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Salute

Ospedale Moscati di Avellino, la relazione informativa sulle attività correnti del Pronto Soccorso

Il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Moscati, Renato Pizzuti, ha inviato la relazione informativa sulle attività correnti del Pronto Soccorso della Città Ospedaliera al sindaco di Avellino, Gianluca Festa

Il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Moscati, Renato Pizzuti, ufficializzava la relazione informativa sulle attività correnti del Pronto Soccorso e la inviava al sindaco di Avellino, Gianluca Festa.

Il Consiglio Comunale del Comune di Avellino ha convocato, tra gli altri, lo scrivente Direttore Generale dell'AORN Moscati di Avellino a 2 sedute tematiche sulla Sanità in data 19/9 (Prt. G. 0070503/2022) e 3/10 (Prt. G. 0074490/2022) con il seguente ordine del giorno "Criticità Pronto Soccorso - Determinazioni - Criticità Territoriale".

Come preannunciato nella nostra nota n. del 3/10/2022 si relazione sulla tematica all'ordine del giorno, per quanto di competenza, per informare circa la situazioni attuale.

Come è noto, la definizione dell'organizzazione, il monitoraggio e la valutazione dell'Assistenza Sanitaria sono specifica competenza della Programmazione Regionale, che provvede, attraverso il Fondo sanitario Regionale, a finanziare l'intero Sistema Sanitario Regionale e a definirne l'assetto mediante atti formali quali il Piano Ospedaliero Regionale.

Nello stesso Piano Ospedaliero vigente (DCA n. 103/2019) l'Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e di Alta Specialità S. Giuseppe Moscati di Avellino viene individuata quale DEA (Dipartimento di Emergenza e Accettazione) di II livello, quindi il livello più alto della rete ospedaliera regionale Il Pronto Soccorso di un Ospedale DEA di II livello è il punto di accesso del paziente che necessita di cure complesse in emergenza-urgenza. Il suo funzionamento dipende, essenzialmente da un efficiente funzionamento del sistema 118 nel selezionare i pazienti che abbisognano di cure urgenti e nel trasportarli presso l'ospedale più adeguato per livello di cura, da una buona capacità del territorio (con Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta, Assistenza Domiciliare, altre strutture per l'emergenza come DEA di I livello e PS, presidi per le cronicità come le Strutture Residenziali, Hospice) di dare risposte appropriate a bisogni meno complessi e alle problematiche riferibili alle cronicità, da una buona capacità dei medici del PS di indirizzare correttamente e tempestivamente i pazienti da ricoverare e quelli da dimettere, dalla disponibilità dei posti letto intraospedalieri nelle varie discipline. A questo va aggiunto il periodico, spesso stagionale, andamento del flusso dei pazienti non completamente prevedibile, il che comporta una discontinuità fisiologica dei flussi in entrata, spesso dipendente anche dall'epidemiologia delle malattie o da altri fattori che determinano le capacità assistenziali, quali, ad esempio, i congedi del personale interno e del territorio.

Infine non va sottaciuto che per quel che riguarda l'assistenza in emergenza urgenza l'AORN Moscati, oltre a dare risposte al proprio naturale bacini d'utenza costituito dalla provincia di Avellino, viene raggiunto da quote non trascurabili di pazienti provenienti da altri territori sia regionali (la mobilità attiva in emergenza nel periodo 2019-21 è pari al 17% di cui il 7% dalla ASL NA3) che extraregionali. Se una qualsiasi delle componenti descritte mostra problematiche occasionali o strutturali l'intera organizzazione soffre e si verificano fenomeni di sovraffollamento. Come si vede, si sta analizzando quindi il funzionamento di un sistema particolarmente complesso.

Volumi accessi trattati

Il seguente grafico mostra l'andamento degli accessi al PS della Città Ospedaliera dal 2019 al 2022 (quest'ultimo anno stimato in base agli accessi osservati nei primi 9 mesi). Come si può notare, a parte il 2020 in cui si è osservato un minor numero di accessi dovuto verosimilmente alla paura dei pazienti di recarsi in ospedale a causa del Covid, il numero di accessi si mantiene tra i 35.000 ei 40.000/anno, con un massimo nel 2019 in epoca pre-covid (41.258).

Nel seguente grafico si osservano invece le fluttuazioni quantitative degli stessi accessi al PS della Città Ospedaliera, dipendenti in gran parte dalla stagionalità di alcune malattie insieme ad elementi organizzativi quali la concessione dei congedi dovuti al personale e la ridotta capacità del territorio di soddisfare la domanda di assistenza di bassa-media complessità. Si nota che, cumulando gli accessi mensili di 5 anni (2018-2022), il picco si osserva ad agosto, evidenziando in media una percentuale maggiore nel mese di agosto pari all'11% di tutto l'anno.

Le criticità del Pronto Soccorso dell'AORN Moscati di Avellino possono sinteticamente essere riportate a tre ordini di problemi:

  1. Criticità interne all'ospedale
  2. Criticità riferibili al territorio
  3. Criticità di carattere generale, comuni a tutti i PS d'Italia riferibili a problematiche di carattere nazionale.

Criticità interne all'ospedale

Sono riferibili prevalentemente a 2 fattori:

a. Carenza di personale medico. Dal gennaio 2021 sono state espletate 8 procedure di reclutamento di Medici della disciplina specifica (6 procedure per conferimento incarichi di natura autonoma, 1 procedura per conferimento incarichi libero professionali, 1 concorso per 6 posti a tempo indeterminato per Medicina e Chirurgia di Accettazione e di Urgenza - MCAU) che hanno prodotto il reclutamento di 13 medici. Purtroppo ben 10 di questi hanno presentato dimissioni dopo brevi periodi di servizio.

b. Spazi dedicati limitati. La struttura di Contrada Amoretta è stata progettata ab initio con spazi limitati dedicati al PS, situazione che si è aggravata anche per la presenza della Centrale Operativa Territoriale 118 ospitata in una parte dell'area in questione e di competenza della ASL (cui è stato già da tempo richiesto lo spostamento presso altra struttura), spazi che si sono ulteriormente ridotti durante l'emergenza Covid, ancora in corso, per la necessità di prevedere percorsi separati per pazienti covid e non-covid. Benché in questi ultimi 2 anni siano stati realizzati ben 2 interventi di lavori di adeguamento e razionalizzazione degli ambienti, la soluzione al problema strutturale è stata avviata con l'approvazione del nuovo progetto con delibera n. 2022 del 14/10/2022. che prevede all'incirca il raddoppio dell'area dedicata grazie ai fondi ministeriali messi a disposizione della Regione attraverso la delibera di programmazione 378/2020 per la realizzazione di strutture covid.

c. Criticità riferibili al territorio. La pandemia, iniziata nel febbraio 2020 e ancora in atto, sebbene in forme più mitigate in termini di assistenza ospedaliera, ha dimostrato inequivocabilmente la inadeguatezza dell'organizzazione territoriale in tutt'Italia. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, oggetto di una specifica programmazione della regione Campania, ha pertanto previsto la realizzazione entro il 2026 di una serie di strutture (Ospedali di Comunità, Case della Salute, Centrali Operative Territoriali) e di strumenti innovativi (es. Cartella Clinica Informatizzata, Fascicolo Sanitario Elettronico, Teleconsulto e Telemedicina), che, insieme al migliore utilizzo della Assistenza Domiciliare, con il diretto coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera Scelta, dei Medici di Continuità Assistenziale, e con il qualificante apporto dei Servizi Sociali di stretta competenza degli Ambiti Sociali costituiti dai Comuni della provincia di Avellino, renderà più efficiente l'assistenza al paziente anziano e/o cronico presso tali strutture o presso il proprio domicilio. L'AORN Moscati ha avviato in tal senso una stretta collaborazione con la Direzione Strategica della ASL di Avellino per agevolare e supportare nel miglior modo possibile tale decisivo cambiamento. Un cambiamento che renderà l'afflusso di pazienti al Pronto Soccorso più appropriato, limitandone tale ricorso a quelli che necessitano di assistenza in emergenza, contribuendo così in maniera decisiva alla riduzione del sovraffollamento del Pronto soccorso.

d. Criticità di carattere generale, comuni a tutti i PS d'Italia riferibili a problematiche di carattere nazionale. Il problema del reclutamento dei medici destinati al Pronto Soccorso è oggetto da tempo di un serrato dibattito nazionale. Una recente rilevazione della SIMEU (Società Italiana di Medicina di Emergenza-Urgenza) ha evidenziato che sono circa 600 i medici dell'emergenza e urgenza che nei primi 6 mesi del 2022 hanno scelto di dimettersi dai pronto soccorso, al drammatico ritmo di circa 100 unità al 4 mese. Si è pensato che questa scarsa propensione dei giovani medici a lavorare in Pronto Soccorso fosse il frutto di un numero troppo esiguo di borse di studio per la specializzazione di Medicina e Chirurgia di Accettazione e di Urgenza (MCAU) finanziate dal Ministero dell'Università. Da pochi giorni è stato fatto il primo giro di assegnazioni alle scuole universitarie e 445 posti di medicina di urgenza su 886, cioè la metà, non sono stati assegnati. Quindi emerge che il problema non è lo scarso numero di posti messi a disposizione dagli atenei, che negli ultimi anni è stato aumentato, ma piuttosto quello delle vocazioni. Pochi sono disposti ad andare in reparti in cui è forte lo stress lavorativo e difficile il rapporto con l'utenza. Così le prospettive per il sistema sanitario nazionale in un settore centrale della sua attività sono buie. Fanno il pieno invece settori forti nel privato, come ad esempio la chirurgia plastica, la dermatologia, l'oftalmologia. È quindi evidente che la risoluzione del problema non può che passare per una rivisitazione del Contratto Nazionale di Lavoro che deve prevedere delle forme di incentivo professionale ed economico adeguate all'impegno richiesto.

Si vuole concludere questa breve ma significativa relazione evidenziando che, a parte una problematica che interessa tutti i grandi ospedali italiani e che questa Azienda ha in parte risolto con adeguate soluzioni organizzative, l'AORN Moscati di Avellino riesce comunque a connotarsi quale Ospedale in continuo miglioramento, come testimoniato dal 34% di mobilità attiva per le attività di ricovero, specie per discipline come oncologia (che ha attivato tutti i Gruppi Oncologici Multidisciplinari previsti dalla Rete Oncologica Regionale), oculistica e ortopedia o come la posizione occupata dalla neurochirurgia nella recente classifica di Newsweek che la pone tra le prime 100 strutture al mondo e al 5° posto in Italia, o ancora come la connotazione di riferimento per tutto il sud Italia per le attività di Fisiopatologia della Riproduzione.

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