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Sistema Irpinia, si riparte dal nuovo CdA: Rosanna Repole è il nuovo presidente della Fondazione

Nel corso della conferenza stampa sono stati annunciati i nuovi membri del Consiglio di Amministrazione e gli obiettivi per il rilancio della Fondazione Sistema Irpinia

Sistema Irpinia, si riparte con il nuovo CdA. Presso la Sala Grasso di Palazzo Caracciolo, il Presidente della Provincia di Avellino Rino Buonopane ha indetto una conferenza stampa per annunciare i nuovi membri del Consiglio di Amministrazione e gli obiettivi per il rilancio della Fondazione.

Il Presidente della Fondazione Sistema Irpinia sarà la professoressa Rosanna Repole, già, in passato, amministratrice provinciale e sindaco del Comune di Sant'Angelo dei Lombardi. Tra i componenti del rinnovato CdA, presenti anche: la dott.ssa Eliana Petrizzi, il prof. Toni Ricciardi, il dott. Luigi Napolitano, il prof. Paolo Saggese e il prof. Antonio Polidoro.

Componenti di diritto i rappresentanti di Confindustria Avellino, Camera di Commercio, Unpli, Acli Turismo e Touring Club.

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Buonopane: "Dobbiamo adoperarci per dare continuità a questo progetto"

"L'idea è quella di proseguire con un progetto avviato dalla passata amministrazione, cercando di migliorare laddove sarà possibile" esordisce Buonopane. "Sistema Irpinia nasce come una fondazione di partecipazione pubblico-privato e di promozione culturale: l'idea, infatti, è quella di coinvolgere anche soggetti privati. Il percorso della Fondazione è stato un po' tribolato, sicuramente ha inciso il periodo della pandemia: un'attività che è stata avviata, in parte, e che poi è stata frenata dall'emergenza sanitaria. Preso atto delle dimissioni che mi sono giunte dal precedente CdA, dopo un'attenta valutazione, ho inteso dare continuità al progetto, migliorandolo e dando spazio a voci del territorio. I componenti sono tutti irpini, con diverse professionalità nel campo della cultura e della promozione del territorio".

La Fondazione svolgerà un ruolo di coordinamento che, secondo Buonopane: "Può estendersi nella misura in cui la stessa Fondazione riuscirà a offrire molti altri servizi rispetto agli hub che, allo stato attuale, sono 27 su tutto il territorio irpino. All'inizio, si è immaginato che la promozione potesse avvenire attraverso questi hub, impiegando professionalità, anche molto giovani, impegnate in un percorso di carattere pratico e teorico. Io non so, onestamente, quale fosse l'idea di futuro per questi ragazzi, in quanto molti di loro hanno investito energie e risorse in quest'attività, con tanta passione e abnegazione. Bisogna costruire un percorso duraturo per questi ragazzi: la loro formazione terminerà a metà 2023. Sotto quest'aspetto, dobbiamo adoperarci per dare continuità a questo progetto e per garantire quelle che sono le aspettative legittime degli stessi ragazzi. Sono stato tacciato per un presidente che voleva smantellare: invece, ritengo che occorre dare loro una prospettiva".

Gli stessi hub: "Devono garantire ulteriori servizi: soltanto in quel momento avranno senso. L'idea che qualcuno possa partire da Napoli, arrivare fino all'hub di Montella e chiedere cosa visitare, la vedo poco fattibile. Ben altra cosa è intercettare a monte quel flusso intenzionato a visitare l'Irpinia e mettere a disposizione dei turisti appositi pacchetti. Un'altra sfida è quella di dare alla provincia una vetrina al di fuori dei suoi confini, in luoghi che godono di flussi turistici importanti: l'aeroporto, la stazione centrale o i porti di Napoli". 

Sull'interlocuzione con la Regione Campania: "Ho incontrato l'Assessore Casucci. Dobbiamo premere sulla questione della cultura, della rete museale e delle biblioteche. Tale funzione viene delegata alle province ed è chiaro che dobbiamo far valere le nostre ragioni, dimostrando che abbiamo servizi da offrire".

"Si è immaginato di chiudere gli hub, ma ciò non ha impedito ai ragazzi di continuare la formazione, lavorando anche a progetti come quelli sui Carnevali Irpini. Ora ripartiranno a pieno regime, con tutto il supporto della Fondazione" conclude Buonopane. "A giorni, verrà consegnata la piattaforma (già online, ndr), gestita da un gruppo redazionale che la società, alla quale è stata affidata la gestione del sito, sta costruendo. Infine, vogliamo dividere la questione del patrimonio ad Avellino: nella mia visione, c'è la necessità di distinguere la Biblioteca, luogo che deve essere fruibile ai ragazzi nel corso di tutta la giornata e nei fine settimana, dalla parte museale che, ritengo, debba essere trasferita interamente all'ex Carcere Borbonico, in cui possono confluire anche eventi di promozione culturale".

Repole: "Progetti di questo tipo, una volta avviati, devono essere verificati e valutati"

Il nuovo Presidente della Fondazione Sistema Irpinia, Rosanna Repole, ricorda lo sforzo profuso per dare vita e continuazione al progetto: "Ho rivestito la carica di delegata alla cultura della Provincia di Avellino e già all'epoca, con l'allora presidente (Domenico Biancardi, ndr), abbiamo deciso di affrontare questa sfida che, tuttavia, ha subito, nel tempo, dei rallentamenti. A prescindere da ciò, progetti di questo tipo, una volta avviati, devono essere verificati e valutati. Questo territorio ha bisogno di essere messo a sistema e chi deve guidarlo non può farlo da solo, ma lo deve fare in collaborazione con enti quali Provincia, Regione e Comuni, nonché con il Consiglio di Amministrazione che ha un ruolo ben preciso".

Il nuovo CdA riflette, secondo la Repole, un mix di competenze e di rappresentanza territoriale diversificata: "Abbiamo un grande obiettivo: creare una squadra, i cui componenti possano interloquire tra loro, nel rispetto e nell'autonomia dei ruoli. Ma questo non basta, perché signifcherebbe rimanere chiusi, senza comprendere le reali potenzialità del territorio. C'è bisogno di un lavoro di rete, mettendo insieme tutto ciò che il territorio può offrire, anche in merito alle iniziative promosse dai giovani. L'amministrazione provinciale, da Statuto, ha previsto la Consulta delle Associazioni: per cui, verrà aperta una manifestazione di interesse, si coinvolgeranno tutte le associazioni e le stesse hanno diritto a una loro presenza nel CdA".

Ma fare tutto significherebbe non arrivare a fare nulla: "Bisogna capire bene, lavorando su ciò che c'è sul territorio e con il contributo anche di Camera di Commercio e Confindustria, cosa possiamo offrire in termini di ospitalità. Non ci dobbiamo inventare, dobbiamo capire quello che abbiamo e lavorare con queste persone. Bisogna capire anche la questione legata al portale, investendo molto sulla multimedialità e sull'innovazione e scegliendo il target su cui soffermarci. Finalmente, il turismo, dopo anni, non è più una parola. C'è, poi, tutto un discorso legato all'ambiente e al patrimonio immateriale della nostra terra, ossia vino, prodotti tipici, nonché turismo dedicato a famiglie e scuole. I protagonisti saranno i ragazzi degli hub, i quali non possono limitarsi a dare semplicemente delle informazioni e a diventare dei piccoli burocrati. Oltre ai Carnevali, hanno lavorato anche alla messa in rete degli itinerari dei Castelli e al progetto delle acque. Dobbiamo continuare a favorire la loro creatività e le loro competenze, affinché possano offrire idee in progettazione".

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