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Scuola, l'assessore regionale Fortini chiede il rinvio della didattica in presenza

L'assessore regionale: "Noi continueremo a monitorare la situazione in questi giorni, terremo sott’occhio la curva pandemica e poi naturalmente si agirà di conseguenza“

"La proposta del presidente della Regione che abbiamo sottoposto al ministro era di prendersi soltanto due settimane per aumentare il numero dei vaccinati nella fascia 5-11 anni, perché è ovvio che è la fascia che in questo momento è meno coperta, e anche per riprendere un controllo graduale rispetto alla scuola. Nessuno ha mai pensato che la didattica a distanza sia meglio della didattica in presenza, né qualcuno ha immaginato che si possa riportare i ragazzi in didattica a distanza per un numero di giorni particolarmente elevato. Si parla semplicemente di due settimane ed è un’ipotesi che reputo ragionevole“.

 L’Assessore regionale Lucia Fortini ha spiegato le motivazioni che hanno portato il presidente De Luca a proporre la DAD per qualche settimana.

 “Siamo per la didattica in presenza ma se c’è un numero così alto di positivi tra alunni e personale scolastico, la didattica in presenza sarà solo teorica perchè poi di fatto si ritornerebbe comunque alla DAD”, ha spiegato la Fortini.

Secondo Fortini “bisogna affrontare la realtà dei fatti, perché potrebbe accadere che si ritorni in presenza solo in diritto, ma di fatto i ragazzi in presenza non ci siano, perché in quarantena o perché non hanno il docente che fa lezione. Quello che ci sta facendo riflettere – ha aggiunto – è il fatto che il numero dei contagi stia aumentando in maniera vertiginosa e abbiamo una serie di dati che riguardano sia gli studenti che il personale scolastico. Abbiamo molti studenti positivi e un numero di personale docente e non docente che ha contratto il Covid o è in quarantena, e questo crea problemi organizzativi”.

Fortini ha sottolineato che “è chiaro che ci si confronterà anche con le decisioni del Governo, che nel prossimo Consiglio dei ministri immaginerà dei provvedimenti. Dunque rispetto a quelli si prenderà una decisione. Non c’è alcuno scontro con il Governo e con il ministro, con il quale c’è sempre stato un rapporto di leale collaborazione. Ognuno manifesta le proprie legittime posizioni. Quello che chiediamo è che si guardi la realtà così com’è, di non utilizzare demagogia. Noi continueremo a monitorare la situazione in questi giorni, terremo sott’occhio la curva pandemica e poi naturalmente si agirà di conseguenza“.

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