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Prc contro Sindaco Festa: "Noncurante del reale stato dei luoghi e delle carenze di servizi, si loda dell’operato compiuto"

La nota del Partito della Rifondazione Comunista Federazione Irpina

"Destroy o enjoy. Ormai le dichiarazioni del primo cittadino sembrano delle provocazioni all’intelligenza dei cittadini.
Di ieri la presentazione del sito Istituzionale del Turismo cittadino, mentre il Sindaco plaude al raggiungimento di un suo preciso obiettivo, cui teneva, dice, sin dal suo insediamento, e cioè di “ (..)inserire la città in un circuito turistico, consapevoli del bisogno che esiste di proporre una propria immagine e diventare attrattivi…brandizzare la città si rivela un’operazione importante per creare una riconoscibilità del territorio.”
Noi ci chiediamo come si possa impunemente ignorare la reale condizione di quegli stessi luoghi che vengono presentati come sicuri attrattori culturali, tra questi, ad esempio la fontana di Grimoaldo, di recente oggetto di un ennesimo episodio di vandalismo; Villa Amendola che di recente ha ospitato l’intesa mostra del maestro Giuseppe Rubicco, senza il minimo intervento di pulizia e cura del verde, accogliendo i visitatori tra guano e spazzatura; Parco santo spirito, anche questo vittima di colpevole incuria, buche, giostrine inutilizzabili, parte dell’area chiusa al pubblico segnalata in modo risibile.
Ancora una volta si mostra la presunzione con cui si amministra la cosa pubblica rifiutando ogni confronto, ritenendo più che sufficienti le proprie idee, i propri bisogni, continuando un percorso amministrativo in solitaria.
Il territorio si promuove creando sinergie tra gli attori che lo animano, è necessario conoscere la città, i suoi bisogni, i suoi problemi per amministrarla, dialogare con le realtà che la animano ed insieme ideare, definire, obiettivi, proposte, soluzioni.
Noncurante del reale stato dei luoghi e delle reali cogenti carenze di servizi ed interventi di recupero, il sindaco si loda dell’operato compiuto, aver cioè partecipato ad un Avviso della Presidenza del Consiglio dei Ministri rivolto al finanziamento di progettazioni definitive ed esecutive di investimenti pubblici realizzabili in tempi rapidi con l’obiettivo finale di accrescere l’attrattività dei territori rispetto agli investimenti, valorizzando gli aspetti maggiormente identitari del tessuto produttivo, culturale e sociale delle città beneficiarie.
Si sarebbe potuto, perché era tra le categorie produttive cui si poteva fare riferimento, intervenire verso il recupero di aree dismesse, aree mercatali, aree verdi da destinare alla promozione di prodotti del territorio, verso lo sviluppo di poli turistici.
Noi non vediamo alcun interesse reale verso la città ma unicamente ambizione personale da parte di chi procede con una imbarazzante noncuranza verso questioni irrisolte, è ormai lunga la lista dei problemi e delle mancanze compiute dall’amministrazione
“(…) Avellino è una città in cui essere felici di vivere” dice noncurante del fatto che sta passando un altro anno vissuta per molti ancora nei prefabbricati pesanti. Picarelli, Rione Parco, Quattrograne, via Francesco Tedesco, Valle a 41 anni dal sisma ancora troppe famiglie vivono negli alloggi popolari, in condizioni non degne di una società che si definisce civile. Cannibalizzati nel tempo dalle vergognose promesse elettorali su riqualificazioni e trasferimenti per gli abitanti. Alloggi popolari che avrebbero dovuto essere abbattuti da almeno 20 anni ma che sono rimasti in piedi sotto gli annunci degli amministratori locali e che obbligano i cittadini residenti a vivere in condizione di degrado inaccettabili, senza minimi interventi di manutenzione e troppo spesso senza nemmeno i servizi di ritiro dei rifiuti.
“(…) Un posto che offre servizi” dice omettendo che il 2021 è l’ennesimo anno senza servizi sociali. Il piano di zona di Avellino è ormai un fantasma, non si ha da troppo tempo ormai, nessuna traccia dell’ente che dovrebbe essere definire e gestire i servizi sociali per i residenti dei 16 comuni che lo compongono. Da un lato una imbarazzante carenza della progettazione e gestione dei servizi, e l’incapacità di gestione dei fondi dall’ altro i cittadini in condizione di vulnerabilità, famiglie indigenti, anziani, disabili, privati della dovuta necessaria assistenza. Il piano di zona non è riuscito nemmeno a garantire l’apertura di un solo asilo nido pubblico. Non si ha notizia della rendicontazione dei servizi erogati, dei cittadini assistiti, dei fondi gestiti per 6 anni, dal 2013 al 2019
“(…) capace di offrire alle famiglie e ai giovani delle opportunità per cui essere contenti di rimanere” afferma senza pensare che alla precarietà lavorativa ed esistenziale che dilania la città. La prospettiva lavorativa è ancora ostaggio di dinamiche clientelari e di una classe dirigente incapace di progettualità concrete, di lungo termine. Sparute iniziative di sviluppo commerciale locale sono caratterizzate da scarsa trasparenza nella gestione dei fondi. Avellino ha un tasso di disoccupazione femminile del 16,6% e maschile del 13,4%.
Le realtà produttive presenti, sofferenti già da prima del covid, sono, per la maggior parte, insediamenti produttivi periferici, lontani dagli interessi delle case madri localizzate al nord. Lavoratori precari alle dipendenze di enti locali, costretti a condizioni inaccettabili tra ritardi nei pagamenti e mancati rinnovi che tengono ostaggio lavoratori e le loro famiglie.

È il caso che prima ancora di pensare a “(…) vedere felicità nei turisti” dovrebbe impegnarsi per vederla nei cittadini!
Per le troppe mancanze operate ai danni della cittadinanza, chiediamo conto della gestione del denaro pubblico compiuta e dei clamorosi ritardi perpetrati da amministratori incapaci, fermi colpevolmente ai loro miserabili interessi!
Rifondazione Comunista è al fianco dei cittadini, da sempre presente nelle rivendicazioni e nelle lotte per il diritto all’abitare, alla salute, al lavoro!


Partito della rifondazione comunista federazione Irpina

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