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Costa (Azione): "I fondi del PNRR arriveranno anche al Sud, ma devono essere spesi bene"

Il resoconto dell'incontro odierno al Circolo della Stampa, intitolato "A 30 anni da mani pulite, quale riforma della giustizia?". Così il deputato e vicesegretario di Azione: "Se si ha una valutazione oggettiva dei magistrati, a quel punto, le correnti non possono più fare niente"

Irpinia in Azione ha organizzato, presso il Circolo della Stampa di Avellino, un’iniziativa dal titolo “A 30 anni da mani pulite, quale riforma della giustizia?”. Il convegno è stato istituito al fine di aprire una discussione muovendo i passi dall'analisi di una fase storica che oggi consente di tirare le somme e guardare con lucidità a quanto accaduto, mostrando le soluzioni alle storture del sistema e riflettendo sul lavoro di Riforma appena approvato dalla Camera dei Deputati.

Riforma della Giustizia, l'incontro promosso da Irpinia in Azione al Circolo della Stampa

“C’è una sensibilità diversa nel paese, c’è la volontà di rompere con una stagione che ha visto la frattura tra i poteri dello Stato a seguito degli eventi di Tangentopoli – dichiara Maria Rusolo, vice segretario provinciale di Azione – questa riforma, senza ombra di dubbio, rappresenta un punto di partenza. Noi siamo molto ottimisti ma, ovviamente, siamo profondamente convinti che si debba ancora lavorare tanto per vedere una definitiva rinascita anche culturale delle classi dirigenti e politiche. Non si può assolutamente delegare alla magistratura la cattiva gestione dei problemi e del paese”.

"Occorre una seria valutazione dei magistrati"

Sui principali quotidiani compare una pagina intera acquistata dall’Anm per protestare contro la riforma del Csm. Sotto la scritta “comunicazione a pagamento”, il titolo è “una riforma sbagliata”. Parlano di “legge per intimidire i magistrati”». Lo dichiara in una nota Enrico Costa, deputato e vicesegretario di Azione. “Questa legislatura era iniziata con la “spazzacorrotti” – dichiara l’onorevole Costa – un’impronta molto giustizialista voluta dall’alleanza M5S/Lega. Questa legislatura si conclude con la riforma del processo penale, la legge sulla presunzione di innocenza e per ultimo la riforma del CSM, che probabilmente non accontenterà tutti ma farà dei grandi passi avanti. Io sono convinto che la legge elettorale c’entri poco. È importante, invece, una seria valutazione dei magistrati. Questo perché - se si ha una valutazione oggettiva dei magistrati - a quel punto, le correnti non possono fare niente. È finita, ancora, la “porta girevole” tra magistratura e politica. Questa prassi non si poteva più accettare.

"L'indagine non può diventare un marchio a vita sulla persona”

A trent’anni da “Mani Pulite”, l’onorevole Costa si è soffermato sullo stato di salute della giustizia in Italia: “Molte degenerazione che avevamo visto nel 1992 sono ancora, assolutamente, intatte. Io penso al tema della custodia cautelare, che rappresenta soltanto un meccanismo sostitutorio della pena. Io penso che questo metodo vada cambiato. È giusto che s’indaghi, è giusto che si facciano le inchieste, ma questo non deve diventare un marchio a vita sulla persona”.

"Non siamo in grado di progettare e non siamo in grado di spendere"

Infine, il vicesegretario di Azione si è soffermato sulla possibilità che i fondi del PNRR possano non arrivare al Sud: “Io penso che i fondi arriveranno, ma devono essere spesi bene. Il Governo ha fatto delle proposte e il Parlamento le ha accolte. Il punto è che il nostro paese ha una difficile capacità di spesa. Noi siamo in grado di progettare e non siamo in grado di spendere. Questo è un grande deficit e io penso che questa occasione può essere colta soltanto attraverso una adeguata progettazione”.

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