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Il premier Gentiloni in città: "Chi è senza lavoro non deve essere abbandonato"

Non rilascia interviste ai giornalisti

Non rilascia interviste il premier Paolo Gentiloni giunto in Irpinia. L'elicottero di Stato è atterrato presso l’elisuperficie annessa al Comando VVF ed il Presidente è stato accolto dal Prefetto Carlo Sessa, dal Sindaco Paolo Foti, dal Direttore Regionale VVF della Campania Giovanni Nanni e dal Comandante provinciale VVF di Avellino Rosa D’Eliseo. Il Presidente ha ringraziato il Comando per l’ospitalità e dopo  un breve saluto al personale VVF  ha continuato il programma previsto in città e ha fatto ritorno in caserma alle ore 12 per riprendere l’elicottero e fare rientro a Roma.

In città è accompagnato dal primo cittadino Paolo Foti, dal presidente della Provincia Domenico Gambacorta. Sono presenti alcuni assessori e consiglieri comunali come quelli provinciali. La sala del Centro per l'Impiego per l'occasione viene tirata a lucido ma è un pò angusta per contenere gli addetti ai lavori.

"Pur avendo nel suo Dna la consapevolezza dell'importanza del lavoro, il nostro Paese non ha sviluppato a sufficienza le politiche per il lavoro. Ancora, troppo spesso, chi cerca o chi rimane senza lavoro si trova un po' abbandonato. L'obiettivo delle politiche del lavoro è che venga curato dalle istituzioni e dall'attività dell'Agenzia che è operativa e che oggi battezziamo". Lo ha detto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ad Avellino, dove ha visitato il Centro per l'impiego insieme al presidente Anpal (Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro), Maurizio Del Conte. 
Gentiloni ha presentato gli "assegni di ricollocazione", "nel caso di Almaviva più di 1.500 dipendenti", "uno strumento che non si sostituisce al sostegno al reddito ma è un incentivo per il futuro, la possibilità di avere una facilitazione". 

La fase sperimentale dell'assegno di ricollocazione, strumento messo a disposizione dal Jobs Act per i disoccupati alla ricerca di nuovo impiego, parte con le prime 30mila lettere. Il premier Paolo Gentiloni, ha precisato che "la prima tranche di lettere rappresenta il 10% del totale di quelle che verranno inviate a regime". "Si tratta di uno strumento che non si sostituisce al reddito, ma è un incentivo per il futuro", ha aggiunto.

"Non solo tutela posti, assistere i lavoratori" - "A pochi giorni dal quindicesimo anniversario del barbaro assassinio di Marco Biagi è doveroso ricordare il suo messaggio lungimirante sulle politiche attive del lavoro, che prevedono non solo la tutela dei posti di lavoro ma l'assistenza e l'accompagnamento del lavoratore da parte dello Stato", ha proseguito il presidente del Consiglio.

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