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Maturità 2021, oggi si parte: tutto quello che c'è da sapere (e occhio alle fake news)

Tutte le info sul maxi colloquio orale, i protocolli di sicurezza e le inevitabili fake news

Maturità 2021, al via oggi 16 giugno il secondo esame di Stato al tempo della pandemia, di nuovo con l'inedita e "obbligata" formula del solo colloquio orale. 540mila i maturandi in tutta Italia (520mila circa gli interni, quasi 20mila i privatisti), 96.908 dagli Istituti Professionali, 169.354 dagli Istituti Tecnici, 255.899 dei Licei. Le 13.349 commissioni d'esame sono composte da 6 docenti interni più un presidente esterno (il Ministero ha pubblicato il 31 maggio i nominativi dei presidenti). 26.547 le classi coinvolte.

Maturità 2021: le quattro fasi del maxi esame orale, punteggi e voto finale

Con la modalità già sperimentata l'anno precedente, anche quest'anno le studentesse e gli studenti impegnati nella maturità 2021 inizieranno il colloquio orale con la discussione dell'elaborato sulle discipline di indirizzo, i cui argomenti sono stati assegnati dai docenti e sul quale i ragazzi hanno potuto lavorare fino alla fine di maggio. La discussione dell'elaborato è il primo step dell'esame, che si compone di quattro fasi. Dopo infatti i maturandi devono discutere un brano di italiano, già oggetto di studio nell'ambito dell'insegnamento di Lingua e letteratura italiana. Si passa poi all'analisi di materiali, tra cui un testo, un documento, un’esperienza, un problema, un progetto, predisposti in precedenza dalla commissione. Infine tocca all'esposizione dell'esperienza svolta nei PCTO, ovvero i Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, solo nel caso in cui non sia possibile ricomprendere tale esperienza all’interno dell’elaborato. Durante il colloquio, ogni maturando dovrà poi mostrare le proprie competenze e conoscenze nell'ambito dell'Educazione civica, ma non è prevista una sezione specifica del colloquio dedicata alla materia. Tempo totale: un'ora circa.

Tra le novità dell'esame di quest'anno c'è anche il cosiddetto "Curriculum dello studente", un documento che rappresenta un po' la fotografia del percorso formativo di ogni studente, con tutte le informazioni sulle sue attività scolastiche ed extrascolastiche, e che verrà allegato al certificato di diploma (ma senza influire sul voto finale). Il numero degli studenti che sostengono il colloquio non può essere superiore a 5 per giornata. L'ordine di convocazione avviene secondo la lettera alfabetica, stabilita in base al sorteggio dalle singole commissioni.

Per quanto riguarda i candidati esterni, i privatisti hanno svolto una prova preliminare in presenza (prove scritte, grafiche, scritto-grafiche, compositivo/esecutive musicali e coreutiche, pratiche e orali, idonee ad accertare la loro preparazione) e anche loro in sede d'esame devono presentare l'elaborato. Per loro sono sedi di esame le istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione alle quali sono assegnati. La valutazione finale dell'esame di Stato è sempre espressa in centesimi e ed è possibile ottenere la lode. Il credito scolastico viene attribuito fino a un massimo di 60 punti, di cui fino a 18 per la classe terza, fino a 20 per la classe quarta e fino a 22 per la classe quinta. Il colloquio "vale" fino a 40 punti. È prevista la bocciatura.

"Notte prima degli esami" al tempo della pandemia

La terza parte del colloquio orale, ossia il discorso multidisciplinare da strutturale partendo dall'analisi di materiale scelto dalla commissione è quella che preoccupa di più gli studenti, secondo un sondaggio di ScuolaZoo condotto alla vigilia dell'esame di maturità su 17mila maturandi. Più della metà degli studenti (il 51%) teme di non riuscire a fare i collegamenti tra le varie materie, mentre per 37% incombe l'incubo di fare scena muta. Appena il 9% però teme la commissione schierata di fronte a sé.

Cambiano le modalità della maturità rispetto alla tradizione, ma il brivido e l'emozione della "notte prima degli esami" rimangono, insieme ad ansia, studio dell'ultimo minuto, rituali, scaramanzie e speranze per il futuro. Sempre secondo il sondaggio di ScuolaZoo, circa il 37% dei maturandi intervistati ha dichiarato che avrebbe passato quella giornata continuando a studiare il più possibile, sfruttando ogni momento, mentre per il 34,6% la giornata prima degli esami sarebbe stata dedicata al relax in casa e solo il 25% ha detto che sarebbe uscito con gli amici per festeggiare.

Maturità 2021, protocolli di sicurezza e attenzione alle "fake news"

Per quanto riguarda le misure di sicurezza, le misure attive quest'anno ricalcano quelle dell'esame precedente: due metri di distanza tra candidato a commissione, un solo accompagnatore per studente, mascherine obbligatorie ma niente uso prolungato di quelle ffp2 da parte degli studenti e sono vietate quelle di comunità (come ad esempio le mascherine in tessuto). Proprio la questione delle mascherine, insieme ad altri dettagli, è finito al centro della campagna i sensibilizzazione "Maturità al sicuro", portata avanti anche quest'anno – il 14esimo consecutivo – dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni insieme al portale Skuola.net.

Secondo un monitoraggio effettuato dal portale per la Polizia di Stato, su un campione di 1.000 studenti di quinto superiore, è emerso che circa 1 maturando su 5, ad esempio, non sa che quest'anno ci sono indicazioni precise sulle mascherine da utilizzare durante. Per quanto riguarda poi il loro utilizzo, solo il 46% sa che la mascherina potrà essere abbassata dal candidato durante il colloquio se sussistano le condizioni di distanziamento previste e solo meno di un maturando su due sa che la distanza minima tra i presenti nel luogo in cui si svolge l'esame è fissata a due metri. C'è poi un 8% dei maturandi che pensa di poter portare con sé più di un accompagnatore, come si faceva una volta, a patto di rispettare il distanziamento, e solo il 77% sa che invece è possibile far entrare al massimo una persona per studente, mentre il restante 15% pensa sia addirittura obbligatorio affrontare la prova rigorosamente da soli di fronte alla commissione. Uno su quattro non sa che non è necessario misurare la temperatura all'ingresso della scuola e che basta presentare un'autodichiarazione (indispensabile per poter accedere all'istituto).

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