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Referendum giustizia, Montefusco (Sinistra Italiana): "La strada referendaria è un errore"

Le considerazioni del coordinatore provinciale di Sinistra Italiana sui cinque quesiti per cui i cittadini italiani sono chiamati ad esprimersi con il voto il prossimo 12 giugno

Domenica 12 giugno, i cittadini italiani sono chiamati alle urne per rispondere sì o no a cinque quesiti riguardanti la giustizia. Il coordinatore provinciale di Sinistra Italiana Roberto Montefusco esprime la sua opposizione al referendum: "La nostra è una contrarietà di merito rispetto ai quesiti, che si può articolare o con un voto contrario oppure con la non partecipazione al referendum".

Montefusco: "L'impianto del referendum è punitivo nei confronti della magistratura"

"Noi consideriamo l'impianto del referendum sbagliato perchè punitivo nei confronti della magistratura - afferma Roberto Montefusco - la giustizia italiana ha bisogno di riforme ma non si può procedere con l'accetta. Riteniamo che sia sbagliato demolire l'impianto di una norma perfettibile come la Legge Severino che interviene su elementi di verità ovvero sulla necessità di contrastare la corruzione nella pubblica amministrazione per quanto riguarda chi ricopre incarichi pubblici; così come consideriamo sbagliata la strada della separazione delle funzioni tra magistratura requirente e magistratura giudicante, un modo per arrivare a quella separazione delle carriere che, ricordiamolo, allo stato la nostra Costituzione non prevede ed impedisce".

"La strada referendaria è un errore"

"Altri quesiti sono eccessivamente tecnici. Consideriamo anche surreale che i cittadini italiani non possano scegliere su temi fondanti come il fine vita e, invece, sono chiamati a partecipare ad un referendum su materie nei confronti delle quali dovrebbe esprimersi il Parlamento - sostiene il coordinatore provinciale di Sinistra Italiana - l'inerzia di quest'ultimo non può essere sostituita dai quesiti referendari che tagliano con l'accetta temi delicati e complessi. Consideriamo la strada referendaria un errore. Fa specie vedere ergersi a garantisti forze politiche come la Lega o Fratelli d'Italia che hanno fatto del giustizialismo nei confronti dei poveri e dei migranti una loro bandiera" conclude.

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