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Venerdì, 19 Aprile 2024
Salute

Parte la campagna vaccinazione in Campania: perché e come farlo gratuitamente

Parte oggi la campagna vaccinazione antinfluenzale

La Campania darà oggi, primo ottobre, l'avvio alla campagna vaccinale, anticipando tutte le altre regioni d’Italia.

A tal fine sarà utilizzata la dotazione di 1.800.00 vaccini acquistati nello scorso mese di aprile e distribuiti alle Asl e ai medici di famiglia. Saranno dati in dotazione anche alle farmacie, anche se non potranno per norma ministeriale somministrarli direttamente.  Il vaccino antinfluenzale potrà, secondo gli esperti, aiutare il lavoro dell’autorità sanitaria nel contrasto al Coronavirus e sarà offerto gratuitamente alle persone di età pari o superiore a 60 anni, ai bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni, soggetti a rischio di età compresa tra i 7 e i 59 anni e ai loro familiari. Il vaccino antinfluenzale è una misura

Perché vaccinarsi?

La vaccinazione antinfluenzale non è obbligatoria, ma è altamente consigliata in questo periodo di pandemia da coronavirus proprio per evitare di confondere i sintomi e intasare i pronto soccorso degli ospedali, o le sale d’attesa dei propri medici. Le regole igieniche preventive e l’uso delle mascherine, come per il coronavirus, non bastano infatti ad assicurarci di non rimanere infettati ugualmente. 

Mentre per il coronavirus non c’è ancora un vaccino, è possibile prevenire l’influenza mediante la somministrazione di vaccini specifici antinfluenzali. La copertura non è del 100 per cento, ma sufficientemente alta da garantire una buona protezione. Soprattutto per i soggetti sopra i 65 anni di età, considerati più a rischio di mortalità. Il vaccino antinfluenzale è indicato per tutti i soggetti che desiderano evitare la malattia influenzale e che non abbiano specifiche controindicazioni. Ma anche per una protezione in più contro il coronavirus: un soggetto già indebolito dall’influenza potrebbe agevolare l’infezione da Sars-Cov-2 e riscontrare conseguenze più serie.

Il vaccino antinfluenzale è sicuro?

La direzione generale della prevenzione sanitaria del Ministero della Salute spiega che i vaccini autorizzati per l’uso nell’uomo sono prodotti biologici sicuri sottoposti a una serie di controlli dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) e dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) per garantire che si rispettino gli standard imposti dalle autorità internazionali quali, ad esempio, l’Oms e l’Agenzia Europea dei Medicinali (Ema) che vengono effettuati sia durante la produzione e prima della loro immissione in commercio, sia dopo la loro commercializzazione.

In quale periodo è meglio vaccinarsi?

Alla luce dell’attuale emergenza per la circolazione del coronavirus, il Ministero della Salute raccomanda di anticipare la vaccinazione antinfluenzale a partire dall’inizio di ottobre, ma si può fare in qualsiasi momento della stagione influenzale, tenendo presente che la risposta immunitaria alla vaccinazione impiega circa due settimane per svilupparsi pienamente.

E per i soggetti a rischio con controindicazioni al vaccino?

Il Ministero della Salute indica che possono richiedere al loro medico la disponibilità di farmaci antivirali dotati di azione specifica contro i virus influenzali, impiegati a scopo preventivo proprio per queste situazioni particolari. Se gli antivirali vengono assunti entro 48 ore dalla comparsa dei sintomi possono ridurli, ridurre la durata della malattia e le complicanze dell'influenza, ridurre la capacità del virus di replicarsi e la durata del periodo di contagiosità della persona infetta. Ma non stimolano la produzione di anticorpi come i vaccini e quindi non danno protezione immunitaria. 

Quali sono le controindicazioni alla somministrazione del vaccino antinfluenzale?

Una malattia acuta di media o grave entità, con o senza febbre, costituisce una controindicazione temporanea alla vaccinazione, che va rimandata a guarigione avvenuta. Il vaccino antinfluenzale è controindicato ai soggetti che abbiano manifestato reazioni di tipo anafilattico ad una precedente vaccinazione o ad uno dei componenti del vaccino. E non deve essere somministrato a lattanti al di sotto dei sei mesi per mancanza di studi clinici controllati che dimostrino l’innocuità del vaccino in tali fasce d’età: la vaccinazione della mamma e degli altri familiari è una possibile alternativa per proteggerli in maniera indiretta.

Dove si trova il vaccino antinfluenzale?

Le strutture deputate alla vaccinazione sono stabilite dalle Regioni e dalle Province autonome. Oltre ai servizi di vaccinazione dei dipartimenti di prevenzione delle Asl, per farsi vaccinare ci si può rivolgere ai pediatri e ai medici di famiglia. Ma il vaccino si può anche prenotare e comprare direttamente in farmacia.

Il vaccino antinfluenzale è raccomandato e gratuito per le seguenti categorie di persone:

  • adulti dai 65 anni in su;
  • bambini sopra i 6 mesi, ragazzi e adulti affetti da patologie gravi che aumentano il rischio di complicanze (asma, displasia broncopolmonare, fibrosi cistica, broncopatia cronico-ostruttiva-BPCO, malattie dell’apparato cardiocircolatorio, diabete, insufficienza renale, tumori, malattie che comportano la carente produzione di anticorpi, epatopatie croniche...);
  • individui di qualunque età ricoverati in strutture medico-sanitarie;
  • familiari e contatti di soggetti a rischio;
  • donne in gravidanza;
  • addetti ai servizi di primario interesse collettivo (Polizia, Vigili del Fuoco, insegnanti...);
  • medici e personale sanitario di assistenza;
  • veterinari e chi lavora a contatto con animali;
  • soggetti diabetici;
  • malati cronici alle vie respiratorie;
  • malati cronici al sistema cardio-circolatori;
  • malati soggetti a insufficienza renale;
  • malati soggetti a insufficienza epatica.
  • I bambini in salute possono non fare il vaccino antinfluenzale perché sono in grado di reagire al virus autonomamente o con il supporto di farmaci e rimedi naturali. Tuttavia chi soffre di una o più patologie sopraelencate dovrebbe ricorrere al vaccino per non andare incontro a complicanze.
  • Consigliato anche vaccinarsi a chi ha a casa bimbi sotto i 6 mesi, in modo da proteggere anche loro da un eventuale contagio.
  • Per i donatori di sangue invece, il vaccino non è solo consigliato, ma anche offerto gratuitamente. Come il personale sanitario il donatore può accedere al vaccino gratuito, l’unico obbligo è attendere due giorni prima di procedere con le donazioni.

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