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L'Osservatorio Regionale sulla Gestione dei Rifiuti visiterà i siti interessati dallo smaltimento delle cosiddette ecoballe

Il Presidente dell’ORGR ha annunciato per la prima settimana di settembre la convocazione del Direttivo

Entro l’autunno l’Osservatorio Regionale sulla Gestione dei Rifiuti visiterà i siti interessati dallo smaltimento delle cosiddette ecoballe, farà sopralluoghi nelle aree dei nuovi impianti e organizzerà una grande iniziativa pubblica sulla legalità nel ciclo ambientale della Campania, presentando la ‘banca dati unificata dei rifiuti’, frutto del nuovo sistema di calcolo della raccolta differenziata con il sistema O.R.SO”.

Così questa mattina il Presidente dell’ORGR, sen. Enzo De Luca, intervenendo alla riunione operativa dello staff, convocato presso il Centro Direzionale di Napoli per il nuovo programma semestrale, che vedrà tra i protagonisti i referenti delle associazioni e gli esperti in materie economiche e giuridiche selezionati lo scorso anno. Hanno dato il proprio contributo ai lavori Giuseppe Ambrosio per l’Unione Nazionale dei Consumatori, Giancarlo Chiavazzo per Legambiente Campania, Vincenzo Scatola per Fare Verde e Vincenzo Novi, esperto in Economia Ambientale.

Il Presidente dell’ORGR ha annunciato per la prima settimana di settembre la convocazione del Direttivo con la proposta di potenziamento dell’Osservatorio, “chiamato dai compiti stabiliti dal Consiglio regionale ad una evoluzione ulteriore, dopo aver riorganizzato il sistema di monitoraggio della gestione ambientale in Campania”.

Nella sua relazione, De Luca ha indicato nella battaglia per la legalità la vera priorità per tutte le istituzioni regionali e locali chiamate a qualunque livello di responsabilità nella gestione dei rifiuti, “in un momento cruciale per il riassetto definitivo del ciclo ambientale in Campania, dopo il ventennio di crisi ormai definitivamente alle spalle”.

Citando l’ultima relazione della Dia al Parlamento e il Rapporto Ecomafia 2018 di Legambiente, i Presidente dell’ORGR ha espresso preoccupazione per l’alto livello di crimini contro l’ambiente e traffici illeciti di rifiuti registrato nell’arco dello scorso anno. “Gli studi presentati rivelano con quale rinnovata energia gli interessi criminali operino per infiltrarsi nell’economia e nelle pubbliche amministrazioni, soprattutto (ma non solo) nel Mezzogiorno”, ha spiegato. “In particolare nel Sud dell’Italia si ravvisa la necessità storica di perseguire la maggiore collaborazione tra le istituzioni, stabilendo una efficace sinergia a vantaggio e a sostegno dell’azione di prevenzione e di indagine delle forze di polizia e della magistratura”.

Rimarcando il ruolo della informazione delle comunità locali, per De Luca “il più ampio coinvolgimento e la responsabilizzazione ad ogni livello della pubblica opinione sono condizioni indispensabili per sbarrare definitivamente la strada alle organizzazioni criminali”.

In accordo con le iniziative per la legalità messe in atto dall’Assessorato Regionale all’Ambiente, De Luca ha confermato la volontà di estendere il Protocollo siglato dall’Osservatorio con la Prefettura di Avellino agli altri Uffici Territoriali di Governo della Campania, a cominciare dalla Città Metropolitana di Napoli, includendo anche il Ministero dell’Interno, resosi disponibile in riferimento soprattutto alla cosiddetta ‘Terra dei Fuochi’. 
Grazie alla banca dati unificata, frutto dell’applicativo web O.R.SO, l’Osservatorio punta a mettere a disposizione delle attività inquirenti l’intera mole di cifre e informazioni raccolte nel corso di quest’anno, fotografia analitica e puntuale del ciclo integrato dei rifiuti in Campania, monitorato dal piano regionale a quello locale.

Le associazioni e i tecnici ambientali saranno protagonisti del percorso delineato, ha assicurato il Presidente dell’ORGR, che ha sollecitato i referenti a fornire il proprio contributo nei prossimi mesi, dalla elaborazione della nuova Carta dei Servizi al programma di sensibilizzazione della cultura del riciclo e del riuso nelle scuole. De Luca ha invitato i rappresentanti delle associazioni ambientaliste e dei consumatori a partecipare al ciclo di sopralluoghi, che l’Osservatorio programmerà a partire dal prossimo mese di settembre nei siti di stoccaggio delle ecoballe in fase di smaltimento, ma anche nei cantieri aperti o annunciati per la realizzazione di nuovi impianti di trattamento dei rifiuti.

Pur confermandosi convinto della urgenza di inasprire le sanzioni e il regime carcerario per i responsabili di reati ambientali, come già proposto al Senato durante la sua attività legislativa, ha confermato la propria fiducia nel percorso di riforma avviato in Campania, “dove in questi anni sulla trasparenza e l’efficienza sono stati fatti passi avanti significativi”, ha aggiunto, prima di concludere. “Se le istituzioni e il tessuto sano della società civile sapranno incontrarsi e lavorare insieme, il Governo regionale porterà a termine entro la Legislatura con successo la riorganizzazione di un ciclo integrato ambientale finalmente sostenibile, trasparente e impermeabile ad ogni rischio di infiltrazione. In questo senso, moltissimo potranno fare gli amministratori locali, tornati nei pieni poteri dopo la lunga stagione dell’emergenza”.

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