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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Salute

“La salute mentale a teatro”, presentato il progetto al teatro “Partenio” di Avellino

Promosso dal direttore della Salute Mentale, Pietro Bianco, e sostenuto dal direttore sanitario e dal direttore generale dell’Asl, Concetta Conte e Mario Ferrante

“La salute mentale a teatro”. È questo il titolo del progetto promosso dal direttore della Salute Mentale, Pietro Bianco, e sostenuto dal direttore sanitario e dal direttore generale dell’Asl, Concetta Conte e Mario Ferrante, presentato nella giornata di ieri presso il teatro “Partenio” di Avellino.

L’iniziativa prevede sette incontri rivolti agli utenti del dipartimento di Salute Mentale di Avellino, che si svolgeranno nella sala principale della struttura cittadina grazie alla disponibilità e alla sensibilità mostrate dal responsabile, Raffaele Pagnotta.

Responsabili del progetto, i due psicologi psicoterapeuti dell’Asl, Federica Tarantino e Massimiliano Abbatecola, il tecnico della riabilitazione Mariarosaria Landolfi e, per la parte teatrale, le maestre Martha Festa e Jessica Festa dell’associazione Puck Teatre e il videomaker Antonio Lippiello.

“Il percorso -spiega Tarantino- è nato dalla necessità di mettere al centro il tema della salute mentale e del concetto più ampio del benessere psicologico, per cui spesso la sola attività ambulatoriale di psicoterapia o sostegno psicologico non bastano”.

È prevista l’integrazione di un lavoro psicologico di gruppo e di un corso di teatro vero e proprio. “L’iniziativa -aggiunge Tarantino- ha lo scopo di migliorare la consapevolezza e la gestione delle emozioni che caratterizzano il quotidiano di ognuno di noi. Spesso -prosegue- a causa di svariate ragioni ci si può ritrovare a vivere un disagio emotivo che può essere affrontato ovviamente dai percorsi di terapia individuali, ma anche attraverso un percorso differente che offre l’occasione di incontrare l’altro in una dimensione relazionale sincera e desiderata”.

Insomma, l’obiettivo del progetto è quello di dar vita ad un percorso che oltre alla terapia di gruppo e al corso di teatro possa creare un’occasione di incontro autentico tra persone che desiderano mettersi in gioco.

“La salute mentale -sottolinea Tarantino- deve poter mettere la persona al centro muovendo da quelle che sono le risorse, non le difficoltà. L’iniziativa, dunque, non è di teatroterapia, ma di integrazione della terapia di gruppo ad un corso di teatro”.

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