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Radioterapia, Maraia: "All’ospedale di Ariano siamo ancora in alto mare"

"Occorre garantire tempistiche certe"

Il mese scorso veniva diffusa la notizia che, con riferimento al Programma di investimenti ai sensi dell’art. 20 della legge n.671/1988, DM 6.12.2017, riguardante la riqualificazione e ammodernamento tecnologico dei servizi di radioterapia oncologica di ultima generazione , la Regione Campania, con decreto Dirigenziale n. 7 del 20.01.2022, aveva approvato il progetto esecutivo per l’intervento "Accelleratore lineare ad energia media e multipla" da destinare al P.O. "Frangipane" di Ariano Irpino, per un importo complessivo di 6.029.149 euro, di cui 3.744.000 euro a carico dello Stato, 197.052 euro a carico della Regione Campania e 2.068.096 euro a carico dell’Azienda Sanitaria Locale. Tale decreto dirigenziale è stato trasmesso al Ministero della Salute insieme alla richiesta di ammissione a finanziamento. Tuttavia, presso l’ospedale Sant’Ottone Frangipane di Ariano Irpino dei servizi di radioterapia ancora non vi è traccia, ed i pazienti del nosocomio arianese che debbono usufruire della radioterapia sono costretti a far riferimento ad altre strutture lontane anche centinaia di chilometri: in attesa dell'allestimento della radioterapia ad Ariano, sarebbe stato molto più opportuno, ad esempio, avere il Rummo di Benevento come punto di riferimento. Sappiamo che i DCA n. 75/2018 e n. 49/2018 hanno fissato nel numero di 47 acceleratori lineari il fabbisogno di strumenti di radioterapia in Regione, al fine di garantire il rispetto del parametro ministeriale di 1 impianto ogni 150.000 abitanti. Malgrado ciò attualmente in Regione Campania sono funzionanti molti meno acceleratori lineari (comprendendo sia quelli nelle strutture private che quelli nelle strutture pubbliche). Per tale motivo il servizio è del tutto inefficiente, anche alla luce del fatto che spesso i reparti di radioterapia esistenti, sia pubblici che privati, sono dotati esclusivamente di un acceleratore lineare (laddove la normativa indica la necessità di collocare due impianti nella medesima struttura) e sono privi di convenzione con altre strutture. In caso di guasti ai macchinari le prestazioni non vengono erogate. Tale situazione di carenza determina anche il dirottamento dei pazienti verso plessi ospedalieri lontani dalla propria residenza, arrecando ciò ulteriori disagi. Intendo promuovere iniziative sia a livello ministeriale che regionale per ottenere indicazioni su tempistiche certe per la dotazione degli strumenti necessari alla radioterapia, tra cui il suddetto acceleratore, presso l’ospedale Frangipane di Ariano. È auspicabile che anche l’amministrazione arianese, nel frattempo, faccia pressione sulle istituzioni regionali nella stessa direzione, sfruttando al massimo i canali della filiera istituzionale.

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