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Avellino-Virtus Francavilla 1-0, Braglia: "Stiamo iniziando ad avere una logica"

Le parole del tecnico biancoverde al termine del match di oggi: "Ho detto ai ragazzi di far emergere la personalità e gettare il cuore oltre l'ostacolo"

Ecco le dichiarazioni di mister Piero Braglia al termine del match Avellino-Virtus Francavilla (1-0). Il tecnico biancoverde è ritornato sulle polemiche che hanno caratterizzato i giorni antecedenti al match odierno: "Io delle cose che sono successe in questa settimana non ne voglio proprio parlare. Se ai giocatori l'allenatore non va bene, lo cambiano. Non sarebbe la prima volta che mi è successa, ho accettato sempre qualsiasi cosa. Posso fare bene o male, io non faccio altro. Per quanto riguarda le parole di Viterbo, più che chiedere scusa non posso fare".

Sul successo di oggi: "L'importante è che la squadra sta iniziando ad avere una logica. Oggi abbiamo giocato contro una squadra che aveva molti più punti di noi e non gli abbiamo concesso molto. Non abbiamo rischiato quasi niente e siamo contenti di aver portato a casa la vittoria. Non era una partita semplice per noi: sapevamo che ci fosse questa contestazione dei tifosi, ognuno può fare quel che vuole, anche i tifosi, e noi dobbiamo saper accettare. Ho detto solo ai miei ragazzi di far emergere la loro personalità e di gettarla oltre l'ostacolo".

Sull'esclusione di Aloi e Maniero dall'undici titolare e sulla decisione di far battere il rigore a Luca Gagliano: "Sono io a decidere chi tira i rigori. La scaletta è: D'Angelo, Maniero, Tito. Oggi c'era anche Gagliano, era per dare un po' di respiro anche a un ragazzo che non se la sentiva oggi di andare a battere il rigore. Siamo molto legati alla condizione dei nostri esterni: non li abbiamo trovati in condizione ottimale: una volta si ferma uno, una volta un altro. Abbiamo preso Di Gaudio per far vedere delle cose, e così Kanoute e Micovschi. E poi mi piacciono perché sono umili, mi piace averli qua. Abbiamo ancora tanta strada da fare: qualche passaggio a vuoto, abbiamo sbagliato a volte a far inserire i terzini. Ma non era facile disputare questa partita oggi, anche con questo clima".

Infine: "Mi hanno chiamato a mezzanotte meno cinque. Mi hanno detto che avevano parlato con la società e che si era riservata di decidere con i suoi collaboratori: non sono stati i calciatori. Io penso di aver fatto un buon lavoro l'anno scorso, molto probabilmente non sono simpatico e ci sono rimasto un po' male, perché non credo di prendere in giro nessuno. A me non piacciono le chiacchiere, voglio solo lavorare e vedo che a volte vengo frainteso. Almeno io mi ritengo umile, poi ognuno pensa quello che vuole".

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