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Preziosi incalza i commissari: "Decidano sullo stato di salute del Comune"

Da dieci anni in consiglio comunale sempre in opposizione alle giunte succedutesi da Galasso, Foti e Ciampi

Dino Preziosi non ha mai amministrato la città. E’ sempre stato all’opposizione delle varie giunte che si sono succedute: da quella di Giuseppe Galasso a Paolo Foti per finire all’era grillina di Vincenzo Ciampi durata solo 5 mesi. Molte delle indagini della stessa Procura sui conti del Comune sono partite grazie alle sue iniziative da consigliere comunale. E proprio sulla questione dei conti, l’avvocato avellinese convoca una conferenza stampa.

Manifesta le perplessità sull'operato del commissario straordinario del Comune di Avellino, Giuseppe Priolo, e dei subcommissari. «La situazione purtroppo è precipitata con gli anni. Se prima era possibile un predissesto oggi non ci sono più le condizioni. Spalmare i debiti su un percorso così ampio sarebbe una follia e non poterebbe vantaggi ad Avellino. Tra l’altro la Corte dei Conti si è espressa chiaramente in senso inverso. L’indice di rotazione che in molti invocano e che prevederebbe un contributo massimo di circa 300 euro ad abitante per rimettere in sesto i conti non è altro che un ennesimo debito da restituire con un minimo di interessi. Il piano di rientro, di sole 50 pagine a fronte di una media di 150-200, non farebbe altro che far diminuire sensibilmente la consistenza del personale comunale senza assicurare un turnover. Sono, per questo, seriamente preoccupato”.

Dati che poggiano su una puntuale conoscenza dello stato di salute delle casse comunali vista la sua presenza nell’aula da un decennio sempre in opposizione.

“La triade commissariale, insediatasi a novembre, sta lavorando da mesi sui conti. Ad oggi, però, non ho capito la loro vera intenzione: puntano a far venire fuori la verità sulla situazione finanziaria dell’ente o vogliono passare la patata bollente a chi, dopo le Amministrative, sarà chiamato a guidare la città?” Una legittima domanda si pone l’ex consigliere comunale nell’interesse dei cittadini. Sperando che ci sia una risposta da Palazzo di città.

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