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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Maria Paola De Stefano: "Sindaco Foti abbandoni"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AvellinoToday

Caro sindaco Foti, non faccio parte dei cittadini che hanno contribuito alla sua elezione,ma quanto sta accadendo mi addolora profondamente .Non è la rivalità politica a suggerirmi queste parole ,quella è stata resa inerme dalla totale assenza di atti amministrativi rilevanti dei quali lei possa rivendicare la paternità .La mia città ,l'Avellino dove nel bene e nel male ,tutto in qualche modo era " gestito",oggi e allo sbando ,abbandonata a se stessa.Non immobile ,come qualcuno dice; infatti mentre l'attività amministrativa è congelata ormai da tempo,il disagio sociale avanza spaventosamente e vecchie e nuove povertà dilaniano fasce sempre più ampie della società .

Chi può va via ,chi resta si omologa al" tirare avanti" .Qualche temerario che si forza con la propria creatività di accendere qualche fiammella di speranza ,spesso annega in una burocrazia rigidamente ottusa ,senza che nessuno tenti di lanciargli una ciambella di salvataggio.Basterebbe un po' di buonsenso ,un po' di coraggio per rimettere in moto la speranza ....le potenzialità ci sono eppure non si riesce a ripartire.Una giunta che cambia continuamente e non trova la quadra del cerchio.Giunte che rappresentano gli " interessi " più svariati tranne che quelli dei cittadini.Sindaco,spezzi le catene che la tengono costretto su quella poltrona e restituisca la parola agli avellinesi.Restituisca a se stesso la sua dignità .

Vede ,esattamente un anno fa ,io ero  con alcuni amici,in consiglio comunale ,mentre andava in scena la farsa del ritiro delle sue dimissioni.Come le suggerimmo allora ,non doveva tornare sui suoi passi,non doveva accettare nuovamente di metterci la faccia ,sapeva che avrebbe avuto ancora una volta le mani legate.

È trascorso un anno ,nulla è cambiato.Provi a guardarsi intorno :il cuore della città ,il centro storico,è ferito a morte .Guardi la dogana,il Mercatone,l'Eliseo,gli spazi pubblici abbandonati!La crisi del commercio: ogni serranda che si abbassa è una scommessa persa ,una sconfitta e significa altre persone in difficoltà .Purtroppo nell'indifferenza generale ne abbiamo viste tante ,troppe.Il dramma delle abitazioni affrontato senza trovare un equilibrio fra giustizia ,legalità e solidarietà .Non puó pensare di arginare la disperazione ponendo reti di metallo lungo il ponte della ferriera ..e nel frattempo a palazzo di città si discute di tutt'altro .

Non esiste una maggioranza ,non esiste un progetto per la città ,ma solo un sindaco ostaggio di una guerra per bande.Lei ci ha provato ,ha fallito.è restato imprigionato nelle fitte trame che chi avrebbe dovuto sostenerla le ha tessuto intorno.Tuttavia non è una vittima ,ma il principale responsabile di quanto sta accadendo .Ha il potere di fermare la giostra e scendere ,è un problema di volontà .Non ha alcun senso essere sindaco solo per indossare la fascia tricolore nelle cerimonie ufficiali.Questa città ha bisogno di essere governata,ha bisogno di uomini liberi,ha bisogno di coraggio.C'è una resa dei conti più importante di quella all'interno del partito democratico che vi attende ,è quella con i cittadini di Avellino.Se le vostre coscienze sono intorpidite,esiste una coscienza collettiva a cui prima o poi dovrete dar conto...buona fortuna.

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