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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Ariano Irpino

Regionali, Di Maio torna in Irpinia: "Terra governata da uomini di peso, ma i problemi li risolve il M5S"

Il Ministro degli Esteri fa tappa ad Ariano Irpino per supportare i candidati del Movimento 5 Stelle

Luigi Di Maio torna in Irpinia. Il Ministro degli Esteri è stato ospite, questo pomeriggio, ad Ariano per un incontro con la cittadinanza e con i parlamentari irpini, a sostegno del candidato a sindaco Enrico Franza e del sì per il taglio ai parlamentari.

Di Maio esordisce, ricordando l'esperienza del marzo 2018 alle elezioni politiche: "Quella sera, dovevamo decidere se varcare il Rubicone, o arrenderci di fronte al 33%. Ma quella sera, c'era una persona con cui provammo a creare un governo, un professore pugliese affermato che, due mesi dopo, sarebbe diventato Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte".

Il passaggio successivo è sull'emergenza Covid-19, che ha colpito duramente la comunità di Ariano Irpino: "So quanto avete sofferto, ma sono contento di quella scelta compiuta il 4 marzo, nella peggiore crisi dal dopoguerra a oggi. Raggiungere un accordo in quella situazione significa anche accettare le sfide, e vedere tutti gli altri capi di Governo che hanno rispettato Conte mi ha rincuorato".

Di Maio si è, inoltre, soffermato sul rilancio dello stabilimento dell'IIA di Flumeri: "Sono nato ad Avellino e vivo da sempre a Pomigliano D'Arco. Conosco questo territorio, da sempre governato da uomini di peso. Eppure, il problema di Industria Italiana Autobus lo hanno dovuto risolvere Generoso, Carlo, Michele: senza di loro, non avremmo mai ottenuto l'accordo. Qui ci sono personaggi leggendari della politica che, probabilmente, non avevano interesse. Quando so che questo territorio ho un problema, o lo risolvo o non me ne libererò mai".

E poi, sui recovery fund: "Mai come in questo momento, abbiamo vinto la partita importante, ottenendo 209 miliardi di euro, primo Paese dell'Ue per fondi ottenuti. All'inizio, è una bella notizia, ma da quest'anno noi andiamo in pari, immaginate come saremo attenzionati dagli altri Stati. È per questo che i Comuni e le Regioni devono intervenire: mai come in questo momento, voi deciderete in che mano mettere questi 209 miliardi. Questi soldi non torneranno più se non li spendete bene".

Le elezioni del 20 e 21 settembre rappresenteranno, infine, un banco di prova per il referendum sul taglio dei parlamentari: "Questa legge è stata votata da tutti, non è solo del Movimento 5 Stelle. Tutti avevano detto sì: tuttavia, hanno capito a un certo punto che si faceva sul serio. Voi vi siete andati a vedere chi sono questi 70 senatori? Sono tre tipologie: gli assenteisti; quelli che si sono fatti eleggere con i gialli, e poi sono andati con i bianchi, con i neri e poi addirittura con il gruppo misto; i paracadutati, residenti a Bolzano ma si fanno eleggere a Palermo, perché al nord non ottengono voti. Queste tre tipologie di persone non dovrebbero esistere più in Parlamento e affronteremo questo problema. In Italia, abbiamo 60 milioni di abitanti e quasi 1000 parlamentari; la Germania, che di abitanti ne ha 22 milioni in più, ne ha circa 700. È nei numeri che dobbiamo votare sì, poi sicuramente c'è anche un discorso legato al risparmio. Chiedete a un commerciante quanto ci impiegherà a guadagnare 300.000 euro, probabilmente non ce la farà in una vita intera. Cominciamo da questo".

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