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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Nuovo stadio Avellino, Giordano: "Un'opera pubblica così importante non può subire una battuta d'arresto"

Le parole del consigliere comunale sul project financing: "Vanno messe a posto un po' di vicende, alla luce anche del nuovo piano regolatore che sia l'Amministrazione, sia l'Assessore Buondonno, considerano una priorità ma che, da due anni e mezzo a questa parte, non viene attuata"

Nuovo stadio dell'Avellino. In data odierna, il consigliere comunale Nicola Giordano, nonché Presidente della III^ Commissione "Programmazione, Bilancio, Finanze e Tributi, Patrimonio" ha tracciato il punto della situazione sullo stato di attuazione del project financing dell'opera.

"Vanno messe a posto un po' di vicende: se si fa in due, è un vero affare"

"Alla luce dello stop che si è verificato in merito alla questione parcheggi, il progettista della società ha fatto pervenire al Comune di Avellino un documento contenente tre proposte in relazione a come reperire questi parcheggi" afferma Giordano. "I parcheggi andrebbero individuati in un'area destinata non a servizi, ma a strutture sportive. Potrebbero essere compatibili da un punto di vista urbanistico, ma il Comune dovrebbe attivare delle procedure di esproprio. Valuteremo anche questo, così come la proposta che prevede un'esenzione dei tributi che non potrebbe essere applicata. Cerchiamo di capire perché l'Amministrazione non abbia ancora portato, in Consiglio Comunale, la proposta per la dichiarazione di pubblica utilità. Ci vorrà un'ulteriore Commissione di ricognizione ma, dopo questa piccola istruttoria, porteremo in Assise nuovamente la discussione, perché un'opera pubblica importante come quella del rifacimento dello stadio non può subire una battuta d'arresto e, soprattutto, non si sa perché si sia arrestata questa procedura".

L'Assessore all'Urbanistica Emma Buondonno, fa notare Giordano: "Ha detto che il nuovo stadio è un elemento importante all'interno della nuova programmazione. Dobbiamo valutare attentamente, soprattutto in relazione al piano di mobilità, quindi una parola chiave va detta anche sul terzo casello. Quindi, vanno messe a posto un po' di vicende, alla luce anche del nuovo piano regolatore che sia l'Amministrazione, sia l'Assessore, considerano una priorità ma che, da due anni e mezzo a questa parte, non viene attuata".

La proposta sembrerebbe tutta a vantaggio del privato? "Senza dubbio. Il Comune, in questo caso, subisce una riduzione degli incassi che non è soltanto fine a se stessa: per quanto riguarda la Tari, il costo che viene sostenuto dalla città, se non viene pagato dal proponente, si riverbererà su tutta la cittadinanza. E, soprattutto alla luce dell'aumento delle bollette, questa non mi sembra una buona soluzione. Va trovata un'alternativa compatibile: se un affare si fa in due, è un vero affare. Se lo fa solo una delle due parti, non è una buona questione".

"Se un privato decide di investire una somma importante, e io ritengo che la proposta sia concreta, il progetto è realizzabile" conclude il consigliere comunale. "Ora, bisogna vedere se, economicamente, questa proposta è compatibile con le casse di un Comune in predissesto. Bisogna valutare bene i tempi di attuazione e gli sgravi, facendo in modo che il privato investa e guadagni ma che, al tempo steso, non perda il Comune".

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