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Piano di Zona, niente Cda, Picariello: "Il comportamento dei cinque sindaci non è stato corretto"

Il sindaco di Capriglia Irpina, presidente dell’Assemblea: "Occorrono altre due persone - all’interno del Cda - in grado di rappresentare anche altri comuni, non soltanto Avellino"

Il piano di Zona di Avellino ha vissuto un’altra giornata di passione. Il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, insieme ai primi cittadini di Altavilla, Tufo, Grottolella e Petruro, hanno deciso di far cadere il numero legale nell’assemblea chiamata a nominare i rappresentanti mancanti all’interno del Cda dell’azienda consortile. Avellino Today ha raggiunto il presidente dell’Assemblea, Nunziante Picariello, sindaco di Capriglia Irpina:

“Abbiamo scritto un’altra pagina non edificante per la nostra provincia. Nonostante gli sforzi, nessuno riesce a mettere da parte le questioni politiche o personali. Anche oggi, a causa di cinque comuni, non si è potuto procedere all’elezione dei due nuovi rappresentanti del Cda dell’azienda consortile. Ovviamente, la rappresentanza del comune di Avellino ha pesantemente influenzato quanto accaduto oggi. Ci tengo a chiarire, però, che per quanto riguarda i fondi – non più di dieci giorni fa – ci siamo riuniti al comune di Avellino e abbiamo approvato tutti i progetti. Non ci siamo mai tirati indietro per l’approvazione della consultazione. Tutto ciò che gli uffici del piano di Zona c’hanno sottoposto in questi anni è stato approvato anche nelle condizioni più estreme; per non incorrere nel rischio di perdere il finanziamento".

"Occorre rappresentare altre correnti politiche e altri comuni"

Il primo cittadino di Capriglia Irpina ha così continuato: "Il Cda è monco, sicuramente, ma è funzionante. È chiaro che, se sono previste cinque unità, devono essere cinque unità. Purtroppo devo affermare che il comportamento dei cinque sindaci che hanno deciso di fare cadere il numero legale non è stato corretto. Noi avevamo, di fatto, risolto il problema. Questa mattina, purtroppo, non è andata come ci aspettavamo e l’Assemblea non si è proprio riunita. Dobbiamo renderci conto che, sicuramente, occorreranno altre due persone - all’interno del Cda - in grado di rappresentare anche altre correnti politiche o, meglio ancora, altri sindaci; non soltanto il comune di Avellino. Io non ce l’ho col sindaco Festa, io ce l’ho col comune di Avellino. Già da prima dell’arrivo del sindaco Festa, non ho mai visto di buon occhio il fatto che – a gestirci – debba essere il comune di Avellino. Il direttore generale è un dipendente del comune di Avellino. Il funzionario finanziario è un dipendente del comune di Avellino. Il revisore dei conti è un dipendente del comune di Avellino. Il presidente del Cda è il sindaco del comune di Avellino. Quale sarebbe il ruolo di tutti gli altri comuni in questo piano di zona?”, conclude.

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