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Pnrr, Maraia (M5S): "Approvati miei emendamenti a favore delle Zes e dell'ambiente"

La nota del deputato pentastellato

Riceviamo e pubblichiamo la nota del deputato pentastellato Generoso Maraia (Movimento 5 Stelle).

"Nel corso della fase di approvazione degli emendamenti al Decreto - Legge del 6 novembre 2021, recante Disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose, sono state approvate tre proposte emendative a mia prima firma. In primo luogo, all’art.11 del provvedimento, in materia di Modifiche alla conferenza di servizi per insediamenti ZES e sportello unico ZES è previsto che l’Autorità politica delegata per il Sud e la coesione territoriale indice, entro dieci giorni dalla richiesta ricevuta, una riunione preliminare con la partecipazione delle amministrazioni che hanno espresso valutazioni contrastanti sui progetti di insediamento di nuove attività produttive. In tale riunione i partecipanti formulano proposte, in attuazione del principio di leale collaborazione, per l’individuazione di una soluzione condivisa, che sostituisca, in tutto o in parte, il diniego di autorizzazione al progetto di insediamento della nuova attività produttiva sottoposto a valutazione di impatto ambientale di competenza regionale. Infine, qualora all'esito delle suddette riunioni, e comunque non oltre quindici giorni dallo svolgimento della riunione, l'intesa non sia raggiunta, la questione è rimessa al Consiglio dei ministri, ai sensi dell’art. 14, comma 6, della Legge 241/90. La proposta approvata, dunque, è finalizzata a semplificare e velocizzare gli iter di insediamento di attività produttive, favorendo la collaborazione tra le autorità amministrative coinvolte. Inoltre, viene consentita la creazione di una struttura di supporto alle attività del Commissario di Governo per le ZES, con rapporti di lavoro a tempo determinato. Le altre due proposte emendative approvate intendono facilitare l’adozione delle misure di cui all’art. 76 del Decreto Legislativo 152/2006, finalizzate al raggiungimento, al mantenimento, o al ripristino degli obiettivi di qualità ambientale del corpo idrico, impedendone l’ulteriore deterioramento, anche temporaneo, tenendo conto soprattutto dell’evoluzione dei cambiamenti climatici, nonché favorire la limitazione del consumo di suolo naturale ed agricolo. Come si può osservare, si tratta di importanti proposte approvate nel solco della transizione ecologica e, soprattutto, nell’ottica di una politica di sviluppo per le aree del Paese più economicamente depresse, storicamente individuate nel Mezzogiorno".

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