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Ordinanza antismog, Cipriano si ribella: "Una decisione assolutamente eccessiva"

"L’ordinanza antismog è eccessiva. È necessario come  minimo introdurre subito fasce di tolleranza per chi deve andare a prendere i figli a scuola"

«L’ordinanza antismog è eccessiva. È necessario come  minimo introdurre subito fasce di tolleranza per chi deve andare a prendere i figli a scuola». Così il candidato Sindaco, Luca Cipriano.
«Comprendo la situazione, ma non si può pensare di contrastare lo smog con ordinanze punitive, che si susseguono ormai da febbraio. Si tratta purtroppo di provvedimenti tampone che, bloccando la circolazione delle auto, danneggiano cittadini ed esercenti, impossibilitati a muoversi in città, senza risolvere alla radice il problema.
Le ordinanze sono interventi emergenziali, da attuare in situazioni di crisi. Per questo erano comprensibili i primi provvedimenti del Commissario Priolo, visto che nel 2018 Avellino ha fatto registrare 46 sforamenti da PM10 contro i 35 annuali previsti. Ma oggi ne sono stati registrati 19, cinque in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e questa ordinanza in via preventiva pare essere eccessiva.
Bene la possibilità di richiedere una autorizzazione per tutti gli esercenti e i dipendenti di attività commerciali inviando una mail alla Polizia Municipale, anche se il meccanismo di deroga sembra ancora poco chiaro e macchinoso, ma c’è bisogno senza dubbio di garantire almeno una fascia di tolleranza dalle 13 alle 14 e dalle 16 alle 17 per i genitori che devono andare a prendere i figli a scuola, da tenere in vigore fino all’8 giugno, data di chiusura delle scuole.
È evidente che non tutti abitano vicino alle scuole, che non tutti i genitori possono permettersi auto moderne di ultima generazione, che i mezzi pubblici in città funzionano ancora troppo poco per essere uno strumento di mobilità alternativa. Ed è altrettanto evidente che non si possono certo lasciare i bambini a piedi davanti alle scuole.
Inoltre potrebbe essere utile dimezzare il blocco totale imposto per le domeniche, consentendo la circolazione la mattina, anche in virtù della necessità di recarsi nelle Chiese e nei luoghi di culto, bloccando invece, la circolazione il pomeriggio.

Ad Avellino il problema dello smog va comunque affrontato attuando degli interventi seri e strutturali. In via prioritaria va messa in funzione la metro leggera. Questo consentirà di fermare definitivamente l’uso di mezzi pubblici ormai vecchi e alimentati a gasolio, che generano ogni giorno 900 corse, tra partenze e arrivi. Ma bisogna anche aprire l’Autostazione, dove spostare il terminal dei bus. Infine, è necessario invitare gli uffici privati a ridurre il servizio di riscaldamento  ove è ancora attivo, anche in ragione delle già più elevate temperature atmosferiche.
Il discorso dell’inquinamento non è semplice e va affrontato su larga scala, oltre a necessitare di lunghi tempi. La città – aggiunge il candidato Sindaco Luca Cipriano - ha bisogno di una struttura urbanistica che preveda dei parcheggi di interscambio fuori dal perimetro cittadino e la presenza di navette che accompagnino i visitatori al centro.
Ma bisognerà affrontare anche la questione legata ai veicoli di proprietà degli Enti Pubblici. Questi necessitano di un piano di riconversione con l’uso di mezzi ibridi. Altro discorso è riferito alle caldaie, che ormai rappresentano una delle principali cause dell’inquinamento. Per questo c’è da avviare quanto prima un censimento per vedere quali sono ancora a gasolio e incentivarne la trasformazione a metano. Mentre per stufe a pellet e camini bisogna attuare un piano che preveda solo ed esclusivamente i modelli con i filtri per abbattere la produzione di polveri sottili.
E poi c’è da immaginare la città in maniera innovativa. Sarà necessario un intervento di piantumazione urbana con centinaia di nuovi alberi. Così come sarà utile favorire l’utilizzo delle pitture innovative che trasformano le pareti di case, uffici e scuole in depuratori d'aria naturali alimentati con l'energia solare; l’uso di asfalto mangia smog, che trattiene e trasforma gli inquinanti; e aspiratori sottostradali alimentati da pannelli fotovoltaici che convogliano nel terreno CO2.

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