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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Morra De Sanctis

Il comune di Morra de Sanctis in debito a causa del mancato pagamento dei canoni telefonici

La nota ufficiale del gruppo minoranza "Rinnovamento Morrese"

I consiglieri del gruppo minoranza “Rinnovamento Morrese”, Angelo Gargani, Giuseppe Covino, Gerardo Caputo, dichiarono quanto segue:

“In data 31 agosto 2017 il Tribunale di Avellino ha emesso a carico del nostro Comune un decreto ingiuntivo per la somma di euro 47.810,10, oltre interessi e spese legali a favore della Telecom s.p.a.. Il debito del Comune riguarda il  mancato pagamento di n.55 fatture relative a canoni per utilizzo di utenze telefoniche mobili (telefonini) da parte di amministratori e dipendenti comunali nel periodo 2011/2016.

La gravità del fatto si commenta da sola. E’ vero che la responsabilità ricade principalmente sulla precedente amministrazione, ma non si può tacere che quella attuale ne è sostanzialmente una fotocopia.

Avremmo voluto informarvi dettagliatamente dell’intera vicenda una volta acquisita l’intera documentazione. Purtroppo, pur avendola richiesta al Sindaco già dal 31/10/2017, a tutt’oggi,  non ci è ancora stata messa a disposizione nella sua interezza.

Il comune, infatti, con nota del 24/11/2017, dopo aver dato atto della consegna di 18 fatture (un terzo del totale) ha puntualizzato che: “..le ulteriori fatture non sono state rinvenute e ne è stata richiesta copia alla Telecom”

Successivamente con nota del Sindaco del 29/11/2017 si è appreso di un “contratto multibusiness” relativo a n. 12 schede telefoniche senza i nominativi dei rispettivi utilizzatori oltre ad un ulteriore contratto per n. 24 schede di cui “…non si conoscono i numeri ” ed, infine. che il Comune ”…non è in possesso dei tabulati del traffico effettuato”. Ciò che state leggendo vi sembrerà incredibile, ma è la verità! Sembra che alla cronica disorganizzazione e trascuratezza degli uffici comunali, in questo caso, si accompagni anche una effettiva reticenza nel fornire tutti i dati richiesti che la minoranza ha diritto di avere.

Molte domande ci poniamo e vi poniamo: Era proprio necessario dotare gli amministratori e i dipendenti di cellulari, in un Comune di piccole dimensioni, già dotato di linee telefoniche fisse ed intercomunicanti? Vi era un sistema che consentiva di verificare quali telefonate venivano effettuate per ragioni di servizio da porre a carico del comune e quali effettuate per ragioni personali da porre a carico dell’utilizzatore? Perché si è continuato ad utilizzare i telefonini anche in mancanza del pagamento dei canoni? Perchè a quel punto non si è chiesta la risoluzione dei contratti? Quale vantaggio è derivato alla cittadinanza dalla utilizzazione di detti telefonini? E, a proposito “di buona politica”, perché il Comune ha pagato le bollette telefoniche relative all’utenza dell’Università Marconi collocata al Castello, malgrado gli accordi prevedessero il contrario? Perché si continua a tollerare la morosità della suddetta Università che è ancora debitrice nei confronti del comune di oltre euro 16.000 più interessi, malgrado la stessa abbia chiuso i battenti da anni? Ma quante patologie derivanti dall’uso disinvolto del potere da parte di questa Amministrazione dobbiamo ancora sopportare?

Non se ne può più!”

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