Scuola dopo il picco Omicron: come cambiano Dad, tamponi e quarantena
Addio certificati medici e tamponi molecolari, basterà il rapido per tornare in classe
Sta per essere esaudita la richiesta di semplificare radicalmente la giungla di regole su Dad, tamponi e quarantene per la scuola. Tutte le novità, insieme, entreranno in un provvedimento che dovrebbe vedere la luce lunedì prossimo. Meno Dad per tutti, è questo il succo. Alle elementari oggi con due contagi si va tutti in remoto. La Dad dovrebbe invece scattare da tre casi in su come già avviene per le scuole superiori. Stabilito un limite temporale per il conteggio dei casi, che saranno quelli certificati nell'arco di 5 giorni. Questo per evitare di sommare cluster avvenuti in periodi diversi, cosa che oggi manda in Dad gli alunni anche quando non ce ne sarebbe davvero alcun bisogno.
Resta il problema delle materne e degli asili. Qui i bambini non possono ancora essere vaccinati e il ripetuto ricorso alla Dad (molto spesso scuole chiuse e basta, la didattica a distanza con i bambini così piccoli è un auspicio più che una realtà) sta creando più di un problema ai genitori che lavorano. Per i più piccoli le aule resteranno chiuse anche con un solo contagio. Ma chi è guarito potrà continuare ad andare a scuola anche in presenza di nuovi casi.
"L'alta percentuale di vaccinati così come la circolazione di un virus che è un po' meno temibile rispetto alla variante delta ci permettono una rimodulazione di alcune regole e la rimozione della burocrazia che oggi serve per l`uscita dagli isolamenti -spiega Pierpaolo Sileri, sottosegretario al Ministero della Salute - Va rivista quella che è la durata del green pass per chi ha completato il ciclo vaccinale. Bisogna anche rimodulare le regole per la scuola visto che anche tra i ragazzi e le ragazze aumentano i vaccinati. I provvedimenti verranno fatti sulla base dei dati ma direi che ormai ci siamo".
Tra le altre possibili (quasi certe) novità il ritorno a scuola con il sole tampone negativo, cioè senza il certificato della Asl o del medico di famiglia. I tempi per i molecolari non sono compatibili con una gestione accettabile dei rientri in classe. Nei casi di positività che fanno scattare la Dad i ragazzi si potrebbero intendere in auto sorveglianza e non più in quarantena: staremo a vedere.
Gli alunni che hanno avuto l’infezione di recente o sono vaccinati potrebbero andare sempre a scuola in presenza. Le Regioni hanno chiesto la nuova regola pensando soprattutto alle scuole materne: lì si va (tutti) a casa con un solo positivo e dove anche chi si è infettato da poco viene comunque rimandato in quarantena se c’è una nuova infezione in classe. Un cortocircuito che sta tenendo lontani troppi bambini dalla scuola. Anche perché, non solo all'asilo e alla materna anche con un solo caso si resta tutti a casa, ma quando poi si rientra dopo 10 giorni qualche contatto stretto si positivizza e si ricomincia da capo. Per questo, come soluzione minima, la presenza in classe verrebbe sempre e comunque garantita a chi è guarito e vaccinato e che per questo difficilmente potrebbe reinfettarsi.
Chi è positivo, anche se asintomatico, resterà comunque a casa. Le quarantene saranno ridotte per tutta la popolaziome, dunque anche per la scuola: al massimo saranno 5 i giorni per i vaccinati. Alle elementari non scatterebbe più l'isolamento fiduciario in caso di contatto con un positivo in caso di vaccino o guarigione. Altro punto fermo: stop per sempre agli screening nelle scuole con i poco affidabili tamponi salivari, una costosa perdita di tempo.
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