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Basta tamponi agli asintomatici: le possibili novità su test e isolamento

Le Regioni si muovono in ordine sparso. Per il Sottosegretario Costa l'autotesting con tampone rapido casalingo per chi ha fatto due dosi di vaccino è un'iniziativa che merita di essere approfondita

E' impressionante l'attuale groviglio di norme, ritardi, prenotazioni, mail, sms, whatsapp, siti in cui si ritrovano intrappolati migliaia di cittadini positivi al Covid o contatti stretti di positivi. "Le norme vanno semplificate per i positivi asintomatici con tre dosi", chiedono tra le altre la Lombardia e il Lazio, ad esempio. La richiesta è ridurre l’isolamento da 7 a 5 giorni. La norma però è stata cambiata meno di venti giorni fa ed è escluso che venga rivista nelle prossime ore. Per sbrogliare la matassa intanto alcuni territori hanno deciso di semplificare le norme. In Toscana basta un questionario per avviare il procedimento automatico di inizio e fine isolamento.

Modello Piemonte 

Si guarda con attenzione al modello Piemonte: da oggi ai positivi e ai loro contatti stretti ora arriva un Sms per collegarsi al portale regionale, leggere le regole e far partire l’isolamento. Lo stesso per il ritorno alla vita normale una volta che il tampone, da fare anche in farmacia a carico della Regione, risulta negativo. Il tampone potrà essere eseguito sia presso le strutture pubbliche del sistema sanitario regionale, dal proprio medico di famiglia o pediatra, oppure in farmacia o nelle strutture private autorizzate per questa attività. L'inserimento in piattaforma del tampone molecolare o antigenico negativo comporta l'automatica notifica al Dipartimento di Prevenzione dell'Asl e ai medici di famiglia/pediatri che, previa verifica del rispetto dei termini di legge, attesteranno entro 24 ore sulla piattaforma l'avvenuta guarigione per consentire l'immediato invio dell'sms di fine isolamento e la notifica al Ministero della Salute di emissione del Green pass da guarigione. Anche per la quarantena, sulla base delle nuove indicazioni normative, la persona che effettua il tampone con esito negativo, sempre previa verifica del rispetto dei termini di legge, riceverà un sms di fine quarantena.

Sui tamponi le Regioni si muovono in ordine sparso e alcune provano a forzare la mano. Al momento per confermare la positività al Covid e certificarne la guarigione serve fare un test molecolare (anche salivare) o antigenico (nasofaringeo o orofaringeo).

Novità assoluta: l'autotesting 

Mercoledì 19 gennaio in Emilia Romagna debutta una novità assoluta: l’autotesting, il tampone fatto a casa, che avrà per la prima volta valore ufficiale. Per entrare e uscire dall’isolamento, se si è asintomatici e vaccinati con tre dosi, basterà un tampone nasale fai-da-te. In caso di positività, i cittadini potranno caricare il risultato sul proprio Fascicolo sanitario elettronico e isolarsi. Dopo una settimana dovranno fare un altro test, sempre in casa: se il risultato sarà negativo basterà inserirlo sullo stesso sito per certificare la guarigione. Non è chiaro però come scaricare il nuovo Green Pass da guariti. Lazio e Liguria ritengono più sensato eliminare del tutto il tampone di fine isolamento per i positivi asintomatici. Iss e Cts per ora dicono no, ma la strada appare segnata e qualcosa cambierà al termine dell'ondata Omicron.

L'Europa frena

L'Europa frena. "Ogni Stato può adattare le regole alla propria situazione, ma è importante ricordare che sebbene il vaccino protegga dalla malattia grave, le persone vaccinate possono infettarsi e infettare gli altri - dice alla Stampa Stella Kyriakides, commissaria Ue alla Salute - È fondamentale continuare ad applicare altre misure preventive, come indossare la mascherina negli spazi affollati, mantenere la distanza e una buona areazione, indipendentemente dal fatto che i sintomi siano presenti o meno".

"Basta tamponi agli asintomatici"

"Basta tamponi agli asintomatici, basta scuole chiuse anche nei comuni in zona rossa, basta bollettini con l'elenco generico dei contagiati. I cittadini sono stanchi e stremati, ora è tempo di dare prospettive positive per chi ha fatto il proprio dovere da due anni". Così Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, in una intervista a Il Giornale. "Niente più quarantene per chi non ha sintomi? Se vogliamo la convivenza con il virus - spiega - dobbiamo poter circolare liberamente, con le dovute cautele, ovviamente, cioè l'uso delle mascherine che ormai non fanno più paura a nessuno mentre sono molto importanti per impedire la trasmissione del virus". Per Costa inoltre l'autotesting con tampone rapido casalingo per chi ha fatto due dosi di vaccino, introdotto dalla Regione Emilia-Romagna, "è un'iniziativa che merita di essere approfondita in un percorso condiviso e valutare la possibilità di estenderla al tutto il territorio nazionale perché alleggerisce il carico dei servizi sanitari ed è una grande semplificazione per i cittadini". "Gennaio sarà il mese del picco" di Omicron "ci dicono le previsioni. Ma noi dobbiamo avere il coraggio di anticipare lo scenario cominciando fin da ora con le semplificazioni. Ce lo chiedono i cittadini e tutte le regioni. Archiviare il green pass? Non appena la fase epidemica si trasformerà in endemica, il discorso andrà rivisto", conclude il sottosegretario.

"Dobbiamo liberare l'economia e togliere pressione dai servizi. Abbiamo tanto sponsorizzato i vaccini, valorizziamoli. Pertanto, per quanto riguarda l'isolamento dei contagiati, bisogna consentire ai vaccinati con terza dose o con seconda da meno di quattro mesi di uscire di casa dopo cinque giorni dall'insorgenza dei sintomi, se stanno bene, e senza necessità di negativizzarsi con un tampone". È la posizione di Franceso Vaia, direttore dello Spallanzani di Roma, in una intervista a Libero. "Per quanto riguarda i non vaccinati o i vaccinati da oltre 120 giorni - spiega - l'isolamento andrebbe ridotto dagli attuali dieci a cinque giorni".

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