere in campo i giocatori che ho a disposizione. Vado dietro a quello che ho. Possiamo migliorare ancora tanto, dipende tutto dalla fortuna. Speriamo che non succeda niente più a noi: il pericolo dell'Avellino è l'Avellino stesso. Dobbiamo dare entusiasmo alla piazza, in questo momento non ne vedo, soprattutto in termini di presenze allo stadio. Evidentemente, non stiamo dando soddisfazioni ai nostri tifosi".

Sull'emergenza Covid-19 che ha colpito i biancoscudati: "Se non vogliono far trapelare chi è indisponibile, fanno bene. Non do molto peso a queste cose, penso solo a fare bene".

"Maniero? 'Si deve curare'. Su Carriero, Sbraga e Silvestri..."

La gara di domenica potrebbe essere l'occasione per rivedere Riccardo Maniero titolare: "Deve lavorare. Il gol che ha fatto dimostra che è un giocatore importante. Un giocatore come Maniero deve sapere quel che fa sempre: a volte si lascia andare, deve capire che fare avanti e indietro Avellino-Napoli non gli fa bene. 'Si deve curare', è una guerra continua con lui. Per noi, come per gli altri ragazzi, è importante avere tutti a disposizione, per un allenatore penso sia il massimo. Anche lui deve fare di tutto per fare le cose come si deve. Se si mette a posto fisicamente e mentalmente, può darci una grande mano".

Sulle condizioni fisiche di Giuseppe Carriero: "Penso che dovreste parlare una volta a settimana con lo staff medico, anche se credo che, dalla prossima settimana, dovrebbe riaggregarsi al gruppo".

Su un'eventuale riconferma di Andrea Sbraga nell'undici titolare: "Sta facendo dei passi in avanti, non è più il giocatore di inizio campionato. Si è allenato molto ed è stato per molto tempo con il preparatore atletico, ha una condizione migliore. Anche ieri, ho visto in allenamento che cerca di fare le cose che gli chiedo".

Su Luigi SIlvestri: "Un giocatore come lui mi ricorda Ferrigno, aveva le costole incrinate e non respirava. Silvestri è uno che ha cuore, non si tira mai indietro. Aveva una caviglia che faceva paura solo a vederla. Si è venuta a creare una cosa che gli ha provocato dei problemi: la frattura era compostissima, a Palermo ha rischiato nel voler rimanere in campo in tutte le maniere. Farà di tutto per esserci, se gli daranno il permesso".

"Le dichiarazioni del presidente D'Agostino? Più che dire certe cose, bisognerebbe farle"

Sulle recenti dichiarazioni del presidente Angelo Antonio D'Agostino sull'obiettivo finale della squadra (il primo posto), Braglia non si sbilancia: "Non è che ci aiuta molto quando dice queste cose. È chiaro che è il presidente della squadra, ne è tifoso e vuole ottenere il massimo risultato. Io ho visto tante squadre che, per salire di categoria, ci hanno messo anni e anni: una di queste si trova qui vicino ed è il Benevento. Credo che sia tutto nella norma: un presidente vuole vincere, come l'allenatore, il direttore sportivo e i calciatori. Più che dirlo, bisognerebbe farlo, e noi cercheremo di farlo più che dirlo".

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