rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Salute

Protocollo d'intesa sui trapianti d'organo, De Luca: "Un esempio straordinario di collaborazione, unico in Italia"

10mila persone attendono un organo per il trapianto. Di queste, 600 muoiono prima della donazione

E' stato sottoscritto questa mattina, al Palazzo di Giustizia di Napoli "A. Criscuolo", un protocollo d'intesa sull’importante tema dei trapianti d'organo che consentirà di accorciare i tempi dei prelievi di organo e salvare vite umane. Lo scopo del protocollo prevede l'ampliamento della platea dei potenziali donatori, tenuto conto dell’amplio divario tra il numero di persone con gravi malattie in attesa di trapianto d'organo o di tessuti ed il numero di organi o tessuti disponibili.

Il protocollo è stato sottoscritto dal Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, dal Procuratore Generale della Repubblica Luigi Riello e dall'Avvocato Generale della Repubblica Antonio Gialanella, con l’adesione di tutti i Procuratori della Repubblica del Distretto della Corte di Appello di Napoli.

Collaborazione tra autorità giudiziaria e sanitaria

Con il protocollo si è così disciplinato il rapporto tra autorità giudiziaria ed autorità sanitaria con riguardo all’espianto di organi e tessuti in caso di decesso di potenziali donatori causato da eventi che possono costituire dei reati (ad es. sinistri stradali, omicidi volontari, infortuni sul lavoro, responsabilità professionale); a ciò si aggiunge il caso della morte di soggetti detenuti.

De Luca: "Esempio straordinario, unico in Italia"

"E' una giornata importante. Devo ringraziare le autorità qui presenti per aver dato la loro disponibilità a realizzare questo protocollo d'intesa con la Regione che considero un esempio straordinario, unico in Italia, di collaborazione così estesa tra autorità giudiziaria e sistema sanitario regionale. Questa testimonianza di imepgno civile e di solidarietà di diverse istituzioni è un segnale di grande valore per la comunità perchè la donazione degli organi è un tema delicato da sempre, spesso si incontrano barriere psicologiche, che vanno superate, da parte dei familiari. In quesi due anni, il Covid ha causato una riduzione delle donazioni, sia di sangue sia di organi. Abbiamo 10mila persone in Italia in lista d'attesa per un trapianto. Di queste, 600 muoiono per non aver ricevuto in tempo utile l'organo per il trapianto. Un dato drammatico che smuove le coscienze".  

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Protocollo d'intesa sui trapianti d'organo, De Luca: "Un esempio straordinario di collaborazione, unico in Italia"

AvellinoToday è in caricamento