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Sanità e autonomia differenziata, Fico (M5S): "Un provvedimento che spacca il paese e non colma i divari territoriali"

Questo pomeriggio, presso l’Ex carcere borbonico, si è svolto l'incontro con Massimo Villone, professore emerito di Diritto Costituzionale alla Federico II, animatore del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale

Il Movimento 5 Stelle in campo sul tema dell’autonomia differenziata e la sanità. Questo pomeriggio, presso l’Ex carcere borbonico, si è svolto l'incontro con Massimo Villone, professore emerito di Diritto Costituzionale alla Federico II, animatore del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale. Per l'occasione sono intervenuti l’economista Paolo Ricci, professore ordinario alla Federico II, il dottore di ricerca in economia delle aziende pubbliche Giuseppe Carillo. Le conclusioni sono state affidate all’ex presidente della Camera Roberto Fico, al vice presidente del Movimento 5 Stelle, Michele Gubitosa e al consigliere regionale, Vincenzo Ciampi.

"Ho organizzato questo incontro - dice il consigliere regionale Ciampi - su un tema centrale in questi tempi difficili: la sanità riguarda tutti, gli anziani, le nuove generazioni. Ci interessava approfondire il tema dal punto di vista delle difficoltà ulteriori in questo ambito che potranno provenire dalla riforma Calderoli. Una riforma che va contro il dettato costituzionale, contraddice i principi di sussidiarietà e solidarietà della carta fondamentale, in sostanza potrebbe fare danni enormi in termini di risposte alla richiesta di sanità che arriva dai cittadini. Non vogliamo che ci sia un ulteriore calo di qualità delle prestazioni. Abbiamo chiesto un intervento scientifico a degli accademici ma anche un’analisi politica a personalità delle istituzioni".

"L’intenzione è spaccare il paese e privilegiare alcune regioni a danno di altre"

“L’autonomia differenziata può violare principi costituzionalmente garantiti", afferma Massimo Villone. "Dal punto di vista del diritto individuale e del principio di eguaglianza, ma anche dal punto di vista dell’unità del paese in quanto Repubblica. L’intenzione è spaccare il paese e privilegiare alcune regioni a danno di altre. In questo momento abbiamo i sindaci che si oppongono ed è una presenza assolutamente importante. I governatori, invece, hanno più di qualche interesse”.

“L’autonomia differenzia va verificata anche dal punto di vista finanziario", dichiara Paolo Ricci. "Basti pensare alla copertura che, in diversi casi, viene negata. Si farà riferimento soltanto alla spesa storica. Siamo in una situazione di comprensione di ciò che accadrà ma, sicuramente, possiamo dire che siamo vittime di una politica inadeguata che continua a presentarsi tale in tutti i suoi ruoli”.

“Pensiamo già alla spesa procapite in Campania. Stiamo parlando di un provvedimento, così come l’ha previsto Calderoli, che divide il Paese e che non riesce a colmare i divari territoriali"m tuona Roberto Fico. "Noi dovremmo fare il processo opposto, unificando il paese e fare sistema tra Nord e Sud. Si devono fare dei piani integrati di sviluppo territoriale. Ogni territorio ha delle peculiarità e delle capacità e vanno sviluppate con investimenti e con una visione che sia lungimirante. Anche il problema dello spopolamento delle aree interne e dei piccoli comuni non è di facile soluzione ma bisogna lavorare per porre rimedio”.

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