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Santa Paolina, Egidio: "Il sindaco ci spieghi in che modo vuole difendere l'interesse dei cittadini"

Scontro sulla decisione del primo cittadino, Rino Ricciardelli, di votare contro il bilancio dell'Alto Calore: "Amministrare un comune è una cosa seria, non un gioco da bambini"

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa di Giovanni Egidio, consigliere comunale di Santa Paolina appartenente al gruppoconsiliare del Partito Democratico.

A parte il populismo becero di cui è chiara espressione il sindaco di Santa Paolina, con proclamazioni deliranti in difesa dei cittadini, ci spieghi in che modo ha intenzione di attuare questa difesa, se non sposando il piano di rilancio di Ciarcia. Crede che il fallimento dell’ente sia la soluzione ai problemi e quindi questo porti al risanamento delle casse comunali? Un sindaco che nel suo orto colleziona debiti fuori bilancio per pagare contenziosi legali? O ha mai sentito parlare di rigenerazione energetica, transizione ecologica, il sindaco che riceve notifiche di ricorsi perché non vuole pagare gli oneri di discarica derivanti dai lavori commissionati dal comune di Santa Paolina? Nel merito ci farebbe piacere sapere quali sarebbero i maggiori costi che gravano sulle tasche dei cittadini di Santa Paolina. Dopo aver votato favorevolmente allo scorso bilancio e aver contribuito alla rielezione di Ciarcia alla presidenza dell’Alto Calore oggi il nostro sindaco, senza motivazioni credibili, senza variazioni di costi ma bensì con una credibilità maggiore dell’azienda, esprime voto contrario al bilancio. I populisti vanno smontati pezzo pezzo perché sono come quelli che gridano “al lupo” ma poi non dicono da dove proviene questo lupo. Noi abbiamo studiato qualche numero delle voci di bilancio con il limite delle nostre competenze e non troviamo grossi squilibri rispetto agli scorsi anni, anzi c’è un aumento di fatturato di circa 10 milioni e prepensionamenti che abbatteranno i costi nei mesi a venire. Al sindaco vorremmo chiedere il merito della sua posizione come portavoce della comunità di Santa Paolina, perché ci è sorta una domanda: non è che forse la contrarietà è dettata da ragioni sue personali avverso la presidenza Ciarcia, visti i rapporti di amicizia e di politica che legano il PD di Santa Paolina, come è ovvio che sia, con quello provinciale di cui Ciarcia è anche espressione? Il sindaco non è nuovo a dispetti amministrando la cosa pubblica, per questo ci sorge il dubbio. Amministrare un comune è una cosa seria, non un gioco da bambini che si fanno i dispetti perché questo sì che fa male ai cittadini.

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