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Calcio

Avellino-Crotone, conferenza stampa dell'allenatore Massimo Rastelli e del Direttore Sportivo Enzo De Vito

Match valido per la ventiseiesima giornata del campionato di Serie C, Girone C

Tutto pronto per la ventiseiesima giornata del campionato di Serie C, Girone C, Avellino-Crotone, che verrà disputata lunedì 6 febbraio 2023 alle ore 20,30, presso lo stadio “Partenio-Lombardi” di Avellino. 

"Finalmente il mercato si è concluso, ora la rosa è al completo”, afferma il mister Massimo Rastelli. “Con il Crotone - che sta facendo un campionato di vertice, che solo le cose straordinarie del Catanzaro stanno un po' ridimensionando – sarà una sfida importante. Noi dobbiamo fare una gara attenta. Faccio un appello alla piazza, mi piacerebbe vedere l'entusiasmo visto nella gara con il Catanzaro, dove abbiamo fatto una partita eccellente e solo grazie alla spinta e l'unità del tifo, siamo stati in grado di riprendere. Le grandi squadre come il Crotone ti danno uno stimolo in più, anche se non ne abbiamo bisogno. Queste partite ti danno inoltre la possibilità di avere maggiori spazi, si affronta una partita a viso aperto, ma sappiamo anche che bisogna affrontarla con attenzione massima perchè ogni piccola distrazione puoi pagarla cara. Sappiamo di essere pronti e preparati e vogliamo fare una bella gara lunedì. Mercato? Forse abbiamo il centrocampo più forte del girone, perchè abbiamo tutte le caratteristiche, qualità e un giovane come Maisto che sta meritando di far parte di questo gruppo. Il centrocampo è il reparto di cui sono più contento". 

Il mister, poi, si è soffermato sul rapporto con De Vito: "Non voglio difendere il direttore, non ha bisogno di essere difeso. Sai cosa vuol dire togliere 16 giocatori a giugno o luglio scorso. Questo purtroppo condiziona il mercato. Lui ha cercato di fare quello che poteva, ha portato elementi validi, ma forse non ancora pronti per una piazza come Avellino e li abbiamo mandati a giocare. Gori? Io l'ho detto, lo avevamo preso, poi il presidente non lo ha più ceduto e non si è fatto più nulla. Una volta che non è arrivato lui, ho preferito non far prendere più nessuno e far crescere i giocatori che ho, così come i terzini, ho preferito lavorare con quelli che ho. Bisogna avere pazienza, è un percorso, accettare i momenti negativi, tutti insieme si deve andare avanti, vincere compatti”, conclude.

De Vito: "Ciò chè mi è accaduto ha solamente turbato la quiete familiare"

“La proprietà non ha badato a spese, altrimenti non avremmo fatto questo mercato”, esordisce così in conferenza stampa Enzo De Vito. “Sarà il tempo a dire se ho operato bene. Abbiamo cercato di fare il possibile per accontentare il mister. Gori? Stiamo parlando di un calciatore che ho indicato al mister. Era già stato trovato l’accordo con la proprietà e il procuratore ma, alla fine, non c’è stato il cambio di proprietà a Trieste e la società, alla fine, ha deciso di non cederlo. L’Avellino in questi mesi ha inserito un patrimonio in organico. Sarà il tempo a dire se ho avuto ragione. A Potenza abbiamo giocato quasi col minutaggio per gli under. In estate Montalto sarebbe venuto in prestito con diritto di riscatto, se non fossimo andati in B saremmo stati qui a cercare un altro attaccante. Io non devo difendere una società che è tra le prime in Italia. L’Avellino gioca con tre under, puntando alla Serie B. Io devo cercare di patrimonializzare il parco calciatori dell’Avellino. In questi mesi abbiamo inserito in organico del patrimonio, il tempo può dirmi se avrò avuto ragione o meno. Russo, ad esempio, è un 1999, faceva la riserva a Messina, qui è diventato il miglior marcatore della squadra. Bittante? Non è stato mai trattato”.

Il direttore sportivo, infine, conclude parlando dell’aggressione subita: “Mi reputo fortunato ad essere direttore sportivo dell’Avellino. Bisogna metterlo in conto, ma lascio tutto alle spalle. È stata una parentesi negativa, ma vado avanti più forte e consapevole di prima. Mi scivola tutto addosso ma mi dispiace per la mia famiglia”, conclude.

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