rotate-mobile
Calcio

Avellino-Catania, Gautieri: "Dobbiamo subito voltare pagina, ai playoff ci si arriva nelle migliori condizioni"

Le parole del tecnico biancoverde alla vigilia del match di domani: "Sappiamo che nella partita contro il Messina abbiamo fatto un secondo tempo non all'altezza. Cerchiamo di non trovare alibi, ma soluzioni e certezze"

Ecco le dichiarazioni di mister Carmine Gautieri alla vigilia del match Avellino-Catania, recupero della ventinovesima giornata del campionato di Serie C, girone C, in programma domani allo stadio "Partenio-Lombardi" alle ore 14:30.

"C'è stata un'ora e mezza di discorso per capire le sensazioni e rimediare agli errori"

Sulla gara di domani: "Mi aspetto una partita importante, faremo la rifinitura per andare nei minimi particolari. Ieri, c'è stata un'ora e mezza di discorso, abbiamo cercato di capire le sensazioni, rimediare agli errori. Sappiamo che nella partita contro il Messina abbiamo fatto un secondo tempo non all'altezza. Dobbiamo subito voltare pagina, contro una squadra che ha un buon attacco e ha fatto cose importanti. Ma dobbiamo pensare a noi stessi: nei 45 minuti del secondo tempo contro il Messina, abbiamo avuto comunque tre occasioni per chiuderla. Cerchiamo sempre di portare in campo quello che facciamo in settimana: significa che è un gruppo che sta recependo quello su cui lavoriamo".

Sulla condizione mentale e fisica della squadra: "Avrei fatto la stessa analisi anche se avessimo vinto la partita. L'analisi è stata fatta sul discorso mentale, sulla partita non fatta nel secondo tempo come nel primo. Attraverso le risposte, si trovano le soluzioni. Sul piano fisico, a distanza di due giorni, dopo che abbiamo avuto in campo qualche giocatore non in perfette condizioni fisiche e anche febbricitante, abbiamo lavorato molto. Cercheremo di analizzare il Catania, come ogni altra squadra che andiamo ad affrontare, anche attraverso i video, per capire anche come metterli in difficoltà. Ci sono tante situazioni su cui lavorare ma, indipendentemente dalla vittoria, dalla sconfitta o dal pareggio, lo farò sempre. È il mio modo di pensare e fare calcio. Il lavoro è la medicina giusta e, alla lunga, i risultati si ottengono con grande lavoro, comunicazione e atteggiamento giusto. Da quando sono arrivato io, togliendo il secondo tempo della gara contro il Messina, la squadra l'atteggiamento l'ha avuto".

"Da quando sono arrivato abbiamo fatto quattordici allenamenti effettivi e i ragazzi hanno sempre dato il massimo"

Il tecnico, ritornando sull'ultima gara contro il Messina (1-1), non è d'accordo sull'idea che la squadra abbia mollato nel secondo tempo: "Ai playoff ci devi arrivare nelle migliori condizioni. Non molla la Vibonese per cercare di andare ai playout, perché dovremmo mollare noi? Ogni partita la prepariamo sotto l'aspetto mentale, fisico e tattico. In questo mese, abbiamo subito poco, abbiamo sbagliato delle situazioni in uscita e l'abbiamo pagata anche cara. È normale che quando non ci arrivi con la tecnica, devi arrivarci con il cuore. Il calcio è fatto di rabbia, personalità, voglia. Ma io vi dico che, da quando sono arrivato io, abbiamo fatto 14 allenamenti effettivi e i ragazzi hanno dato sempre il massimo. Dobbiamo cercare di lasciare un'impronta importante dal punto di vista dell'impegno, della professionalità e del gioco. Bisogna sempre essere equilibrati in quello che si fa. Per questo vi dico che, indipendentemente dal risultato, cerco sempre di fare un'analisi corretta e giusta. Cerchiamo di capire chi sta in un certo modo e chi no. Sapete benissimo che qualche problema lo abbiamo avuto e ce l'abbiamo ancora. Cerchiamo di non trovare alibi, ma soluzioni e certezze. Dire di avere mollato, con un obiettivo così importante, questo no, altrimenti bisogna cambiare mestiere".

Il mister biancoverde continua a ribadire l'esigenza di mantenere gli equilibri: "La squadra era in difficoltà: vincevamo 1-0 e, in quella situazione, cerchi di mantenere lo stesso assetto tattico, schierando un giocatore rapido come Micovschi. Le altre situazioni vanno provate, mentalizzate: questa squadra ha bisogno di certezze. Allora, questa squadra può giocare con tanti sistemi di gioco: noi siamo partiti dal 3-5-2, ma abbiamo un'alternativa. Non posso improvvisare: la squadra sta reggendo. Il pareggio fa male a tutti, piace vincere a tutti, lo so anch'io. A me piace giocare ultraoffensivo, i dati dicono così. Ma io non posso togliere un attaccante e mettere in difensore in più quando rischi di perdere gli equilibri. Le mie squadre hanno sempre giocato in un certo modo e lo stiamo facendo anche adesso". 

Gautieri è conscio dell'importanza della partita: "Cerchiamo di lavorare per ottenere il massimo. Dà fastidio anche a me non aver vinto contro il Messina e faremo di tutto per vincere la partita di domani, questo è fuori discussione. Abbiamo un'opportunità della vita e te la devi giocare fino alla fine, dando il massimo in ogni situazione, cercando di capire che la cosa più facile è quella più difficile. L'atteggiamento non deve mai mancare, neanche nell'allenamento. Sappiamo che il tempo è poco, ma sono convinto, per il mio modo di fare, che arriveremo alla condizione giusta, a vincere le partite, anche in maniera sporca come abbiamo fatto contro il Taranto. Sicuramente, dobbiamo fare qualcosa in più: Avellino, quanto prima, deve uscire da questa realtà, perché la tifoseria lo merita, la società è pulita ed è difficile trovarne ai giorni d'oggi".

"Scognamiglio aveva la febbre a fine partita, Maniero ha oggi gli esiti degli accertamenti"

Sulle condizioni di alcuni calciatori: "Scognamiglio, a fine primo tempo, non stava bene. Ha giocato tutta la gara, facendo anche una prestazione importante. Aveva 38.5 °C di febbre a fine partita. Anche Bove aveva la febbre. Di Gaudio viene da un periodo di inattività, è un giocatore importante per noi, dobbiamo cercare di recuperarlo gradualmente". 

Inoltre: "Maniero ha oggi gli esiti degli accertamenti. Murano tornava da dieci giorni di inattività: sappiamo che quando il Covid ti colpisce, ci vuole anche del tempo per recuperare. Domani dobbiamo essere al 100% e faremo le dovute valutazioni del caso".

Sul centrocampo: "Mastalli è entrato benissimo nella gara contro il Taranto. È impressionante in allenamento ed è un piacere allenarlo. Carriero rientra dal problema che ha avuto, bisogna sapere come sta. Parlerò con lo staff medico e da lì si faranno delle valutazioni. Prepariamo l'allenamento sempre il giorno prima per il giorno dopo, facendo le coppie e il sistema di gioco. Poi cerchiamo di capire chi è disponibile e chi no".

"La nostra mentalità è quella di fare sempre punti, in casa e fuori casa: voglio che i giocatori rischino"

Sulle assenze di Moro e Greco, tra gli etnei: "Sono due giocatori importanti. Indipendentemente da chi vai ad affrontare, dobbiamo pensare a noi stessi, fare una partita maschia e cattiva. I sostituti cercheranno di mettere in difficoltà l'allenatore, ma ora non guardo al Catania. Guardo in casa nostra e a quello che dobbiamo fare".

La squadra è ottava per rendimento interno, seconda per quello esterno: "La nostra mentalità è quella di fare sempre punti, in casa e fuori casa. Io sono convinto di avere una squadra con personalità, il problema è la mentalità: alleno la mia squadra indipendentemente dal momento. Bisogna avere la nostra identità: proporre il nostro gioco e anche rischiare. Quando abbiamo preso gol contro il Palermo, Kanoute ha provato a dribblare l'uomo e da lì sono nati una serie di errori che hanno portato al gol. Lì però doveva rischiare e io voglio che i calciatori rischino. È quello che voglio trasmettere ai calciatori. Nel momento in cui io alleno una squadra, il mio modo di pensare è sempre lo stesso. Dobbiamo anche giocare sugli errori dell'avversario. Il gol che abbiamo preso domenica non va bene, ma quando i miei giocatori sono nell'area dell'avversario, devono rischiare".

E poi: "Al Catania sono stato avvicinato tante volte, ma non sono mai stato convinto di accettare la proposta. Catania è una piazza importante, ma se dovevo vivere la stessa situazione di Bari, dove ho fatto 20 giorni di ritiro e ho abbandonato, allora no. Ho lasciato perdere".

Infine: "È​ bellissimo allenare l'Avellino. Io punto ad allenare la migliore squadra della Serie A. Ma se non passo per Avellino, che è una piazza importante, non posso raggiungere quest'obiettivo".

Si parla di
Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Avellino-Catania, Gautieri: "Dobbiamo subito voltare pagina, ai playoff ci si arriva nelle migliori condizioni"

AvellinoToday è in caricamento