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La Del.Fes Avellino resta in Serie B, Benedetto: "Come un campionato vinto, questa salvezza lascia qualcosa in più"

Le parole del coach biancoverde: "Abbiamo voluto questa salvezza, anche quando nessuno ci credeva. La società è seria e ha voglia di fare molto bene"

Ecco le dichiarazioni di coach GIovanni Benedetto, al termine di gara 3 Forio Basket-Del.Fes Avellino, terminata con il punteggio di 56-68.

"Si è creato qualcosa di magico, i ragazzi hanno dato tutto"

Raggiante il coach a fine gara per la meritata salvezza raggiunta sul parquet: "La cosa che mi fa piacere di più è che, quando sono arrivato, abbiamo deciso di insistere sul lavoro e non mollare mai. Sicuramente, ci è voluto tempo, abbiamo avuto bisogno di capire come andavano fatte le cose, i ragazzi hanno risposto alla grande. Al di là delle caratteristiche tecniche che emergono sempre sul campo, si è creato quel legame, qualcosa di magico, in cui i ragazzi hanno capito che si poteva raggiungere la salvezza e hanno dato tutto quello che avevano. L'importante è aver raggiunto il traguardo, quando non importa".

"Da soli non si arriva da nessuna parte, altrimenti non sarebbe uno sport di squadra" continua Benedetto. "Abbiamo voluto questa salvezza, anche quando nessuno ci credeva. I ragazzi si sono allenati mesi e mesi per raggiungere questo livello e, pur non avendo tre giocatori importanti, oltre ad altri due giocatori che sono stati presenti, ma solo perché lo hanno voluto loro, hanno dimostrato attaccamento a questa società e al gruppo".

"Se fossimo arrivati a gara 4, non ci saremmo neanche presentati"

Sulla gara di oggi: "È la fotografia di quanto abbiamo fatto nell'ultimo periodo. Una squadra che lotta dal primo istante agli ultimi secondi, con momenti di altissima qualità. Soprattutto, abbiamo dimostrato in questi ultimi mesi di aver creduto sempre in quel che faceva, e su questo aspetto ha basato la propria forza. Probabilmente, se l'avessimo portata a gara 4, non ci saremmo neanche presentati: con tutti i problemi che abbiamo avuto, non potevamo continuare a giocare e, in effetti, così è avvenuto. Non finirò mai di ringraziare la mia squadra, è come un campionato vinto. Senza togliere nulla a tutte le squadre meravigliose che ho allenato, dal punto di vista personale questa salvezza mi lascia qualcosa in più".

"La voglia di fare bene in questa città, che è diventata anche la mia, c'è sicuramente"

Infine, sul futuro: "La verità è che, molto spesso, non si crede alle potenzialità del proprio territorio: questo capita anche nella mia città (Reggio Calabria, ndr). Qui, invece, c'è una società molto seria e ha voglia di fare molto bene. Ci sono un presidente, un direttore sportivo e un gruppo dirigenziale molto importanti. Sicuramente, si è peccato di inesperienza e questa è una cosa che abbiamo pagato fino in fondo. Ma, la voglia di fare bene in questa città, che è diventata anche la mia, c'è e sicuramente e il futuro non può che essere migliore. Ora è il momento di festeggiare, poi il presidente avrà tutto il tempo per riorganizzare. Ma, parlo ormai da avellinese di adozione: se lo fossi di nascita, non potrei che stare tranquillo".

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