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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Stati generali sull'ambiente in Campania, De Luca: "Problema culturale, il tempo delle banalità è finito"

Le parole del Presidente della Regione Campania: "Abbiamo avuto un risultato politicamente molto significativo: la riduzione di un terzo della sanzione europea per infrazione ambientale. Dobbiamo completare la realizzazione delle reti fognarie. Non c'è un impianto realizzato che non veda la realizzazione di un comitato"

In occasione della cerimonia di apertura del Green Med Symposium, il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha tracciato il punto della situazione sulle politiche ambientali: "Abbiamo assunto questo tema come il capitolo fondamentale, insieme a quello della sanità. Venivamo da decenni di disastri ambientali e di discredito di immagine del nostro territorio, per cui era necessaria una scelta forte. Abbiamo lavorato in questi anni, facendo i conti con problemi vecchi, era inevitabile avere anche dei tempi medi per risolvere alcune questioni, non era possibile farlo nel giro di un mese. Siamo soddisfatti del lavoro fatto e questa è un'occasione per rilanciare la parte conclusiva del lavoro che ci siamo proposti di realizzare".

Rifiuti urbani: "Abbiamo dimostrato di saper mantenere gli impegni che abbiamo assunto anche con l'UE"

Soddisfazione per quanto riguarda la tematica dei rifiuti urbani: "Non abbiamo ancora il livello che vorremmo per la raccolta differenziata in tutto il territorio regionale, ma registriamo punte di eccellenza davvero importanti. Abbiamo avuto un risultato politicamente molto significativo: la riduzione di un terzo della sanzione europea per infrazione ambientale. Abbiamo dimostrato di saper mantenere gli impegni che abbiamo assunto anche con l'UE, puntiamo a eliminare entro la fine dell'anno tale sanzione. Significherebbe eliminare 130 mila euro al giorno che pagano l'Italia e la Campania. Da questo punto di vista, abbiamo ancora qualche difficoltà sull'impiantistica, ma il lavoro va avanti".

Ciclo e depurazione delle acque: "Avevamo una gestione creativa, si sversava dove capitava e andavamo avanti"

Per quanto riguarda il ciclo delle acque: "Abbiamo fatto risultati importantissimi. Ci siamo dati una legge regionale moderna, faremo probabilmente degli aggiustamenti. Ma abbiamo coinvolto il sistema delle autonomie locali nella gestione del ciclo. Stiamo lavorando anche nell'ambito del PNRR con grandi progetti di investimenti, a cominciare dalla Diga di Campolattaro: ma dovremo fare investimenti diffusi su tutto il territorio per il rifacimento delle reti e per ridurre, almeno della metà, la dispersione delle risorse idriche che è a livelli inaccettabili: ci rimettiamo almeno il 50% della dispersione idrica. Siamo impegnati anche ad avere una gestione duale delle risorse: acqua potabile e acqua per irrigazione e altri servizi".

Per quanto concerne la depurazione delle acque: "Veniamo da una situazione, ancora in parte, di grande criticità, legata anche qui al fatto che parti rilevantissime del territorio regionale non avevano assolutamente le reti fognarie. Avevamo una gestione creativa, si sversava dove capitava e andavamo avanti, con l'inquinamento di terreni e falde acquifere. Oggi, abbiamo una situazione accettabile sul Litorale Domitio, sulle Costiere Sorrentina e Amalfitana e sul Cilento. Dobbiamo completare la realizzazione delle reti fognarie: abbiamo un problema delicato sulla gestione dei reflui e degli allevamenti di bestiame, in particolar modo bufalini, secondo la salvaguardia del settore zootecnico. L'unico modo è eradicare la brucellosi, la TBC, in accordo con il Ministero della Salute. Abbiamo appena nominato il Commissario alla gestione di questo programma, abbiamo valutato con grande attenzione gli aspetti sociali e lo faremo ancora nei prossimi mesi. Utilizzeremo i reflui anche per produrre energia: lo faremo con impianti di gestione, azienda per azienda, adeguati sul piano tecnologico".

"Non c'è un impianto realizzato che non abbia visto, contemporaneamente, la nascita di un comitato"

Secondo De Luca, vi è un problema culturale alla base della raccolta differenziata e della realizzazione dell'impiantistica: "Non c'è un impianto realizzato che non abbia visto, contemporaneamente, la nascita di un comitato per favorire il sorgere del sole. Credo che il tempo delle banalità sia finito e, se non è finito, dobbiamo fare in modo che finisca con queste iniziative quanto prima possibile, perché tempo da perdere e pazienza non ne abbiamo. Il tema della transizione ecologica ha risvolti sul piano sociale in Occidente; sociale, produttivo e culturale nei paesi del Terzo e Quarto Mondo. È una delle ragioni per le quali, anche dal punto di vista dell'ambiente, dobbiamo immaginare un mondo multipolare, non con un solo centro di comando. Altrimenti questi problemi sono ingestibili a lungo termine. Senza dialogo e senza un'idea di questo tipo, andremo verso il disastro militare e ambientale". 

"Mappa dei fuochi estesa in tutta Italia, ma si parla casualmente solo della Campania"

Un problema culturale che si estende anche a livello nazionale: "Noi abbiamo avuto una terra segnata da roghi, vi devo dire che la situazione di oggi non è quella di dieci o cinque anni fa. Abbiamo fatto investimenti anche in questa direzione. Se andate su Google, vedrete che la mappa dei fuochi è estesa in tutta Italia, anche se, come sempre, si parla soltanto di una parte dell'Italia, casualmente collocata a Sud e, ancor più casualmente, in Campania. Siamo abituati. Vogliamo un'operazione verità, ma ci siamo anche stancati di subire campagne mediatiche insopportabili".

"Siamo malati di ipocrisia, burocratismo e ideologismo. L'unica cosa che non siamo in grado di mantenere è la concretezza, la politica dei risultati" conclude De Luca.

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