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Movimento 5 Stelle galvanizzato: "Ora vogliamo il Comune di Avellino a guida grillina"

Una larga vittoria in Irpinia ma più contenuta rispetto al resto del Sud Italia

Il Movimento 5 Stelle in Irpinia non ha raggiunto i numeri da brivido delle altre Regioni del Sud ma ha comunque messo a segno una strepitosa vittoria mandando a Roma un senatore e quattro deputati, due dei quali eletti nella sfida uninominale. Carlo Sibilia si riconferma alla Camera dei Deputati: “E’ stato un voto di estrema libertà e coraggio. Le persone sono riuscite finalmente ad andare oltre anni ed anni di gestione clientelare. Una sensazione indescrivibile”. 

Maria Pallini, giovane avvocato, lo seguirà in aula alla Camera: “l risultato del 4 marzo non è un punti di approdo, ma di partenza per il progetto più grande delle amministrative. Lavoriamo per dare un buon governo a cinque stelle anche alla nostra città”. Il deputato uscente sul futuro, in vista delle elezioni amministrative rimarca: “il rally del Movimento continua in giro per i comuni al voto. Chiederemo un impegno particolare a tutti i nostri simpatizzanti per vincere la prossima sfida, a partire dal capoluogo, dove vogliamo un governo a Cinque Stelle”.

L’impresa più importante l’ha compiuta Generoso Maraia, figlio di un ex comunista che nel voto a voto ha dato lo “sgombero” alla Camera dei Deputati a Giuseppe De Mita. Maraia dopo aver dedicato la vittoria al papà Giovanni, scomparso qualche anno fa dice: “E’ venuto fuori l’urlo di dolore di Irpinia e Sannio, ma anche di tutto il Sud, dovuto all’oppressione degli ultimi anni ed alla cattiva gestione di queste terre. Ma anche la richiesta di aiuto alla nuova classe politica dei Cinque stelle”

L’imprenditore Michele Gubitosa rimarca che “Il messaggio è passato, anche in maniera forte. Ora abbiamo il dovere di essere all’altezza di fare ciò che ci hanno affidato i cittadini. Una persona su due ci ha dato fiducia, questo ci riempie di responsabilità. Il sistema è stato abbattuto. La nostra terra era stanca. Ora largo ad un nuovo progetto politico”.

Per Ugo Grassi, eletto al Senato “l'insofferenza del Meridione ha dato un segnale chiarissimo. Studio e istruzione, interventi per le zone depresse e per favorire il ritorno di quanti sono andati via, restano le priorità. Le nostre proposte le abbiamo illustrato a lungo nella campagna elettorale. Ora le parole non servono, adesso sono impaziente di fare”.

Parlano da vincitori, dimenticando però che gli italiani hanno scelto la coalizione di centrodestra formata da Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Noi con l’Italia. Quest’ultimi è vero che non hanno una solida maggioranza (così come gli stessti grillini ndr) e dovranno necessariamente trovare un accordo post elettorale con deputati e senatori presenti nei due rami del Parlamento per dare un governo all'Italia.

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