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Guerra in Ucraina, De Luca: "La Russia è stata colpevole, l'Occidente non è innocente"

Le parole del Presidente della Regione Campania nel corso del consueto appuntamento con la videodiretta del venerdì: "Stiamo andando a rotta di collo verso un allargamento del conflitto militare. Il presidente ucraino Zelensky mi sembra un coraggioso, malato però politicamente di irresponsabilità"

Nel corso del consueto appuntamento con la videodiretta del venerdì pomeriggio, il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha fornito gli ultimi aggiornamenti sull'epidemia Covid, sull'emergenza Ucraina e sui provvedimenti adottati dalla Giunta per imprese e cittadini.

"Ho l'impressione che gli ucraini siano diventati carne da macello"

Sulla guerra in Ucraina: "Continuo a registrare una valanga di follia, di conformismo che sta praticamente eliminando ogni spazio per la ragione critica. Un'onda di follia. Stiamo andando a rotta di collo verso un allargamento del conflitto militare, stiamo cominciando a parlare dell'uso di armi nucleari e del coinvolgimento di paesi della NATO ormai sempre più ravvicinato nella guerra, con un'irresponsabilità sconvolgente. I punti di riferimento che dovremmo avere sono: in primis, il destino della popolazione ucraina, massacrata dopo l'invasione della Russia, di cui nessuno sembra volersi interessare seriamente. Ho l'impressione che gli ucraini siano diventati carne da macello di tutti i giochi di potere che tutti quanti stanno facendo. Mi sembra che non ci sia interesse a tutelare la salute di milioni di persone. Poi, dobbiamo capire come lasciamo ai nostri figli e nipoti decenni di pace, anziché guerra e, se consentito, come tuteliamo l'economia italiana, il mondo del lavoro e le imprese di fronte a posizioni che sembrano irresponsabili. Il presidente ucraino Zelensky mi sembra un coraggioso, malato però politicamente di irresponsabilità. Ha proposto due cose in questi mesi: copertura aerea da parte della NATO, quindi significa Terza Guerra Nucleare, perché significa scontro tra aviazione russa e quella della NATO; e blocco delle forniture energetiche, il che vuol dire messa in ginocchio dell'economia dei Paesi occidentali e, specificamente, di Italia e Germania. A me pare una posizione, onestamente, esagerata".

Il Governatore pone questo quesito: "Che cosa è successo in questo anno per determinare la fine del mondo a cui stiamo assistendo? Qual è la novità che è intervenuta in questo anno? Nove mesi fa, si stava concludendo il conflitto in Afghanistan. L'unica ambasciata aperta lì era quella russa. I Paesi occidentali la utilizzavano per avere una mediazione con i talebani e i guerriglieri dell'ISIS, in una condizione di assoluta tranquillità. La Russia, all'epoca, era un interlocutore che veniva utilizzato dai Paesi occidentali. Nove mesi fa, l'Occidente lasciava l'Afghanistan dopo dieci anni di occupazione militare, lasciando il Paese, in maniera poco dignitosa e disonorevole, in condizioni peggiori di dieci anni fa. Le mamme di Kabul lanciavano i propri bimbi oltre il muro di recinzione dell'aeroporto di Kabul per mettere in salvo i più piccoli. Oggi sono ripresi gli attentati, c'è la guerra tra sunniti e sciiti, le bambine hanno la proibizione a frequentare le scuole. Siamo tornati alla barbarie, dopo anni di guerra e decine di migliaia di morti. Da settembre-ottobre, l'Ucraina ha avviato il percorso per entrare nella NATO: questo è l'unico elemento che, sulla base dei fatti, ha cambiato la scena internazionale".

Come ha risposto l'Occidente a questa richiesta dell'Ucraina? "Abbiamo risposto come se fosse un Paese libero che poteva entrare quando e come voleva. Abbiamo sostenuto due cose. Primo, in Ucraina si sta difendendo la democrazia contro l'autocrazia. Questo è falso: è un conflitto regionale che gli USA hanno quasi trasformato in guerra mondiale. Zelensky è stato eletto democraticamente, così come pure Yanukovich, fatto fuori dopo due anni con un colpo di stato con grandi movimenti di massa a Piazza Maidan e nel sud dell'Ucraina. La democrazia è stata calpestata e il presidente eletto liquidato con un colpo di stato. Ancora oggi, il capo dell'opposizione è in carcere perché è capo di un partito di 43 parlamentari che non la pensa come il governo ucraino. Non stiamo difendendo i principi della democrazia liberale, ma se il principio che vogliamo affermare è quello di combattere tutti i regimi non democratici formalmente, allora noi dobbiamo interrompere i rapporti con i 2/3 del mondo, perché i paesi liberaldemocratici sono la minoranza. La seconda cosa che abbiamo sostenuto e che è altrettanto falsa è quella di ritenere la NATO un'alleanza difensiva: negli ultimi 30 anni, si è rivelata un'alleanza anche aggressiva che, spesso, ha violato la legalità internazionale. Ha bombardato per due mesi Belgrado senza nessuna autorizzazione delle Nazioni Unite, per una decisione autonoma alla quale ha partecipato, allora, anche il governo italiano, senza avere l'autorizzazione del Parlamento italiano. La guerra contro la Libia, l'uccisione di Gheddafi, la seconda invasione dell'Iraq, operazioni avvenute nella più totale illegalità internazionale".

Anche il concetto dell'autodeterminazione dei popoli, secondo De Luca, è soggetto a mistificazione: "A cominciare dagli Stati Uniti, che non hanno rispettato negli ultimi cinquant'anni. Abbiamo casi infiniti: abbiamo avuto il blocco navale a Cuba, Kennedy fece bene a istituirlo nel momento in cui l'URSS aveva installato i missili sull'isola. Ciò a conferma che è una balla dire che ognuno può fare quello che vuole ed è libero di autodeterminarsi. Ci sono degli equilibri di potere che vanno considerati, perché se metti i missili a Cuba a 200 miglia di distanza dal confine americano, è evidente che gli USA hanno il diritto di difendersi. Ma questo vale per tutti, non solo per gli USA. Putin ha fatto una guerra preventiva, ed è colpevole. Ma l'Occidente non è innocente, perché l'Ucraina ha violato gli accordi di Minsk, al numero 2, quelli garantiti da Merkel e Hollande. Innocenti in queste vicende non ci sono. Ora ci stiamo consolando sul fatto che anche Finlandia e Svezia aderiscono alla NATO, lasciando ai nostri figli un disastro. Eravamo partiti dalla fornitura di armi all'Ucraina in funzione difensiva. Poi siamo passati all'artiglieria pesante, ai droni, ai carri armati, ai missili: questa è un'altra cosa, la scelta degli USA di mettere in ginocchio la Russia e il regime russo. Sicuramente, non è interesse dell'Europa. Noi abbiamo problemi di sicurezza, di energia, di materie prime e beni alimentari. Abbiamo interessi diversi e non è assolutamente un delitto sottolinearlo".

"Registriamo risultati eccezionali per la campagna vaccinale ordinaria"

Per quanto riguarda la sanità: "Registriamo risultati eccezionali per la campagna vaccinale ordinaria. Nei due anni di Covid, rischiavamo di scendere sotto la soglia dell'immunità di gregge. Dobbiamo arrivare oltre il 95% per garantire la tranquillità dei nostri bambini. La cosa è particolarmente importante perché abbiamo accolto, nelle nostre scuole, anche bambini profughi ucraini non vaccinati. Chiediamo la collaborazione anche delle famiglie che ospitano questi bambini per consentirci di fare le vaccinazioni. Rilevo, tuttavia, una criticità per quanto riguarda il papilloma virus e per il meningococco B. Siamo l'unica regione che somministra gratuitamente questi vaccini fino ai 25 anni per il papilloma e fino ai 18 anni per il meningococco B".

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