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Salute

L'importanza di mangiare bene fin da piccoli: il vademecum della nutrizionista Finelli

Consigli pratici per uno stile alimentare corretto a colazione, pranzo e cena

Un’alimentazione qualitativamente corretta e quantitativamente adeguata è importante affinché i bambini possano crescere in salute. L'età dai 4 ai 10 anni è caratterizzata da molti cambiamenti, sia fisici sia di stile di vita: per questo è importante porre molta attenzione alla qualità dei cibi con cui si nutrono i figli. Uno stile di vita sano, sin da bambini, è fondamentale non soltanto per la corretta crescita, ma anche per porre le basi di un modello alimentare che i bimbi si porteranno avanti per tutta la vita. 

Abbiamo chiesto alla dottoressa Francesca Finelli, Biologa Nutrizionista, esperta in nutrizione pediatrica e disturbi del comportamento alimentari, suggerimenti e consigli per proporre ai più piccoli un’alimentazione equilibrata e completa.

L'intervista 

1)Educazione alimentare: perché è importante e quanto può aiutare nell' accrescimento nutrizionale?

Il cibo ha un ruolo importante nella vita quotidiana dei bambini. Ed è un viaggio che inizia fin da piccoli e che dura tutta la vita. Le esperienze sul cibo fatte durante il periodo dell’infanzia sono importanti guide per il comportamento alimentare nell’adulto futuro. Il cibo ha molte proprietà che vengono percepite attraverso i cinque sensi: il gusto, l’odorato, la vista e il tatto e l’udito. Va sottolineato che l’ educazione alimentare dei bambini passa attraverso l’imitazione delle abitudini alimentari dei genitori: stare a tavola con gli adulti comporta anche un coinvolgimento relazionale ed è un’occasione per educare e per confrontarsi. Ecco quindi che,  Il tema dell’educazione alimentare specialmente in età pediatra è di fondamentale importanza per l’acquisizione di uno stile di vita salutare e ben bilanciato,  per far fronte alle fasi fisiologiche di accrescimento sia dal punto di vista  nutrizionale che quello legato al controllo del peso. Un problema particolarmente grave è quello dell’insorgenza dell’obesità infantile tra bambini e adolescenti. L'Italia e specialmente la Campania, lo ricordiamo, possiede il triste primato di essere il Paese europeo in cui l’obesità infantile e adolescenziale è maggiormente diffusa. Quindi appare di rilevante importanza che vi sia un’educazione alimentare nei bambini già in prima età, non solo a livello familiare ma anche scolastico. 

2)Ma come è possibile che il tema dell’obesità in età evolutiva è cosi in forte aumento specialmente in’Italia, culla della dieta mediterranea?

Le cause principali sono da ricercare nel cambiamento degli stili di vita: si mangia sempre più fuori casa, si cucina sempre meno e più velocemente, sono in aumento cibi preconfezionati e l'attività fisica per i bambini e per gli adolescenti si è ridotta moltissimo. Inoltre, sempre più spesso il cibo assume la connotazione di "valvola di sfogo" a cui i ragazzi ricorrono per gestire alla meno peggio le ansie e le difficoltà della crescita. Molti ragazzi obesi soffrono di un disturbo alimentare: il disturbo da alimentazione incontrollata, nell'ambito del quale, dinanzi alle difficoltà, l'abbuffata alimentare risulta apparentemente la soluzione. La complessità dei fattori che intervengono nello sviluppo dell'obesità in età pediatrica, associata alle complicanze già presenti in questa fase della vita, pongono la necessità di occuparsi del problema il più precocemente possibile e a livelli  multidisciplinare. 

3)Quali sono i principi di una dieta sana e le corrette abitudini che i bambini dai 6 ai 10 anni devono adottare? 

Yogurt magro, un paio di fette biscottate, frullati di frutta e ortaggi o ancora coppe di frutta tagliata a grandi pezzi e preferibilmente di vario colore così si può spezzare la fame dei bambini tra un pasto e l'altro in modo salutare e genuino. La noia che i piccoli possono sperimentare può spingerli a mangiare di più e fuori pasto, per questo è bene proporre loro alternative sane. Lo suggeriscono alcuni consigli elaborati dagli esperti della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (Siedp) affiliata della Società italiana di pediatria (Sip). Inoltre, sempre meglio preparare primi piatti con sughi poco elaborati, a base di verdure o di ortaggi oppure una zuppa di legumi. Attenzione ai condimenti e ad una alimentazione particolarmente grassa.  Come secondo piatto carni bianche, pesce, formaggi magri o latticini, affettati magri o uova. L’importanza della verdura e frutta, non va dimenticata, queste infatti, possono completare il pasto, consentendo di assumere poche calorie e fibre e aumentare il senso di sazietà. Inoltre è' importante mai come in questo momento tra le modalità di cottura preferire quelle a vapore, ai ferri e al forno, limitando in quest'ultimo caso l'uso dei grassi. Frutta, verdura e ortaggi possono essere consumati crudi, purché ben lavati. Non dimentichiamo, come buona norma eseguire una spesa sia 'intelligente', che prediliga alimenti sani come ad esempio anche i legumi che hanno il pregio anche di conservarsi a lungo, facendo attenzione alle richieste dei più piccoli che possono prediligere un cibo più Junk (merendine, nutella, bibite gassate e zuccherate).

4)Dottoressa può lasciarci dei consigli, un vademecum per i genitori?

Ecco un piccolo vademecum che consiglio ai miei piccoli pazienti e alle loro famiglie.

  • Fare un calendario è uno strumento utile per coinvolgere i bambini. Se ci si organizza creando un calendario settimanale, con la partecipazione attiva dei bambini , la dieta sarà molto più equilibrata e varia 
  • Introdurre i nuovi alimenti lentamente. I bambini per il nuovo cibo sono, per natura, fobici alla novità. Un piccolo trucco, può essere coinvolgerli nella preparazione del piatto o creare delle strategie  culinarie per l’inserimento di alimenti non graditi.
  • Dare scelte, non regole: è fondamentale educare i piccoli a scegliere tutte le possibili combinazioni alimentari senza troppe regole. Stimolando la curiosità e il contatto con il cibo.
  • Educare, ed essere l’esempio. Importante è aiutarli a renderli consapevoli e protagonisti attivi della loro quotidianità alimentare, stimolandoli attraverso il vostro esempio, in scelte più salutari senza troppe alternative al cibo presente a casa .

5)Quali cibi consiglia a colazione, merenda, pranzo e cena? 

E’ importante educare i bambini alla corretta e bilanciata colazione, che deve variare tra alimenti ricchi di cereali e prodotti preparati in casa nella genuinità. Yogurt magro, un paio di fette biscottate, frullati di frutta e ortaggi o ancora coppe di frutta tagliata a grandi pezzi e preferibilmente di vario colore così si può spezzare la fame dei bambini tra un pasto e l'altro in modo salutare e genuino. La noia che i piccoli possono sperimentare può spingerli a mangiare di più e fuori pasto, per questo è bene proporre loro alternative sane. Lo suggeriscono alcuni consigli elaborati dagli esperti della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (Siedp) affiliata della Società italiana di pediatria (Sip). Inoltre, sempre meglio preparare primi piatti con sughi poco elaborati, a base di verdure o di ortaggi oppure una zuppa di legumi. Attenzione ai condimenti e ad una alimentazione particolarmente grassa.  Come secondo piatto carni bianche, pesce, formaggi magri o latticini, affettati magri o uova. L’importanza della verdura e frutta, non va dimenticata, queste infatti, possono completare il pasto, consentendo di assumere poche calorie e fibre e aumentare il senso di sazietà. Inoltre è' importante mai come in questo momento tra le modalità di cottura preferire quelle a vapore, ai ferri e al forno, limitando in quest'ultimo caso l'uso dei grassi. Frutta, verdura e ortaggi possono essere consumati crudi, purché ben lavati. Non dimentichiamo, come buona norma eseguire una spesa sia 'intelligente', che prediliga alimenti sani come ad esempio anche  i legumi che hanno il pregio anche di conservarsi a lungo, facendo attenzione alle richieste dei più piccoli che possono prediligere un cibo più Junk (merendine, nutella, bibite gassate e zuccherate).

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