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Avellino-Ternana 2-0, il sogno di Capuano: "Voglio portare i lupi in Serie A"

L'entusiasmo del tecnico biancoverde

Altri tre punti in cassaforte, con un obiettivo salvezza virtualmente raggiunto e un ambiziosissimo sogno nel cassetto. Ezio Capuano, al termine del match tra la sua Avellino e la Ternana (2-0), ribadisce ai microfoni di Radio Punto Nuovo il grande lavoro svolto fin qui dalla compagine irpina.

"Sono contento: grazie al lavoro di tutti, siamo stati bravi a far rimanere la squadra sempre sul pezzo. Oggi ci godiamo una classifica positiva, possiamo dire che siamo salvi, probabilmente neanche il più romantico dei tifosi del lupo poteva immaginare all'alba di agosto uno scenario del genere".

Il mister, tuttavia, non si pone limiti:

"Speriamo di continuare su questa strada. In questo momento non ci poniamo limiti, è normale che abbiamo un'Irpinia alle spalle e sappiamo quanto può essere importante il pubblico al nostro fianco. Già lo dissi dopo la partita contro la Paganese che potevamo essere una scheggia impazzita".

Un successo, contro gli umbri, arrivato non senza qualche peripezia:

"Anche oggi abbiamo perso due terzi del reparto difensivo, siamo stati bravi e fortunati, non è stato semplice. Anche Pozzebon è stato stoico in campo nel soffrire nei minuti finali".

Un paio di riconoscimenti a fine gara, per il mister di Pescopagano:

"Uno dei complimenti speciali è stato quello di D'Agostino, che si è commosso negli spogliatoi e ci ha raggiunto all'hotel questa mattina per incitarci, e poi quello di Bandecchi, il presidente della Ternana. Ricevere attestati di stima fa sempre piacere".

Sullo svolgimento della partita a porte chiuse, Capuano si dichiara dispiaciuto per l'assenza di pubblico:

"Non è una bella situazione. Oggi, se fosse stato possibile giocare a porte aperte, avremmo avuto 7-8.000 spettatori sugli spalti. Mi adeguo a qualsiasi situazione, ma non c'è calcio senza tifosi".

Su un Diego Albadoro letteralmente rivitalizzato (tre goal negli ultimi tre incontri), Capuano rivela:

"Ho parlato a Diego un giorno, gli ho detto che non si allenava bene, che stava giocando contro la sua famiglia e che non lo avrei schierato più. Da quel momento in poi si è rivelato un nuovo giocatore e questa è un'altra vittoria dal punto di vista personale e motivazionale per me".

E, infine, un sogno per Eziolino:

"Sono arrivato in un momento di difficoltà, con l'obiettivo di aprire un grande ciclo. Voglio dirlo qui, con grande entusiasmo: voglio portare l'Avellino in Serie A".

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