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Scuola, si torna in classe in presenza dopo le feste tra screening e nuove regole

Governatori e sindaci posso chiudere solo singole classi

Mario Draghi lo ha escluso, sulla scuola non vale il refrain "decideremo in base ai dati" che il premier ha spesso utilizzato per rispondere nelle ultime settimane alle domande sulle prossime strategie anti-Covid. Il 7 o 10 gennaio 2022 la scuola riparte in presenza.

Il 21 dicembre, ultimo giorno per cui ci sono dati certi, c'erano da nord a sud almeno 10.000 classi in Dad, circa il 2,4 per cento degli studenti. Ma da lunedì 20 dicembre in tanti per evitare vacanze di Natale in quarantena per tutta la famiglia avevano deciso per il "ritiro dei figli da scuola". 

Ma salvo colpi di scena la scuola ripartirà dopo l'Epifania.

Previsto lo screening di Figliuolo 

Siamo pronti ad avviare lo screening nelle scuole" dice al Corriere della Sera il generale Francesco Paolo Figliuolo - commissario straordinario per l'attuazione delle misure per il contenimento e il contrasto del Covid-19; assicura che il piano è operativo di fronte all'impennata dei contagi registrata nell'ultima settimana a causa di Omicron. Per quanto riguarda lo screening nelle scuole, "ogni Regione metterà a punto un dispositivo e grazie alla grande disponibilità del ministro alla Difesa Guerini avremo il supporto dei team e dei laboratori militari. Prima della pausa natalizia, il personale militare ha effettuato oltre 18 mila tamponi in 470 istituti scolastici. La Difesa, che è prontamente scesa in campo sin dall`inizio della pandemia sta attualmente impiegando a sostegno delle Regioni una parte importante delle proprie risorse di personale e di strutture specializzate, che operano in un ampio spettro di attività. Lo screening è una di queste".

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Le dichiarazioni del Ministro 

“Il 10 gennaio si ritorna a scuola in presenza mantenendo le norme sulle mascherine e il distanziamento” e “dove ci fossero situazioni straordinarie con focolai isolati, i presidenti di Regione e i sindaci possono disporre delle chiusure ma solo molto specifiche, per le singole classi, e per il tempo necessario”. Sono le parole di Patrizio Bianchi, ministro dell’Istruzione che ribadisce, nel corso del suo intervento a Sky Tg24, l’assoluta importanza della scuola in presenza nonostante l’aumento vertiginoso dei contagi nelle ultime settimane.

Prima del rientro in classe dovrebbe effettuarsi uno screening di massa predisposto dal decreto Festività varato nei giorni scorsi dal Governo Draghi. “Per tre settimane i nostri bambini e i ragazzi sono fuori dalle scuole, per questo abbiamo investito insieme con il generale Figliuolo per potenziare il tracciamento ed essere sicuri al ritorno”, ha chiarito Bianchi che poi ribadisce: “Il tema del green pass per gli studenti non lo abbiamo posto. Abbiamo verificato solo questa straordinaria risposta dei ragazzi più grandi alla vaccinazione, che sono l’85%”.

Le nuove regole 

In questi giorni il Governo insieme al Ministero della Sanità e dell’Istruzione ha varato un nuovo protocollo che introduce nuove regole per il ritorno a scuola a Gennaio 2022 dopo che saranno terminate le feste natalizie 2021-2022, le novità introdotte si rendono quanto mai necessarie visto l’elevato numero di contagi giornaliero in Italia che ha raggiunto le 50.000 positività, per questo a partire dal 10 gennaio 2022 si saranno diverse novità per studenti e docenti. 

Le mascherine saranno fornite della Struttura Commissariale ma non in tutti i casi, infatti nell’articolo 16, si legge che laddove “nelle scuole di ogni ordine e grado, dove sono presenti bambini e alunni esonerati dall’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie” sarà la Struttura Commissariale a fornire al personale scolastico le mascherine Ffp2 o Ffp3 necessarie.

Il decreto legge ha messo a disposizione un fondo da 9 milioni di euro per il controllo e l’individuazione del virus e della variante Omicron, grazie a questi fondi sarà potenziato lo screening all’interno delle scuole che rappresentano un forte luogo di contagio per il virus.

Anche per quanto riguarda il ritorno della Didattica a Distanza pare che non ci siano grosse novità, la DAD resta uno strumento complementare alle lezioni in presenza ma si farà di tutto per garantire agli studenti la presenza nelle aule, si ricorrerà alla DAD sono in quelle scuole dove la situazione epidemiologica lo richiederà.

Il  10 gennaio, tranne in situazioni regionali gravi, non ci saranno slittamenti e gli studenti torneranno in classe. Per garantire un tempestivo riconoscimento di un focolaio nelle aule, che dopo le vacanze natalizie passate in famiglia potrebbero essere all’ordine del giorno, vengono aumentato i controlli, i test per lo screening di tutti coloro che entrano nelle strutture scolastiche.

Per assicurare l’individuazione e il tracciamenti dei casi positivi nelle scuole il Ministero della Difesa supporterà le regioni durante la somministrazione dei test.

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