"Servizi, ambiente, lavoro": le sfide di Laboratorio Irpinia in una provincia abbandonata
Il resoconto del dibattito pubblico tenutosi presso il Circolo della Stampa e promosso dal gruppo politico reduce dalla recente esperienza delle provinciali
Si è tenuto oggi, presso il Circolo della Stampa, il pubblico dibattito sul tema "Servizi, ambiente, lavoro: l'Irpinia abbandonata!", organizzato da Laboratorio Irpinia.
Ciampi: "Questo progetto ha il pregio di unire quelle forze politiche che hanno costituito la parte progressista del governo Conte bis"
Ecco le dichiarazioni del consigliere regionale Vincenzo Ciampi (Movimento 5 Stelle): "Dobbiamo essere un po' più chiari e uscire dalle etichette. Quello che vogliamo fare oggi è un dibattito aperto alla città e alla cittadinanza per portare avanti un progetto politico che ha avuto gli inizi con le ultime elezioni provinciali che, ci auguriamo possa andare avanti. Ciò che ci preme sottolineare è che questo cammino che stiamo percorrendo deve essere pubblico e trasparente, imperniato sulle grandi questioni ancora aperte che riguardano lo sviluppo della Provincia di Avellino. Gli schematismi e le etichette non funzionano. Noi pensiamo che, soltanto facendo dibattiti pubblici, riusciamo a essere chiari e trasparenti. Questo progetto ha il pregio di unire quelle forze politiche che hanno costituito la parte progressista del governo Conte bis. Un'esperienza che ha trovato realizzazione anche nel Comune di Napoli. Ritengo che ciò sia molto importante anche per l'Irpinia".
Dall'esperienza di Laboratorio Irpinia emerge, dunque, quella parte progressista del M5S che si avvicina al centrosinistra, ma che, al tempo stesso, tende a mettere qualche paletto: "Anche a livello nazionale, almeno per il momento, non c'è nessuna possibilità di collaborazione con Italia Viva: io penso che sia fuori, nei fatti e negli atteggiamenti concreti, da un discorso di centrosinistra allargato. Poi è chiaro: questo non deve essere uno schema rigido in tutta Italia, bensì un progetto che va calato nelle varie realtà locali e che, solo ove ricorrono le condizioni per dare luogo a una situazione di questo tipo, si può realizzare".
Il primo banco di prova per la fattibilità del progetto politico in Irpinia potrebbero essere le prossime elezioni amministrative: "Tuttavia, non dobbiamo parlare solo di PD e Movimento 5 Stelle, bensì anche di quelle aree progressiste come Sinistra Italiana e LeU, così come di quelle forze politiche, etichettate come centro, che continuano a dare fiducia a Conte. Questo è il perimetro nel quale intendiamo muoverci. In più, a livello locale, il discorso va fatto anche con i movimenti civici presenti nei paesi. Quindi, quando parliamo di amministrative, questo schema politico generale deve trovare concretezza sul programma locale".
Il PD in Irpinia è credibile? Una bella domanda, secondo il consigliere regionale pentastellato: "Fino a qualche mese fa, avrei risposto che sarebbe stato difficile dare una risposta univoca, in quanto rinvenivo almeno due o tre tipi di PD ad Avellino. Ora, c'è una nuova segreteria unitaria, abbiamo quantomeno un soggetto istituzionale (Nello Pizza, ndr) con il quale parlare. Questo discorso non lo vogliamo fare nelle stanze, ma tra la gente, senza pregiudiziare".
Buonopane: "Mi auguro che si possa ricomporre lo strappo tra PD e Italia Viva. Raccolta firme per far cadere D'Alessio? Non ho notizie"
Presente, all'incontro odierno, anche il Presidente della Provincia di Avellino, Rino Buonopane, il quale si è soffermato sullo strappo tra PD e Italia Viva sul fronte Ato Rifiuti: "Mi auguro, da amministratore provinciale, che tale strappo si possa ricomporre. Sta alla buona volontà delle persone e, ovviamente, a chi ha ruoli di partito riuscire a fare di nuovo sintesi".
Sull'indiscrezione riguardante la raccolta firme avanzata dal sindaco di Summonte, Pasquale Giuditta, e volta a far decadere già il nuovo Consiglio, Buonopane precisa: "Non ho notizie. So che ci sono state delle interlocuzioni tra i diversi componenti del direttivo e il neoeletto Presidente, il sindaco di Mercogliano Vittorio D'Alessio. Si tratta, oggettivamente, di una situazione molto particolare, perché immaginare di gestire un Ente d'Ambito, chiamato a sfide importanti, con questi numeri, è un po' difficile. Spero che prevalga il buon senso".
Sulle prossime amministrative, si preannuncia un altro banco di prova importante: "Ci sono diverse comunità che andranno al voto, alcune molto importanti: Solofra, Atripalda, Grottaminarda. Anche lì, mi auguro che si possa fare sintesi: non è sempre è facile. Poi, c'è anche da dire che, molto spesso, in queste realtà, emerge una sensibilità anche cinica che contribuisce alla formazione delle liste. Mi auguro che si faccia il bene delle comunità".
Ancora, sulle tensioni tra PD e Italia Viva: "Sia alla presentazione delle liste per l'Ente Idrico Campano che per l'Ato Rifiuti, si era fatto un discorso unitario. Altre candidature hanno, poi, da subito fatto pensare che ci potesse essere una contrapposizione. Il voto ha fornito una legittima elezione".
Picariello: "Tante problematiche, da quelle regionali a quelle che ci toccano più da vicino, tra cui l'urbanistica"
Infine, le dichiarazioni del consigliere comunale pentastellato Ferdinando Picariello: "L'esperienza con Laboratorio ha inteso porre le basi, fin dall'inizio, per una futura prospettiva in città di alleanza e, soprattutto, per un confronto continuo su certe tematiche, al fine di trovare punti di convergenza su argomenti importanti sui quali la città e i cittadini chiedono risposte. Ci sono problematiche, da quelle regionali della sanità a quelle che ci toccano più da vicino, relative ad ambiente, lavoro, urbanistica: tanti temi che noi riteniamo debbano essere affrontati in maniera seria, sui quali crediamo che queste amministrazioni abbiano fatto poco e vogliamo aprirci a un confronto con la città. Vogliamo, soprattutto, che le persone ci indichino una strada da percorrere: una traccia per la redazione di un nuovo programma per la città, per una maggiore vivibilità e per un miglior confronto tra politica e cittadini. Una nuova apertura della politica verso i cittadini che possa, comunque, segnare uno spartiacque verso una città diversa".
Tra le varie criticità spicca, secondo Picariello, quelle relative all'urbanistica: "Una tematica che include ambiente, mobilità, paesaggio e tutte quelle scelte che incidono sulla vita di tutti i giorni. Abbiamo cambiato il modello di vita, con il Covid, anche perché sta cambiando la città, dal punto di vista demografico, economico e relazionale. Una realtà diversa da quella che avevamo 20 o 30 anni fa. Tutto questo deve essere recepito da chi si occupa di urbanistica e deve essere trasfuso in un piano che si adegui nel tempo per rispondere alle esigenze di tutti i cittadini".