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Regionali, Petitto attacca: "Il Pd non mi ha chiamato"

La mancata presa di posizione del Partito Democratico sulla scelta del candidato irpino da proporre alle prossime Regionali agita gli animi dell'ex Presidente del Consiglio Comunale: "Non è più tempo per attese e inciuci"

Tiene banco, nello schieramento irpino del Pd, la scelta del candidato che il Nazareno dovrà proporre per le prossime elezioni regionali. 

A rompere il silenzio è Livio Petitto che, in occasione della presentazione del libro di Federico Conte, dal titolo Oltre le Regioni, Il Caso Campania, ha espresso tutta la sua delusione nei confronti del coordinamento provinciale: "Non mi aspettavo qualcosa in più, aspettavo almeno di essere chiamato. Ad oggi, non ho ricevuto neanche una telefonata da qualche dirigente autorevole del Partito Democratico. Ci poteva essere qualche confronto molto più schietto, mesi addietro, cosa che finora non c'è stata. Ne prendo atto e vado avanti, con tutti quei cittadini che hanno deciso in questi anni di sostenermi e con, quelle idee che, sicuramente, sono alternative a quelle di certi personaggi che, in questi anni, hanno fatto disastri nella nostra provincia".

La nota di Petitto: "Basta attese e inciuci"

Lo stesso Petitto, in una nota che riportiamo qui di seguito, ha manifestato il suo dissenso nei confronti della mancata presa di posizione del Partito Democratico.

Non è più tempo di attese e inciuci. Scusate se in questi giorni ho mantenuto il silenzio, l'ho fatto per rispetto dell'elettorato e di un progetto politico che ho visto crescere in questi lunghi 10 anni di sacrifici per la mia gente e il mio territorio. È vero, ho amarezza e forte apprensione per questa fase politica poco chiara che grava sul nostro Partito Democratico. Sono moltissimi gli amministratori, gli attivisti, i tesserati che vivono questo momento fragilissimo che definisco storico. Storico perché potrebbe cambiare l'intera organizzazione politica e gli equilibri che hanno affermato il Partito Democratico in Irpinia. Questo mi rattrista moltissimo e non per un futuro personale ma per un ideale per cui ho combattuto e per cui combatto e chi mi conosce sa quanto io sia determinato. Se la sete di potere e l'attaccamento alla poltrona di pochi deve continuare a dilaniare questo territorio, IO NON CI STO! Stanno facendo di tutto: cordate, lettere anonime, campagne elettorali impari e tutto questo perché temono le energie di un elettorato che vuole cambiare le sorti dell'Irpinia. Bene. Si rompe il silenzio, si rialzano i riflettori e si rimette in discussione tutto e a farlo non sarò io ma l'elettorato che ha bisogno di trasparenza, correttezza e progettazione concreta. Non mollo. Non molliamo!

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