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Insulti a Big Mama con la maglia della Salernitana: quando la violenza nasce dalla mediocrità

È stata proprio la rapper irpina a rispondere ai vergognosi e violenti insulti ricevuti: "Vi prego, impariamo ad Unire e non a Dividere"

Una inaudita, volgare, vergognosa e sorprendente violenza social sull'artista irpina Big Mama, additata per aver indossato la maglia della Salernitana. Polemiche per un video su Tik Tok pubblicato da Marianna Mammone, giovane artista nata e cresciuta a San Michele di Serino in provincia di Avellino, recentemente apparsa anche al Festival di Sanremo durante la serata duetti con Elodie, che è stata bersagliata da alcune critiche, per aver indossato la maglia granata.

"Leggere commenti cattivi ferisce, e non serviva"

E proprio Big Mama, con sincerità, maturità e spontaneità, ha risposto a tutto questo odio: "Scrivo questo messaggio solo per curare l’odio, non per giustificarmi poiché non ne ho assolutamente bisogno. La mia famiglia materna è di San Michele di Serino, il mio papà è di Salerno. Io non seguo il calcio, non mi piace e non tifo alcuna squadra. Ho la maglia dell’Avellino, quella della Salernitana, quella del Napoli e anche quella del Benevento. SONO CAMPANA e sono fiera di esserlo", ha scritto Marianna. "Porto la maglia delle città della Campania, per condividerne il valore con tutta l’Italia, cosa che mi fa solo onore, e del calcio non me ne frega proprio nulla. Sono cresciuta nell’odio, ma il vostro odio non sono più disposta a condividerlo da anni ormai. Essere nata in una città non deve per forza significare provare odio verso le altre. Ad Avellino odiare è una moda ormai, ma io non la condivido. Amo LE mie città, amo la mia regione e non sono disposta ad odiare per sentirmi più “avellinese”. Ho fatto date del tour con la maglia Dell’Avellino, tantissime interviste, molti Eventi e la maglia era sempre presente. HO MESSO LA SCIARPA DELL’AVELLINO A MYSS KETA, ho parlato della città Ovunque e ho sempre portato alto il suo Nome. Tutto postato e tutto fatto solo Per la città, perché ripeto, non tifo Avellino, ne Salerno, ne Napoli e Nessun’altra squadra se non l’Italia ai Mondiali/europei. Ma vi prego, impariamo ad Unire e non a Dividere. Il mio è un gesto “forte”, voglio iniziare a fare un passo importante e portare l’amore e il rispetto tra tutte le città della Campania. Come ben sai il mio messaggio è basato sull’amore verso il prossimo e la negazione più totale dell’odio in ogni sua forma, anche se quest’odio proviene da un incipit calcistico. Un post del genere non fa nient’altro che causarmi dispiacere, leggere commenti cattivi mi ferisce e non serviva", conclude. 

Quando odio, mediocrità e ignoranza si mescolano esce un mix letale 

Chiaramente c'è poco da aggiungere a queste parole, né alla vagonata di odio e IGNORANZA che, ancora una volta, è piovuta su una ragazza che non ha fatto altro che indossare una maglia da calcio. Ancora una volta, l'ennesima, le persone hanno scelto di indignarsi per la cosa più stupida. Ancora una volta, l'italiano medio riesce a tirare fuori la propria rabbia solo per le idiozie. Infinite volte, ci viene offerta la possibilità d'indignarci, di ribellarci, finanche di provare ODIO per le terribili sfide che il nostro tempo quotidianamente ci propone. Eppure, in quei casi, è sempre e soltanto LA RESA e LA SOTTOMISSIONE a farla da padrone. L'indignazione, la rabbia, la voglia di esprimersi e di dire il proprio pensiero, sono elementi RARISSIMI. Sono privilegi che devono essere utilizzati con parsimonia, perché altrimenti si esauriscono in fretta... Vomitare odio e commenti per un argomento simile, equivale a sperperare un patrimonio già irrimediabilmente e tristemente esiguo. Dopo, non resterà altro che la povertà: D'ANIMO. 

“La ristrettezza mentale determina la caparbietà: non crediamo facilmente a ciò che si trova al di là del nostro campo visivo. Le menti mediocri condannano abitualmente tutto ciò che oltrepassa la loro portata.”  Francois de La Rochefoucauld

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