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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Salvini e De Luca all'unisono: "Rilanciare la battaglia per l'autonomia differenziata"

Il leader della Lega e il presidente della Regione Campania ospiti al Palazzo Reale per i 130 anni del quotidiano campano 'il Mattino': unità di vedute tra i due esponenti politici, in merito soprattutto alla legge quadro sull'autonomia, ma anche sulla guerra in Ucraina e sulla pace

Ospiti, presso il Palazzo Reale di Napoli, in occasione dell'evento dedicato ai 130 anni di storia del quotidiano "Il Mattino", il leader della Lega Matteo Salvini e il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Unità di vedute tra i due esponenti politici, in merito soprattutto alla legge quadro sull'autonomia, ma anche sulla guerra in Ucraina e sulla pace.

"Dobbiamo rilanciare questa battaglia, la legge quadro sull'autonomia dovrebbe essere pronta"

"Devo dire che abbiamo avuto posizioni differenti con i colleghi della Lega, ma dico che dobbiamo rilanciare questa battaglia" afferma De Luca. "E voglio dire a Salvini che ho notato un po' di timidezza, da parte di alcuni miei colleghi, presidenti di Regione del Nord. Ho sollecitato più volte Fedriga (Presidente della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, ndr) ad aprire formalmente il problema dell'autonomia. Ma vedo qualche timidezza che non ho io. Dopo l'esperienza Covid, posso dire che le regioni hanno fatto il 99% del proprio lavoro. Ho ascoltato delle cose che gridavano vendetta dagli ultimi commissari, in particolar modo l'ultimo che girava con la mimetica e con gli anfibi: non hanno fatto niente. Lo Stato italiano doveva fare due cose semplici: distribuzione corretta dei vaccini, e non è stato fatto, avviare una campagna di produzione dei vaccini in Italia, per la quale bastavano sei mesi, e non è stato fatto. Bisognava fare un piano di sicurezza per garantire il rispetto delle ordinanze e lo Stato italiano non l'ha fatto, era totalmente inadempiente. Senza un contributo delle Regioni, credo che non andremo molto lontano".

"Abbiamo fatto una riunione, settimana scorsa, con il Ministro Gelmini, Zaia e Fontana e la legge quadro sull'autonomia dovrebbe essere finalmente pronta" risponde Salvini. "Spero che nessuno del Parlamento o del Governo si metta di traverso: non significa togliere qualcosa a qualcuno, ma significa premiare chi amministra meglio e ridistribuire i servizi ai cittadini in tutta Italia".

Salvini: "Sulla scuola serve un programma comune, cattiva amministrazione dovuta alla classe dirigente locale"

Sulla, scuola, continua il leader del Carroccio: "Dobbiamo avere un programma comune, da Belluno a Lampedusa. L'Italia è bella perché sono 7.900 comuni diversi e mettere in risalto alcune peculiarità è possibile. Faccio l'esempio della Provincia Autonoma di Trento, dove gli insegnanti e i programmi dipendono dalla provincia e dove i bimbi possono andare a scuola senza mascherina".

"Sono contento che il Presidente De Luca abbia individuato in una cattiva amministrazione, imputabile non ai cittadini, ma a una classe dirigente locale, alcuni divari che esistono, per esempio, nella gestione dell'emergenza rifiuti" continua Salvini. "Se ci sono, ad esempio, quattro milioni di tonnellate di ecoballe che, da decenni, inquinano il territorio e i polmoni dei cittadini campani, qualcuno ne dovrebbe rispondere".

De Luca: "Interesse dell'Italia avere respiro nazionale da tutte le forze politiche"

"Io sono fra quelli che hanno apprezzato la svolta nazionale della Lega: lo ritengo un bene per l'Italia. La Lega ha eletto due o tre rappresentanti: possono bastare, non andiamo oltre" ironizza De Luca. "Battute a parte, è interesse dell'Italia avere respiro nazionale da parte di tutte le forze politiche. Il Movimento 5 Stelle ha vissuto l'epoca del diciannovismo, della grande confusione, a partire dal principio '1 vale 1' che era una completa idiozia: le élite sono indispensabili per governare qualsiasi sistema complesso. Oggi vedo una situazione complicata, in quanto Conte stia cercando di trovare un profilo identitario, accentuando gli elementi estremistici: non credo che questa strada porti lontano. Capiamo quale può essere una base programmatica per una forza riformista di livello europeo".

"Dobbiamo dare una svolta anche a una politica meridionalista: meno lamentazioni e rivendicazioni, anche se dobbiamo combattere con le unghie e con i denti, e spiegare che vi è una convenienza reciproca a risolvere il problema del Mezzogiorno" prosegue il Governatore della Regione Campania. "L'Italia non può reggere se, al Sud, ha il 20% di occupati in meno rispetto al Nord o rispetto alla Germania. Dunque, è conveniente per tutta l'Italia recuperare questo divario nell'occupazione, nelle infrastrutture e utilizzare questa piattaforma meridionale rivolta all'Africa e al Medio Oriente".

Guerra in Ucraina: "L'arma più forte sarà la diplomazia"

Visioni condivise anche sulla guerra in Ucraina. Fa notare Salvini: "Oggi è il terzo mese di conflitto. Stiamo ancora mandando, e la Lega l'ha approvato, aiuti economici, umanitari e militari. Se mi chiedete che la soluzione è inviare altri missili e altri carri armati nei prossimi mesi, la risposta è no. L'arma più forte sarà la diplomazia e, fra ieri sera e stamattina, sono arrivati due segnali importanti: l'ultimo qualche ora fa, quando il viceministro degli Esteri russo ha dato l'ok all'apertura di un corridoio navale per riportare il grano in Medio Oriente e Africa, in quanto vi sono mezzo miliardo di cittadini africani che rischiano la fame e la morte nelle prossime settimane". 

"Io ho la sensazione che stiamo nelle mani di una banda di incompetenti, di dilettanti allo sbaraglio" conclude De Luca. "Abbiamo un segretario generale della NATO, Stoltenberg, il cui nome è già un presagio. Ma si può immaginare di creare condizioni di stabilità per un secolo di pace in Europa, avendo su tutta la frontiera occidentale della Russia Paesi che rientrano tutti nella NATO, possibilmente legittimati a installare basi missilistiche? Putin è colpevole per aver utilizzato la logica della guerra preventiva, come Bush in Iraq, e per aver sottovalutato lo spirito nazionale degli ucraini. Ma noi non siamo innocenti e stiamo facendo un processo di mistificazione dei fatti avvenuti: nessuno ha detto che l'Ucraina ha violato gli accordi di Minsk; nessuno ha detto che si sta facendo un processo di pulizia etnica a danno della comunità russa; nessuno ha detto che, in Ucraina, in galera vi è il capo dell'opposizione. Altro che democrazie liberali. Solo che, nella pubblica comunicazione, se sono russi sono tutti oligarchi, se sono ucraini sono tutti democratici oxfordiani. E non va bene. Se c'è un megayacht, quello è di Putin, ma se c'è una megavilla in Toscana, di proprietà di Zelensky, acquistata da una società di famiglia stabilita a Cipro, non se ne parla più".

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