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Iacovacci replica a Petitto e Festa: "C'è solo un onorevole eletto del PD. Il sindaco? Non sappiamo neanche con chi sia iscritto"

Le parole del capogruppo consiliare del Partito Democratico: "Petitto ha un vincolo di mandato con i suoi elettori del Partito Animalista e non so perché lui non lo rispetta. Festa è stato espulso dal PD su decisione non di questa dirigenza, bensì del Commissario designato da Letta"

"Innanzitutto, i signori che hanno parlato nel corso della conferenza al Circolo della Stampa non mi sembra che siano del PD. Forse, c'è solo un onorevole eletto del PD. Il consigliere Petitto è mai entrato nel gruppo del PD?". Ad alimentare ulteriormente il fuoco sulla situazione, già di per sé burrascosa, del centrosinistra avellinese è Ettore Iacovacci, capogruppo consiliare del Partito Democratico presso l'amministrazione del capoluogo irpino.

"L'espulsione di Festa del PD è una decisione presa dal Commissario designato da Letta"

"Il consigliere Petitto parla come dirigente del PD, non gli darei questa licenza" continua Iacovacci. "Oggi, l'unico a parlare in qualità di rappresentante del Partito Democratico è il segretario provinciale Nello Pizza, per quanto concerne la politica provinciale. Poi, c'è al comune di Avellino, il capogruppo del PD che si chiama Ettore Iacovacci. Non so lui dove stia svolgendo questa funzione di dirigente del partito".

Parole dure nei confronti non solo del consigliere regionale, ma anche del sindaco Gianluca Festa: "Pizza ha anche chiarito che non si parte da Festa, non sappiamo neanche chi sia e con chi sia iscritto. Anzi, è stato espulso dal Partito Democratico, dopo che, per mesi e anni, ha fatto l'ago della bilancia a seconda della sua convenienza. E mi sembra che qualcuno, come Festa, lo stia seguendo alla grande, quando dice che c'è un vincolo di mandato con gli elettori. Ma ricordo anche a Petitto che lui ha un vincolo di mandato con i suoi elettori del Partito Animalista, e non so perché lui poi non lo rispetta". 

In particolare, sull'espulsione del primo cittadino dal PD, Iacovacci precisa: "È una decisione presa non da questa dirigenza, bensì dal Commissario (Bordo, ndr), designato da Letta. Nel momento in cui si viene espulsi da un Commissario, e non da un segretario, tale decisione deriva non dal fatto che il Commissario abbia parlato con me, ma perché ha sentito i vertici nazionali. Festa pensa di essere al PD, forse vedendo qualche tessera vecchia di qualche anno fa".

"Ad Avellino lo schema del PD è quello della provincia. Per noi, Festa è già il passato"

"Sono stato eletto capogruppo dai consiglieri, non dal popolo" chiarisce Iacovacci. "Successivamente, sono entrati altri tre consiglieri all'interno del PD, i quali, essi stessi, emanarono un comunicato nel quale ribadivano la fiducia nella mia persona, in qualità di capogruppo. Qualora qualcuno mi metta in discussione, ci devono essere atti o conseguenze tali da poter fare un passo indietro. Ma nel momento in cui ho piena fiducia dai consiglieri comunali e dal segretario generale, io non so a chi dovrei dimostrare altro. Deve fare una nota anche Letta? Gliela facciamo fare anche a lui. Sembra che tale questione arrivi anche a livello nazionale. Probabilmente, non hanno argomenti, e quindi resta solo Iacovacci perché ha la calamita e attira consiglieri comunali. Petitto è preoccupato per il fatto che possa perdere qualche altro consigliere comunale?".

"Festa farà la sua partita ed è già in campagna elettorale. Pizza, nei giorni scorsi, ha dichiarato in un'intervista che stava preparando un manifesto al fine di promuovere un incontro con gli alleati della provincia" conclude il capogruppo consiliare del Partito Democratico. "Poi, c'è stata anche una riunione con il Presidente Buonopane, i rappresentanti di Sinistra Italiana e il Movimento 5 Stelle in cui si sono create le condizioni per stilare un programma e trovare una persona che possa mettere in atto tale programma. Ma è lo schema della provincia. Ad Avellino ci sono degli schemi, a Napoli ce ne sono altri. Ad Avellino lo schema del PD è quello della provincia: chi vuole farne parte, bene, chi non ci vuole stare, non per forza deve partecipare. Sicuramente, il segretario provinciale, nei prossimi giorni, convocherà un tavolo in cui si parlerà di programmi e, successivamente, di una figura. Per noi, Festa è già il passato".

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