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Astrazeneca, verso lo stop del Cts sotto una soglia d'età

Galli: "E' arrivato il momento di dare un'indicazione certa"

Le Regioni si muovono in ordine sparso intorno la vicenda AstraZeneca. Il siero già sconsigliato sotto una certa soglia d'età viene spesso somministrato anche agli under 60.

Tanti gli Astraday che sono stati promossi nelle ultime settimane in cui non è mancata la risposta cospicua di giovani che hanno scelto liberamente di aderire alla campagna vaccinale nonostante le raccomandazioni rispetto al siero AstraZeneca.

Tuttavia dopo gli ultimi fatti di cronaca che hanno colpito donne sotto i 50 anni di età dovrebbe arrivare in tempi brevi un pronunciamento definitivo sull'uso del prodotto AstraZeneca nella strategia vaccinale, specificamente nell'uso fra i giovani.

Ma decisione del comitato tecnico 

Gli esperti del comitato tecnico scientifico starebbero per prendere posizione: "Proprio in queste ore c'è un'attenzione che definirei suprema per cogliere tutti i segnali che possono in qualche modo allertare su eventuali effetti collaterali che portino poi a considerare dei cambiamenti di indicazioni al vaccino" ha affermato il coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Franco Locatelli.

Il vaccino di AstraZeneca, ricorda Locatelli, "è già preferenzialmente raccomandato per i soggetti sopra i 60 anni di età, perchè il rapporto tra i benefici derivanti dalla vaccinazione ed eventuali rischi diventa incrementale con l'età e particolarmente favorevole sopra questa soglia". "Quello che si è verificato nella sfortunata ragazza di Genova, cui va tutta la mia attenzione e affetto - ha detto - pone un'ulteriore riflessione, anche alla luce del mutato contesto epidemiologico in quanto la riduzione dei casi che abbiamo nel Paese rende anche più cogente tale riflessione".

L'Asl Napoli 2 ha revocato ieri l'open day in programma per oggi con il vaccino di Astrazeneca a tutti i residenti di oltre 18 anni, senza prenotazione: la Asl lo ha riconvertito con l’utilizzo di Pfizer e Moderna. In Sicilia invece da oggi a domenica 13 giugno i cittadini dai 18 anni su, che non presentano fragilità, potranno vaccinarsi su base volontaria senza prenotazione con AstraZeneca e Johnson&Johnson, mentre nel Lazio sono già aperte le prenotazioni per un open week over 18 Astrazeneca con vaccinazioni a partire dal 9 giugno a domenica 13 giugno, sempre con ticket virtuale.

Galli: "E' arrivato il momento di dare un'indicazione certa"

Sono eventi avversi rari, ma eventi che si verificano, ogni 70-100mila casi, e quasi sempre in giovani donne, è giusto allora continuare a vaccinare con Astrazeneca (o Johnson&Johnson, entrambi con vettore adenovirus, alla base del meccanismo), spingendo anche con gli Open day, senza limitazione di età? Il virologo dell'ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli, "da medico" pensa che "sia arrivato il momento di dare un'indicazione certa". "A questo punto - spiega ad Askanews - visto anche il livello di tensione che c'è su questo problema si deve essere capaci di misurare con chiarezza come siamo messi dal punto di vista del rapporto rischio-beneficio nell'utilizzare o non utilizzare questo vaccino per lo meno in quelle classi di età di cui stiamo parlando", ovvero under 60, giovani donne prevalentemente. E "nelle classi di età (e genere) dove si può fare a meno di utilizzarlo, è il caso di non utilizzarlo [...] due casi recenti di trombosi in giovani donne sono un dato incontrovertibile, quindi considerare questa problematica per la vaccinazione delle giovani donne è qualcosa da fare".

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